martedì, Luglio 08, 2025 Anno XXI


da romanews.eu

Le dichiarazioni integrali (parola per parola) di Claudio Ranieri alla vigilia di Inter-Roma:

Claudio RanieriChe grado di difficoltà per questa partita contro l’Inter? “Un impegno bello, difficile, stimolante, siamo pronti faremo sicuramente una grande partita”.

Non ci saranno attaccanti di scorta, considerando che mancanoTotti e Adriano, questo complica le cose? “Eh… Me le complica sì. Ho sempre detto che avere la possibilità di fare cambi in corsa ha prodotto molti punti alla squadra, per cui non averli ti complica un pochino, però i ragazzi sanno quello che devono fare, sono determinati, e andiamo a fare la partita”.

Menez ha avuto un po’ di difficoltà, è tornato al top, al 100%? “Beh, è un ragazzo che prende molti colpi, aveva fatto solo un allenamento di rifinitura l’altra volta, questa volta si è allenato regolarmente, per cui sta bene”.

Su quello che ha visto soprattutto nella nuova gestione di Leonardo e si è visto nelle ultime due partite con l’inserimento di Pazzini. Ecco, quanto è cambiata l’Inter con Pazzini… “Abbiamo visto che anche loro, quando fanno dei cambi, hanno dei cambi che gli producono gol, è entrato Pazzini e ha fatto gol, è entrato Kharja e ha fatto gol, quello che andavo sostenedo è vero. Non è falsità ma è realtà, si sono rafforzati, buon per loro”.

Un Inter più forte? Parliamo di uomini, di forze in campo, lei come la vede? “Io vedo che è cambiata, è cambiata la filosofia, prima c’era Mourinho ed era un tipo di squadra, ha giocato con certi uomini, poi è arrivato Benitez ed era un altro tipo di squadra, con Leonardo c’è un altro tipo di filosofia, quindi noi dobbiamo stare attenti a tutte le problematiche che la gara ci presenterà”.

Quanto è importante questa partita? “Importantissima, importantissima, noi lottiamo con le altre squadre per lo scudetto e vogliamo fare la nostra partita come abbiamo sempre fatto”.

Alla luce di questo, vuole vincere e la voglia di vincere è naturale, l’atteggiamento della squadra, avete provato il tridente questa settimana, come è andato questo esperimento? “Il tridente in quella maniera non lo avevamo mai fatto, per cui l’esperimento è andato, ma andrà rivisto, andrà corretto, poi va valutato di partita in partita, di soluzione tattica in soluzione tattica, per cui è una cosa che valuteremo, naturalmente Totti non ci sarà, quindi ecco che quel tipo di tridente che avete visto l’ultima partita non sarà possibile”

Menez si è allenato regolarmente, sta bene, quanto può essere determinante in una partita… “E’ un campione, per cui credo che sia determinante per la Roma, lo abbiamo detto tutti che quando è in campo fa la differenza, poi starà a me gestirlo, di Menez ce n’è uno e abbiamo tantissime partite”.

Sulle vicende societarie… “No, ve lo dico subito, non parlo di niente…”

Vi disturba? “Siamo concentrati su quello che dobbiamo fare noi, l’ho sempre detto, lo ripeto, pensiamo al campo. Sulle altre cose noi non possiamo dire ‘A’, per cui abbiamo detto che non ci interessa…”

Solo una cosa, in aggiunta, sulla Roma che va a San Siro. Una Roma che fa un punto su 6 contro la penultima in classifica, però, nonostante tutto, è lassù in vetta e se la lotta con gli altri. Come si presenta a San Siro, questa cosa è condizionante agli occhi dell’inter che vede davanti a sé una duellante che vuole che ha ambizioni, però che perde, ripeto, molti punti dove non doveva perderli… “Sì, ma evidentemente vuol dire che noi li abbiamo fatti dove non non li dovevamo fare a limite. Per cui se siamo lassù da qualche parte li abbiamo fatti sti punti”

La spiegazione? La Roma fa i punti, ma li perde lì dove non dovrebbe perderli… “Questo credo che è il nostro, no è proprio il tallone d’Achille della Roma”

Come si spiega che questo è il tema dominante, se ci fossero quesi punti non ci sarebbe campionato… “Non lo so, se lo sapessi avremmo risolto le nostre questioni. Io posso avere un’idea ma di quest’idea ne parlo sempre con gli addetti ai lavori, non ne parlo con voi”.

