domenica, Giugno 01, 2025 Anno XXI


Insomma ci facevano notare tramite SMS ed e-mail che solo nei film ci sta il lieto fine.
Nella realtà di solito avviene che il prepotente regna, il corrotto prospera, i terremoti avvengono nelle aree più esposte e meno preparate, il romantico sogna tutta la vita …. che nel frattempo
gli passa davanti e vola via.
L’Inter serviva per il match e stavolta non ha sbagliato, nel momento decisivo ha avuto un Ibrahimovic in più e tutto il resto è diventato relativo.
Non è relativo però il campionato disputato dalla Roma, perché è stato di altissimo spessore, non è relativo il grandissimo bagaglio di esperienza accumulata da parte di giocatori che non hanno mai visto la nazionale se non dopo aver vestito la maglia imperiale. Non è relativo il fatto che da parecchio tempo giochiamo con un solo centrale difensivo in campo e si è sempre visto, ma nonostante tutto ciò l’AS Roma ha lottato, ha vinto molto spesso, ha giocato il miglior calcio, e ci ha fatto appassionare e sognare.
Questo è il patrimonio che il gruppo Spalletti ci consegna, e questo gruppo merita sabato prossimo una standing ovation generale a prescindere dal risultato della finale di coppa Italia.
Noi siamo fieri di questa Roma con tante idee e pochi soldi, e le saremo al fianco sempre.
Nell’abbracciare idealmente questo gruppo, e nel congedarci dal campionato con tanto orgoglio e tanta fierezza, non possiamo non sottolineare in maniera pacata ma critica un paio di aspetti a contorno di questa ultima giornata.
Le inutili e dannose indicazioni dell’Osservatorio hanno creato quest’anno tanta tensione e occasione di conflitti come non era mai accaduto negli anni passati, hanno creato evidenti disparità di trattamento tra le tifoserie ed hanno raggiunto, quello si, un unico obiettivo: la riprovazione da parte di tutti i tifosi italiani, dalla Sicilia al Trentino, dalla serie A fino ai dilettanti.
Noi romanisti abbiamo potuto vedere pochissime volte la nostra Roma in trasferta, nei momenti decisivi ci è stato sempre precluso, abbiamo avuto gare riservate ai soli abbonati anche in casa (fateve l’abbonamento…) e in genere anche questo può influire sui risultati.
Ieri la Roma ha giocato più che in un campo di serie A in un campetto tipico delle nostre periferie, pieno di amici a bordo campo pronti a schernire e scatenare la rissa, in un ambiente ostile, con capitan Baiocco a fare il Rambo piuttosto che il calciatore; se queste era la cornice sperata dall’intellighenzia una volta tanto ci sono riusciti.
Ma se fosse stata la Roma davanti e l’Inter dietro allora potevate mandarci a giocare pure nel cortile di casa di Bin Laden, la Roma è talmente forte di piedi e di testa che i tre punti sarebbero arrivati ugualmente, con buona pace di Baiocco, di Ignazio la Russa, di Zenga e delle minacce di morte da parte degli inservienti del Catania che circondavano il perimetro del campo.

Sempre forza Roma cuore e orgoglio della capitale.
E Sempre forza il popolo di Roma sangue d’Enea e netta distinzione dall’ascaro peninsulare !!

redazione@corederoma.it