Categorie Virgolettato Scritto da Lucky Luke sabato, 23 Ottobre alle ore 08:56
da corrieredellosport.it Dall’amato Foggia all’odiata Juventus, passando per Roma, Lazio e Nazionale. Non c’è argomento in grado di mettere in difficoltà un uomo come Zdenek Zeman. Il “Boemo”, alla vigilia del suo ritorno nella Capitale per la partita dei pugliesi con l’Atletico Roma valida per la decima giornata del Girone B di Lega Pro, prende di petto i temi legati all’attualità dispensando commenti anche taglienti.
FRECCIATA A MOURINHO – A non piacere a Zeman, però, non sono solo questioni di campo. La critica è infatti rivolta anche all’ostracismo delle società italiane verso i giovani calciatori italiani: «La Nazionale va male anche per questo. Si investe troppo sugli stranieri e, ancora peggio, sui giovani stranieri. L’Inter è l’esempio più eclatante visto che non ha un giocatore italiano». E proprio all’ex tecnico dei nerazzurri, José Mourinho, Zeman rivolge un pensiero: «Ha i suoi metodi di lavoro e per ora gli è andata bene anche perché ha avuto successo. Io ho vinto su altre cose in dieci anni di calcio diverso…». MOMENTO ROMA – Un calcio che ha avuto il merito di entusiasmare un’intera città, da una sponda del Tevere all’altra. Adesso, però, proprio la Roma sembra aver smarrito quelle qualità che l’avevano portata a recitare il ruolo di antagonista numero uno dell’Inter: «Non penso che i problemi della Roma siano legati alla scarsa preparazione – l’analisi del Boemo – Credo che dipendano più dalla testa, dalla concentrazione. D’altronde la rosa è praticamente quella dello scorso anno, competitiva, e i problemi societari sono gli stessi da tempo ormai. Colpa di Totti? Francesco non può essere il problema della Roma, sono 15 anni che se la carica sulle spalle ed è ancora il miglior giocatore italiano in attività. Io al posto di Ranieri? No, sono impegnato col mio Foggia». LO SCONTRO CON L’ATLETICO ROMA – I “satanelli” infatti domani allo stadio Flaminio affronteranno la capolista Atletico Roma: «Foggia per me è una seconda giovinezza, un ritorno all’antico – le parole di Zeman – Speravo di tornare su una panchina secondo i miei convincimenti: allenare ed insegnare. Anche perché ormai in parecchie squadre italiane ci sono solo gestori». |
