giovedì, Settembre 12, 2024 Anno XXI


Si parte con il piede giusto espugnando il Barbera in una calda notte d’agosto. La spinta della Supercoppa regala un primo tempo tutto giallorosso. La determinazione è palpabile, la sicurezza acquisita pure.Bastano una manciata di minuti e la Roma si ritrova subito in vantaggio grazie a Filippone nostro, baluardo difensivo e sempre di più reattivo in attacco. Come un avvoltoio si è buttato sul cross di Taddei spegnendo l’entusiasmo dei tanti palermitani presenti allo stadio.
Tocchi di prima, ragnatela di passaggi che ha imbrigliato gli uomini di Colantuono e regalato spettacolo a tutti. Il capolavoro di Aquilani è la logica conseguenza di un dominio assoluto. Tiro micidiale dai trentatre metri che Fontana può solo sfiorare. Oltre al gol il centrocampista giallorosso è stato il migliore in campo per quantità e qualità. Impressionante la sua personalità in mezzo al campo e con De Rossi fa coppia perfetta.
Vucinic sull’esterno si sacrifica e soffre. Si vede la sua non abitudine al  chilometraggio illimitato, ma se stringe i denti avrà la possibilità di giocare di più e ritrovare quei livelli che gli competono.
Il capitano regala perle in continuazione e nella ripresa si è ritrovato spesso isolato in avanti e per questo costretto anche a tiri impossibili. Con Giuly cerca spesso di duettare per trovare lo sfondamento centrale che tanto male fa.
Nella ripresa la musica cambia perché i giallorossi calano il ritmo e i rosanero trovano coraggio. Vanno a folate e fanno male. Prima il palo salva Doni, poi l’estremo difensore brasiliano si supera mettendo la provvidenziale mano sul tiro ravvicinato di Cavani. Prendere il gol in quel momento sarebbe stato deleterio.
Esordio di Cicinho che si sistema sulla fascia destra davanti a Cassetti, non perché quello sarà il suo ruolo ma perché Giuly era ormai cotto.
Bisogna essere li, attaccati alla vetta fin dall’inizio perché quest’anno sarà un campionato duro e essere nel gruppo giusto sarà la chiave per puntare a qualche cosa di importante.