martedì, Maggio 14, 2024 Anno XXI


da forzaroma.info

Ettore Viola continua il giro delle dichiarazioni riguardanti il futuro della Roma e la sua convinzione che il gruppo Angelucci sia l’unico realmente in corsa per comprare la Roma, cassa di risonanza stavolta la trasmissione di Centro Suono Sport “Tana Libera Tutti”.

Ettore ViolaConferma che Angelucci e il gruppo Tosinvest siano gli unici, realmente, interessati alla Roma? Confermo e sottoscrivo. UniCredit sta cercando un imprenditore a cui vendere la Roma, e Angelucci è il solo a essersi appalesato ed aver presentato un’offerta vera e concreta. Non vedo, quindi, perché non si possa dare alla famiglia Angelucci la possibilità di gestire la Roma. Credo, in ogni caso, che un imprenditore romano, di cui si conosce l’indirizzo, alla guida del nostro club non sia una brutta cosa, anzi. Sarebbe più facile da tenerlo sotto controllo.

I tifosi romanisti hanno paura del passato poco chiaro di Angelucci, vedono un secondo Ciarrapico. Lei che ne pensa? Non credo che sarà un secondo “re delle acque minerali”. E’ normale che qualche perplessità sul suo nome possa esserci, ma ritengo che sia una persona seria e affidabile sotto tutti i punti di vista. In ogni caso, sarebbe un presidente con tutti i crismi e potrebbe agire, diversamente dall’attuale immobilismo.

Non vede analogie con il passaggio da Viola a Ciarrapico? No e lo ribadisco con forza. La famiglia Angelucci ha tutto per fare bene nel solco dei Viola e dei Sensi. Potrà progettare e fare qualcosa di buono per la Roma, come una campagna acquisti, operazioni di marketing e lo stadio nuovo. Un progetto, che come tutti sanno, stava molto a cuore a papà e per il quale venne sempre ostacolato, tanto da essere l’unico presidente della Roma a ricevere lo sfratto dall’Olimpico. Cosa per la quale richiedemmo un risarcimento, che la Roma ottenne solo con il passaggio a Ciarrapico.

Il tifoso romanista, però, sogna il magnate straniero.. E rimarrà un sogno. Nessun “forestiero” ha presentato offerte per la Roma, forse perché il campionato italiano ha meno appeal di quello inglese, spagnolo o tedesco. Diamo, nel caso in cui sarà presidente, ad Angelucci una possibilità, anche perché, come ho detto, sapremo dove trovarlo nel caso in cui le cose non dovessero andarci bene. In conclusione, quando arriverà il nuovo presidente, mi riaffaccerò a Trigoria dopo più di vent’anni.