martedì, Luglio 08, 2025 Anno XXI


da: corriere.it

Il padre: «Non la vogliono perchè, sostengono, si dovrebbero ricordare tutti i morti negli incidenti». Interviene Alemanno: «Scriverò al presidente di Autostrade, non è stato un incidente»

AREZZO – Niente targa in memoria di Gabriele Sandri nella stazione di servizio dell’A1 Badia al pino, dove l’11 novembre del 2007 il tifoso laziale venne ucciso da un poliziotto. È quanto scritto sul sito della fondazione nata in memoria di Gabriele Sandri. In base a quanto riportato dal sito – e confermato dal padre di Gabriele, Giorgio Sandri – lo stop sarebbe arrivato da Autostrade. Sulla targa, che doveva essere inaugurata giovedì, in occasione del terzo anniversario dalla morte di Sandri, sarebbe stato scritto: «Nel ricordo di Gabriele Sandri, cittadino italiano».

«Motivo del no? – spiega il sito – La targa creerebbe un precedente da evitare». «Non la vogliono perchè, sostengono, altrimenti si dovrebbero ricordare tutti i morti negli incidenti – ha detto Giorgio Sandri – Temono che l’autostrada si trasformi in un campo santo. Ma, sinceramente, e con il rispetto per le vittime, mi sembra che la morte di Gabriele abbia qualcosa di diverso. C’è chi ci chiede, l’11 novembre, di andare ugualmente a Badia al pino, ma noi non lo faremo. Però, faccio un appello alle istituzioni affinchè ci aiutino a realizzare quanto chiesto dalle 25 mila persone che hanno firmato la petizione popolare per la targa».

Giorgio Sandri ha poi spiegato che «mentre Anas sembrava disponibile, il no è arrivato da Autostrade. Ma spero che possa fare un passo indietro – ha aggiunto – e che chieda scusa». Il primo dicembre, a Firenze, si aprirà il processo di Appello. In primo grado, il poliziotto Luigi Spaccarotella è stato condannato a sei anni per omicidio colposo. «Nel primo processo ci hanno negato la giustizia – sostiene Giorgio Sandri – ora ci negano la targa, ma nessuno potrà mai negarci la verità». Intanto, per commemorare l’anniversario dalla morte di Gabriele, mercoledì alle 18, a Roma, «saremo alla Bocca della Verità – spiega Giorgio Sandri – con una manifestazione silenziosa, per chiedere verità, perchè senza verità non c’è giustizia, senza memoria non c’è futuro».

«Invierò una lettera al presidente di Autostrade per l’Italia, Fabio Cerchiai, per chiedere l’affissione della targa in ricordo di Gabriele Sandri alla stazione di servizio dell’A1 Badia al pino». Lo ha annunciato il sindaco di Roma, Gianni Alemanno. In una nota, il sindaco precisa che «Gabriele Sandri non è una vittima della strada: è stato ucciso da un colpo di pistola e questo sconfessa di fatto la motivazione alla base del no di Autostrade per l’Italia. Giovedì ricorre il terzo anniversario della sua morte, che per Roma e per tutti gli sportivi resta una ferita ancora aperta. Questo lutto – prosegue Alemanno – ha oltrepassato i nostri confini nazionali e ha unito nel dolore e nella riflessione migliaia di giovani. Per questo l’Amministrazione capitolina sostiene la proposta, sottoscritta da 25mila persone, di esporre una targa lì dove si è consumata la tragedia. Attraverso il ricordo di Gabriele – concluse il sindaco – vogliamo lanciare un messaggio forte, affinchè simili episodi di violenza non si ripetano mai più».

09 novembre 2010