giovedì, Luglio 03, 2025 Anno XXI


da roma.repubblica.it

derbyLa Lega di Serie A aveva avanzato l’idea e ieri il Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive ha dato il via libera: Lazio-Roma del 7 novembre si giocherà di pomeriggio. Non sarà quindi la luce dei riflettori a illuminare il primo derby della capitale nell’era della tessera del tifoso. Proprio la tessera inaugurerà una nuova stagione: il prossimo sarà il primo derby della capitale senza gli ultrà di Roma e Lazio nelle rispettive curve.

I provvedimenti sono ancora in fase di studio e verranno definiti soltanto nelle due settimane precedenti la gara. I tifosi della Roma, però, potranno acquistare un solo tagliando di settore ospiti (curva sud e distinti) a testa. E solo con tessera del tifoso: impossibile dunque l’accesso al cuore del tifo giallorosso ai gruppi organizzati, che hanno scelto di non sottoscriverla.

Gli ultras Lazio, invece, si sono sciolti in estate abbandonando la curva nord per protestare contro l’introduzione dello strumento del ministero dell’Interno. Perché, allora, privare la stracittadina del fascino di una notturna? Una scelta, ovviamente, dettata dalla necessità si tutelare l’ordine pubblico e rendere maggiormente identificabili dalle riprese delle forze dell’ordine eventuali responsabili di disordini dentro e fuori lo stadio. Soprattutto dopo la lezione dello scorso 18 aprile, ultimo confronto tra i due club della capitale: scontri prima e dopo la gara, un’auto in fiamme con a bordo una donna e i suoi due figli, l’accoltellamento di un tifoso alla gola, che per ore ha fatto temere il peggio. In quell’occasione anche la tribuna Tevere era stata trasformata nel teatro di incroci pericolosi tra le due fazioni: una sorta di zona franca in cui, nel corso degli ultimi anni, si sono trovati coinvolti in pestaggi e risse anche spettatori interessati esclusivamente ad assistere a una partita di pallone. Per questo, il Casms ha disposto al vendita di tagliandi per la “Tevere” esclusivamente ai possessori della tessera del tifoso: 25.000 i “tesserati” romanisti, 13.000 i biancocelesti. Al netto delle presenze nelle due curve, il rischio è di un settore deserto o quasi.

MATTEO PINCI