lunedì, Aprile 29, 2024 Anno XXI


da forzaroma.info

Gian Paolo Montali è voluto intervenire a SkySport 24 per fare chiarezza sulla vicenda che vede coinvolto Francesco Totti.

Gian Paolo MontaliCosa è successo oggi in panchina, quando Totti ha detto quella frase? (Ma la parita comincia adesso? ndr) Non ci sono dubbi, Francesco lo conoscete, da questo punto di vista è straordinario: ogni volta che viaggio con lui non riesco a trattenere il sorriso, perchè lui oltre ad essere un giocatore straordinario è anche un attore nato e credo che sicuramente, quando finirà con il calcio, oltre a fare il dirigente della Roma farà anche l’attore, questo è poco ma sicuro. Quella che ha fatto oggi quindi è solo una battuta, come ne fa tante, fatta in modo simpatico e scherzoso.

Non è pericoloso sottovalutare un malumore arriva da un giocatore come Francesco Totti? Non sottovalutiamo nulla noi alla Roma. In questo periodo si sta comportando in maniera esemplare e lo ha fatto anche questa sera andando in campo nei momenti finali come gli aveva chiesto il suo allenatore e si è comportato come deve fare un grandissimo giocatore e un grandissimo capitano. Oltretutto Francesco si sta allenando in modo eccezionale, è arrivato addirittura dimagrito dopo il periodo natalizio, si sta allenando tutti i giorni, non l’ho mai visto un giorno fermo per qualunque problema e si comporta da grande professionista. E’ chiaro che Francesco in una situazione come questa vorrebbe sempre fare di più. Lui gioca sacrificandosi per la squadra, perchè in questo momento non sta facendo i gol che faceva normalmente perchè l’allenatore gli chiede di giocare in un ruolo per il quale tutti devono sapere che lui si sta sacrificando, fa un lavoro encomiabile e si comporta da professionista esemplare, quindi ci sta solo una parola atta a sottolineare questo comportamento ed chapeau. Da questo punto di vista noi come società, non sottovalutiamo nulla, anche questa mattina ci abbiamo parlato prima di andare in campo. Lui adesso è in una condizione per la quale non si è mai sentito così bene e sta facendo quello che gli viene chiesto per la squadra. Ha un comportamento esemplare.

Riguardo invece ai sorrisi carenti a Trigoria, è come dice Totti oppure no? Francesco questa mattina, quando mi ha parlato, mi ha detto che questa cosa era riferita alla tristezza sua personale e non era riferita ad altri o ad altre situazioni. Lui è nella situazione di questo tipo per le cose dette prima e penso sia da rispettare, pe un giocatore come Totti per quello che è stato, per quello che è e per quello che sarà per la Roma. E’ chiaro che dopo una partita come quella di oggi siamo tutti rammaricati per come è andata. Anche perchè siamo consapevoli che il bilancio del primo girone di andata è che abbiamo una squadra che ha fatto gli stessi punti della scorsa stagione e siamo tutti consapevoli che vogliamo fare un girone di ritorno straordinario e non scordiamoci che nel girone di ritorno verranno a giocare a Roma Milan. Juve, Napoli, la stessa Lazio, Palermo, l’unica squadra che noi affrontiamo di quelle importanti che lotteranno per lo scudetto con noi è l’Inter. Abbiamo quindi un girone di ritorno in cui dovremmo capitalizzare questo piccolo vantaggio. Il salto di qualità lo faremo imparando a vincere fuori casa con team medi e sulla carta più deboli di noi. Oggi l’atteggiamento della squadra è stato straordinario, ma evidentemente questo non è bastato ancora e dobbiamo imparare ad essere perfetti. La parole d’ordine che ci deve essere nella seconda parte della stagione alla Roma è essere perfetti se riusciremo a cambiare pelle torneranno i sorrisi che questa squadra e questi giocatori si meritano.

Era necessario chiedere a Totti di entrare ad un minuto dalla fine? Lei come si sarebbe comportato? L’anno scorso, durante la nostra rimonta straordinaria, io continuavo a insistere con i giocatori dicendogli: “Voi siete una squadra speciale, fatta da giocatori speciali e niente vi è precluso”. Poi, mentre continuavo a lavorare dal punto di vista motivazionale su questo aspetto, molti dei miei giocatori venivano e mi dicevano: “No direttore, ci mancano i giocatori, la nostra rosa non è all’altezza delle altre, ci vuole più qualità…” L’allenatore veniva da noi e ci diceva: “Ci vogliono più giocatori per ogni ruolo…”Allora questa estate, in vista della nuova stagione della Roma, ci siamo messi a tavolino e abbiamo cercato di fare quello che ci veniva richiesto dai nostri giocatori e dal nostro allenatore. Abbiamo quindi messo due giocatori di qualità per ogni ruolo. Noi vogliamo una squadra con più sicurezza e più forte. Ora è chiaro che un top team abbia necessità di avere almeno due giocatori di livello per ogni ruolo, è logico che il nostro allenatore debba saper gestire una rosa con queste caratteristiche. Noi sappiamo che i nostri giocatori in qualunque club giocherebbero titolari, ma la Roma in questo momento ha voluto fare questo tipo di politica, per essere competitiva su più fronti. Il salto di qualità andrà fatto in quest’area, anche noi come società, in attesa che la squadra faccia un salto di qualità sotto questo punto di vista. E il nostro allenatore deve aiutare i nostri giocatori, attraverso il dialogo, attraverso il colloquio, motivandoli e spigando loro che la vera chiave di volta di questa stagione è accettare questo tipo di situazione. Non è facile, ma è la prima volta che alla Roma capita di avere una stagione come questa, con una rosa così ampia e valida.

Come sta Mexes? Il nostro allenatore è molto preciso. Non fa nulla senza avere l’ok del medico. Nello spogliatoio il medico diceva che rischiava e quindi ha preferito sostituirlo.