Categorie Articoli by CdR Scritto da Petra mercoledì, 20 Ottobre alle ore 09:33
La partita con il Genoa ha illuso più del dovuto. L’impegno e la voglia di vittoria ha coperto forse per una giornata le falle che nessuno per ora ha ricoperto. Prendere tre gol in casa dal Basilea è un’altra mazzata ad una stagione che non poteva iniziare in modo più travagliato. In campo si corre poco e male, pressing difensivo zero e contrasti a centrocampo nemmeno uno. La statistica dei falli commessi la dice lunga. Manca del tutto l’aggressività e i reparti appaiono scollegati sin dal primo minuto. Inutile prendersela solo con la difesa, la facilità con la quale gli svizzeri si rendevano pericolosi è frutto di un atteggiamento sbagliato di tutta la squadra. Il primo gol subito si prende in allenamento non in un match di champions league, lo stesso dicasi per il secondo. Il momentaneo pareggio di Boriello è frutto di un invenzione del capitano per il resto il primo tempo è da buttare. Il forcing iniziale della ripresa è stato si importante ma apparso molto improvvisato. Certo la sfortuna ci si è messa pesantemente, se il tiro di Taddei fosse finito in rete magari saremmo qui a commentare un altro risultato. Ma questo non può bastare. I giallorossi finiscono le forze prima degli altri, nel finale non riusciva più a salire. Ranieri appare immobile in panchina, non sfruttare tutti e tre i cambi dopo aver giocato con la stessa formazione a distanza di tre giorni è quanto meno bizzarro. Sotto di un gol a un quarto d’ora dalla fine perché non buttare nella mischia un’altra punta, tipo Okaka, come fanno tutti gli allenatori? A maggior ragione quando ormai non ce la fai più a giocare e il lancio rimane l’unica risorsa. Allenatore e giocatori vivono forse con il ricordo della rincorsa dello scorso anno, una sorta di picco raggiunto e mai più ripetibile. Speriamo che non sia così, speriamo che si rendano conto che tutto è ancora possibile.
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