giovedì, Luglio 10, 2025 Anno XXI


da inter.it

LeonardoAPPIANO GENTILE – “Francesco Totti è un grandissimo giocatore, quando non c’è la Roma perde una risorsa. Il confronto tra Inter e Roma è ormai una tradizione, con un passato recente davvero importante: sarà un grande match, intenso come lo è sempre stato. È una gara che può dare segnali importanti”, ha esordito così Leonardo, nella conferenza stampa della vigilia di Inter-Roma, gara valida per la 24^ giornata di Serie A Tim 2010-2011, che si giocherà domani sera allo stadio ‘Meazza’, calcio d’inizio ore 20.45.

“Con Chivu abbiamo già parlato. È un ragazzo straordinario, è stato il primo a riconoscere di aver sbagliato, discorso archiviato. È stato giustamente squalificato e l’Inter giustamente non ha fatto ricorso, perché ha capito la situazione. Storia chiusa, che fa parte del passato. Lui è qui da tanti anni ed è la prima volta che succede una cosa del genere. Il tutto poteva essere anche più grave, se lui fosse stato espulso in quel momento lì della partita, ma ormai è davvero già una cosa passata”, commenta così l’allenatore nerazzurro la squalifica del rumeno.

Si parla poi dell’inserimento di Nagatomo nell’ambiente nerazzurro: “Si sta trovando bene, anche proprio a livello umano con il gruppo. Questo è importante anche per il suo inserimento a livello tattico”.

“Sono molto soddisfatto della striscia di risultati positivi che abbiamo ottenuto sinora, perché questo è un campionato davvero difficile”, spiega Leonardo.

Dopo un mese sulla panchina dell’Inter, un primo bilancio: “Sapevo che questa squadra avrebbe potuto fare bene e l’ha fatto. E credo che possa fare anche di più”.

“Non ci penso. Io provo a non commentare e a non analizzare. Perché se andiamo a cercare se c’è qualcosa dietro, non si finisce più. Se andiamo a pensare a cosa poteva essere, non si finisce più. Io non spendo energie sulle cose che non posso cambiare”, liquida così il problema errori arbitrali Leonardo, in riferimento anche alle polemiche di questi giorni legate alla Juventus. “Scandali ne sono successi ovunque. E ora stiamo andando verso il meglio, dopo Calciopoli”,  è invece la sua replica ad alcune domande su Calciopoli e dintorni.

“Julio Cesar lo conosco da tanti anni, da quando aveva il ciuccio… (sorride, ndr). L’ho visto nascere a livello calcistico, è venuto fuori dal Flamengo in un momento che non era facile, è arrivato al Chievo e non lo conosceva nessuno, e poi all’Inter e ha fatto tutto quello che ha fatto. Mi sento un po’ complice, perché siamo amici, è vero, come ha detto anche lui”, parla così Leonardo del suo rapporto con il portiere nerazzurro.

A proposito della possibile convocazione in azzurro di Thiago Motta: “È molto legato all’Italia, anche per via della famiglia. Credo che per lui sia un motivo di orgoglio pensare a questa convocazione. Illogico è che lui, piuttosto, non sia mai stato convocato dal Brasile”.

“Gli attaccanti mi piacciono tanto…”, sorride l’allenatore nerazzurro, parlando dell’undici di partenza contro il Bari e spiegando poi che “quello che è mancato, in quell’occasione, è stato forse il collante con il centrocampo. Non era un problema il fatto che ci fossero tanti attaccanti…”.

A proposito del rendimento di Diego Milito, Leonardo spiega: “Lo vedo bene, è normale che debba ancora recuperare condizione, ma c’è, non mi preoccupa”.

Si parla poi ancora, ovviamente, di Inter-Roma, e nello specifico di Marco Borriello: “Oggi per me è uno dei migliori centravanti italiani. La Roma, come noi, ha tante alternative, ha una rosa molto varia e ampia, è ha grande qualità”.

“Se c’è da arrabbiarsi, ci si arrabbia, non è che siamo in convento… (sorride, ndr). Dispiace più che altro per l’ammonizione, punto.”, risponde così il tecnico quando gli chiedono se Samuel Eto’o fosse arrabbiato al momento della sostituzione contro il Bari.