Categorie Virgolettato Scritto da Lucky Luke lunedì, 20 Dicembre alle ore 05:50
da sporteconomy.it Sport, entertainment e business: è il leit motiv della proposta americana. Angelucci, però, spera nell’uscita degli statunitensi e nell’out definitivo di AABAR, che ha dei fan soprattutto nella componente romana di UC. Dopo le parole di Gianni Alemanno (il sindaco di Roma ha confermato la presenza di 4 soggetti interessati all’acquisto del club capitolino) e di Unicredit sul caso “ASROMA” è calata una nebbia fitta, in attesa di superare le vacanze natalizie e il termine ultimo per la presentazione delle cosiddette offerte vincolanti (il prossimo 31 gennaio, ma non si esclude, se servirà, un eventuale slittamento al 15 febbraio 2011). Sporteconomy è in grado di presentare una fotografia realistica dell’attuale situazione, soprattutto in visione prospettica:
Il nuovo stadio è il fulcro dell’offerta a stelle e strisce. Per gli americani senza stadio (strategica a questo punto l’approvazione del ddl Lolli-Butti, con relatore il deputato FLI Claudio Barbaro – tra l’altro da sempre “grande tifoso” della Roma, nda) e senza approvazione di una legge per lo sviluppo/tutela del merchandising calcistico è difficile spendere cifre di questo livello. Il merchandising è un altro punto chiave. Per gli americani l’A.s. Roma è un marchio globale. Appena un anno fa il magazine Forbes ha valutato il brand ASROMA circa 540 milioni di dollari. Immaginate quanto potrebbe volare questo stesso marchio se comunicazione, marketing, impiantistica e merchandising si dovessero muovere sulla stessa linea.
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