venerdì, Maggio 16, 2025 Anno XXI


da romanews.eu

La conferenza stampa integrale (parola per parola) di Claudio Ranieri alla vigilia di Roma Brescia:
 

Claudio Ranieri

Giustamente c’è Roma Brescia, però ieri è stato un giorno importante, sono arrivate le offerte e, evidentemente, è una Roma che interessa. Anche se lei ha fatto già bene con questo club, visto che la fase calda della trattativa è arrivata, si sente più sotto esame e pronto a dare qualcosa in più in vista di un nuovo acquirente?
“No, lo ripeto ancora una volta, io non è che do qualcosa in più perchè c’è un nuovo acquirente e non davo tutto il mio di più al Presidente Sensi. Io, proprio come filosofia di vita,  do sempre il massimo per tutti, proprio per me stesso per la squadra che alleno e, lo ripeto, lo do per la Roma. Non  che possa dare di più di quello che sto dando , è indifferente, io darò sempre il massimo”.
 
Lo ha detto anche prima, quindi non sente questa pressione di dover mettersi in evidenza per qualcuno?
“No, a 60 anni mettersi in evidenza è anche un po’ difficile, uno si può mettere in evidenza a 40, di me si dovrebbe sapere vita morte e miracoli, pregi e difetti, per cui…”.

Dunque Roma-Brescia, dicevamo, Lei sembra aver accantonato un po’ l’ipotesi di 2 punte più Menez ad esempio. Torna un po’ al suo credo tattico, le dà più equilibrio mettere in campo solo 2 punte o può essere solo una parentesi e passerà?
“E’ una parentesi “.

Già da domani può cambiare qualcosa quindi? Ampie scelte…
“Sì”

Le sembra possibile, visto che la Roma è in Coppa Italia, Campionato e Champions League, avere questa responsabilità, fare un grande regalo alla famiglia Sensi, in quello che potrebbe essere l’ultimo trionfo eventualmente in una competizione. Lei ha questa chance, questa possibilità, questa responsabilità le farebbe piacere visto che anche la Signora Sensi ha speso per Lei parole di grande elogio….
“Bhè, questa responsabilità ce l’hanno tutti gli allenatori, perché sono tutti chiamati a vincere, non che sia l’allenatore della Roma, del Napoli… Dobbiamo sempre vincere, dobbiamo sempre fare  il nostro dovere, non è una responsabilità. Per me è come un dovere, la sento come una missione quella di vincere qualcosa nella Roma e proprio poi per ringraziare chi mi ha riportato a casa dopo tanti anni.”

Mercato di grandi colpi a gennaio, secondo lei un dato che può penalizzare la lotta al vertice per la Roma?
“Mi auguro di no, noi siamo più che concorrenziali, mi auguro che il nostro mercato a breve sia rimpinguato da Pizarro, che è un giocatore notevolissimo, e spero che anche Adriano ci dia il suo contributo, magari proprio nella fase decisiva con qualche suo gol, perché no?”.

Come sta a proposito Pizarro?
“Pizarro sta continuando a fare bene, deve appunto… parliamo sempre di problematiche che possono cambiare dall’oggi al domani, anche in relazione al tempo, dovrebbe aggregarsi con noi ad inizio settimana”.

Lei ha allenato anche in Inghilterra, ieri Capello ha detto che i capitali stranieri hanno fatto crescere tantissimo il calcio inglese rispetto al calcio italiano, ritiene che si possano esplorare certi aspetti che in Italia non hanno decollato, come il mrchandising e il marketing?
“Io credo che ci siano anche grossi investitori italiani, come Berlusconi è entrato ha fatto subito molto bene. L’importante è avere soldi, abbiamo visto cosa ha fatto il Chelsea adesso in questo calciomercato di riparazione per il mio amico Ancelotti. Limportante è avere dei soldi e poi avere delle persone giuste al posto giusto. Arriveranno  capitali esteri? Ben vengano, ben venga la strategia, ben venga il modo di lavorare per il bene della Roma”.

Facendo un po’ una panoramica sul campionato è anche il momento dei calcoli, abbiamo iniziato il girone di ritorno. Allegri diceva ieri che, per vincere il campionato, ci vogliono 80 punti, che gli basterebbero 11 vittorie nelle prossime 16 partite. Facendo uno + uno la Roma nelle prossime 17, contando anche il recupero di Bologna, dovrebbe vincerne 14. Una percentuale molto alta. Paradossalmente è più difficile vincere questo campionato rispetto a quello dello scorso anno oppure, visto che non ci stanno solo due squadre che lottano, la quota scudetto si può abbassare ancora di più?
“E’ quello che avevamo detto l’anno scorso, ogni campionato è difficile, l’anno scorso il grosso dispendio di energie psico-fisiche dell’Inter ci ha fatto sognare, loro stavano talmente tanti punti avanti che hanno un tantino rallentato psicologicamente,  noi ci siamo fatti sotto prepotentemente. Avevamo detto tutti dall’inizio del campionato che questo sarebbe stato un campionato molto diverso, dove ci sarebbero state più squadre intorno al trofeo finale, standoci più squadre vuol dire che i punti sono inferiori, sicuramente è più difficile”.

Poi insomma domani arriva il Brescia. Lei ha detto più di una volta che a Brescia ha ritrovato la sua squadra nonostante la sconfitta, cosa è cambiato in questo girone, appunto da Brescia-Roma a Roma-Brescia, cosa ha ritrovato della sua Roma?
“Ho ritrovato la Roma, l’ho detto, io faccio i calcoli su quello che sento, sulle sensazioni, su quello che vedo e attraverso i giocatori. Ho detto che, pur avendo perso, avevo ritrovato la squadra, una squadra compatta, determinata, vogliosa di fare risultato. Poi lo puoi fare o non lo puoi fare, non è che sta scritto da qualche parte che tu lo faccia sempre, però io avevo ritrovato la squadra e da lì le mie parole, che sembravano buttate lì al caso, invece si sono dimostrate veritiere. Ed adesso siamo in lizza in tutte e tre le competizioni. Domani ci aspetta una gara molto, ma molto difficile, con loro che hanno richiamato l’allenatore che li aveva portati in Serie A, che li conosce a memoria, sa come farli rendere al massimo, ma noi dobbiamo continuare a lottare per cercare di rosicchiare punti”.

Se il mercato ha rinforzato Inter e Milan è perché la Roma era più forte…
‘Loro erano più forti, non condivido le parole di Pradé. Noi non potevamo investire un centesimo’
 
Sembra non ci siano insidie domani…
‘Invece contro le squadre piccole ci potrebbe essere un abbassamento di concentrazione. Faranno di tutto per renderci la vita difficile’
 
Quanto le dispiacerebbe non entrare nel progetto futuro?
‘Per niente, io sono stato chiamato e ho fatto il mio lavoro’