lunedì, Aprile 29, 2024 Anno XXI


Reja non ci sta e da quando è sulla panchina della Lazio il suo fegato non ce quasi più. Ad ogni derby se ne magna una parte e si presenta più rosicante che mai ai microfoni chiedendo cose fuori dal regolamento.

L’espulsione c’era mio caro rosicone ma quella di Radu a inizio secondo tempo quando vedendosi sorpassare a duecento orari da Menez ha commesso il suo secondo fallo da giallo. Ma non si può spiegare alle pecore il perché di una cosa.

La Roma continua a vincere i derby nel modo migliore: giocando male e peggio della Lazio. È questa l’essenza della competizione capitolina.

I giallorossi il primo tempo non tirano mai in porta, un vero peccato visto il citofono che c’era tra i pali. Fortunatamente ci pensa Adriano a dare una ‘spallata’ al match.

L’ingresso di Menez e Vucinic nella ripresa da una svegliata alla Roma. Lichtsteiner non ha capito che la palla di mano in area non si prende, ma lui ci ha preso gusto soprattutto in queste occasioni. Boriello trasforma e il pubblico si infiamma.

Purtroppo la Roma non riesce a dare garanzie nel reparto arretrato, soprattutto Juan che è al limite dall’essere presentabile. La sua scivolata regala rigore e pareggio agli ospiti (indesiderati)

Berni non viene impegnato e non si capisce perché. Sarebbe bastato un tiro da centrocampo per metterlo in difficoltà. Ci pensa Simplicio ad approfittare di una mancata spazzata di Radu (ecco perché non è stato espulso, effettivamente l’arbitraggio ci ha favoriti). Il suo lento e straziante diagonale a messo fine all’agonia laziale.

Quattro consecutivi, quattro per ribadire che non c’è storia, quattro per farvi stare zitti, quattro perché il vostro rosicare non abbia mai fine, quattro come i calci in culo per rimandarvi a casa.

petra@corederoma.it