Non parla dei temi societari, l’ha detto abbondantemente, un nome è uscito… “Non mi interessa non mi fate domande”

Non cambia nulla in questo senso, c’è un comunicato, si tratta con gli americani… “Non mi interessa”

Visto che parla inglese per lei non è una… “Parlate con chi di dovere, che parlate con me che ne so meno di voi…”

No perché è un uomo di sport, ha vissuto esperienze dovunque in tutti i club più importanti “Io sono come San Tommaso”.

La Roma fa grandi risultati nelle partite difficili, poi magari ci sono cali di concentrazione nelle partite che sono apparentemente più alla portata, è un fatto di motivazioni secondo lei, di cattiveria? “E’ un fatto di tante piccole cose, per cui questo è, questo è quello che vi proponiamo, questo è quello che è, è inutile che giriamo il problema, c’è, c’è stato, mi auguro che non ci sia in futuro”.

In merito alla squalifica di Mexes… “Se ha sbagliato è giusto che paghi, poi la società farà ricorso se lo deve fare, chi sbaglia paga, lo sappiamo”

Non entro nelle vicende societarie, ma alla fine c’è un po’ un sollievo? “Di cosa?”
Delle voci legate a chi doveva arrivare…
“Noi continuiamo a lavorare, sollievo o non sollievo, noi pensiamo alle nostrae cose. Il sollievo ci sarà quando avremo vinto qualcosa, allora ci sarà il sollievo…”

Tornando un attimo al fatto della squalifica, secondo Lei, conterà di più squalifica di Chivu o Mexes? “Non lo so, non posso dire quanto conta o non conta, non metto le mani avanti, ho 3 grossissimi centrali difensivi, avete visto che li ruotavo di domenica in domenica per cui…manca Philou che stava in grossissima forma, pè un peccato,ma ci sono gli altri 2 che mi danno ampie garanzie”

Domani sera 3 punte disponibili, quindi diventa una scelta obbligata sceglierne due in campo e lasciarne una in pachina? “Potrebbe essere una soluzione”

Per avere comunque un cambio durante la partita… “Potrebbe essere una soluzione”

Una cosa su Francesco Totti, anche se domani non ci sarà. Col Brescia lo abbiamo visto spesso tornare spesso a centrocampo a prendere il pallone. E’ una sua direzione tattica, un’impostazione che ha dato lei o… “E’ una sua caratteristica, quella di partire da punta e venire dietro a svariare libero, infatti io lo lascio libero di capire la situazione e va benissimo così…”

Non intasa un po’ il centrocampo? “No forse ci dà una mano a centrocampo”

Lei ha definito la scelta del tridente, chiamiamolo ‘pesante’, un esperimento. E’ sembrato un esperimento, i giocatori facevano difficoltà a trovare le posizioni, Lei ha provato contro il Brescia perché credeva che potesse essere affrontato in quel modo o lo ha fatto anche perché era una situazione in cui tutti e 3 dovevano giocare… “No l’ho fatto perché pensavo che nelle difficoltà che ci poteva presentare la gara, 3 giocatori completamente diversi l’uno dall’altro, potevano trovare la risposta giusta alle difficoltà”

Sull’Inter. Lei l’ha affrontata diverse volte ed è sempre stata una rivale della Roma, c’era un Inter che secondo Lei era la più forte? “Difficile dirlo, posso dire appunto, per l’esperienza avuta, di giocare contro l’Inter che questa sarà ancora un’Inter diversa proprio perché i 3 allenatori hanno filosofie diverse, differenti. Per cui i giocatori dell’Inter danno alre indicazioni per cui questa sarà totalmente diversa da quella che conosciamo”

Non so se l’altra settimana ha notato una dichiarazione di Guidolin che ha fatto riferimento per un’arrabbiatura di Miccoli ad una sostituzione, ha detto: “Devo fare finta di niente come fa Ranieri” “No, non l’ho sentita, faccio proseliti”

Quindi non avendola sentita… “No..:”

La Roma aveva dato indicazione che avrebbe èreferito riprendere la partita di Bologna più a marzo invece la Lega ha detto che si gioca a febbraio, è un problema, vi complica un po’ i piani? “Complica i piani… Speravo si si riuscisse a capire che ci giochiamo una qualificazione in Champions League, una qualificazione europea. Andiamo sempre alla ricerca di migliorare il nostro ranking in Europa, credo che non sia stato preso in considerazione, fare mola la nostra partita, punto e basta. Volevo giocare più in là, certo, se era possibile. Dobbiamo essere in 2, i matrimoni si fanno in 2.”

Il posticipo con la Juventus che vi ha un po’ enalizzato, che avreste voluto evitare, ora questa partita che riprende quando non volevate riprenderla, non è che siete molto ascoltati… “Era il Bologna che doveva decidere, noi abbiamo chiesto una cortesia non è stato possibile, va bene, non credo, credo che sia stato chiesto più dal Bologna che ha preferito fare la gara così…”

L’Inter gioca terza partita in sette giorni, per voi è un vantaggio? “Lo potremo vedere solo giocando, loro avranno sempre dei cambi notevoli, in questo momento per andare avanti ci vogliono dei cambi notevoli. Non lo so. Giochiamola e poi potremo dirlo”

Tornando un po’ al dopo Roma-Brescia. Ad un giornalista De Rossi ha detto che il problema di questa squadra è nella testa. Che di fatto sbaglia la partenza in campionato, poi dopo varie giornate torna a giocare a pallone, quando si accorge che è troppo tardi per recuperare sbaglia partite tipo l’altra sera. Non è che ci sia il timore che sia sopraggiunta una sorta di rassegnazione? “Speriamo di no, ci mancherebbe altro, prima giochiamole poi ci sarà rassegnazione, euforia e tutto. Io non faccio il menagramo, io cerco di fare il massimo e voglio che anche i ragazzi la pensino così…”

Però poi il campo dice il contrario, ogni volta che c’è la serie positiva, poi arriva la partita sbagliata, vedi Palermo… “La partita sbagliata nel calcio c’è, capisco che vorremmo tutti 38 vittorie, e avremmo da ridire, ma questo è il calcio. Vedo che anche altre squadre cadono, per cui… Prendeteci così. Accettateci”

Anche l’Inter a Bari… è successo tutto nei minuti di recupero, fino al 90′ era un po’ tutto in bilico. Sarà completamente un’altra partita questa. Si annullano i gap per entrambe le squadre? “Non ho capito”

Cioè non ha insegnato niente il Brescia alla Roma e il Bari all’Inter… “Ognuno ha la sua strategia, filosofia, modo di giocare, ci sono altri modi di giocare che magari ti danno fastidio. Se riesci ad aprire la cassaforte poi tutto ti diventa più facile. Come con il Brescia, abbiamo faticato molto, poi ad un certo punto abbiamo aperto la cassaforte, tutto sembrava fatto, invece poi c’è stata la doccia fredda, però l’ho detto queste sono quelle partite che alla fine perdi”

Ci può essere presunzione delle grandi quando si gioca contro… “No, è che ci sono grandi difficoltà nel calcio italiano e si cerca di essere sempre all’altezza della situazione, siamo umani non siamo macchine, il bello del calcio è che ci sono risultati che possono stravogere un campionato, che possono stravolgere i favori del pronostico”.