Categorie Virgolettato Scritto da Lucky Luke sabato, 17 Maggio alle ore 09:27
da lastampa.it
La scaramanzia, stavolta, fa tappa ai cancelli di Trigoria dove il sale finisce sotto le ruote delle macchine dei giocatori. «Tutti con Materazzi…», cantano i tifosi con l’orologio fermo ai tempi di Romeo Anconetani e dei ritiri pre-partita del patron del Pisa dei miracoli. Il popolo giallorosso è in tilt, cuore e testa in apnea per una sfida che, disinnescato il viaggio dei romanisti in Sicilia, è già cominciata nelle mosse dei protagonisti. Cosa farà Totti? Decifrare le scelte del capitano «ferito» sembrava la variabile più diretta almeno fino a poche ore fa. «Sarò al fianco dei miei compagni, comunque vada per noi ci sarà da festeggiare una grande stagione», così Totti lunedì all’Olimpico all’intervallo della Partita del Cuore, volontà ribadita prima del black-out improvviso. Troppo faticosi i gradoni del piccolo stadio catanese per un ginocchio ancora sotto sopra o troppo rischioso esporsi alla reazione incontrollata del pubblico del Massimino? Il verdetto che terrà Totti lontano da Catania è il risultato dei due interrogativi, ma, a pesare di più, è il secondo: dalla notte della sfida fra cantanti e vecchie glorie il clima attorno all’incrocio etneo ha continuato a mutare verso il peggio, un’involuzione che ha portato il capitano giallorosso e il suo staff incontro ad una lunga serie di valutazioni. Il desiderio di Totti resta quello di applaudire i compagni da vicino e di prendere posto sul charter organizzato dal club per il rientro nella Capitale. Ma, la volontà del capitano giallorosso si è andata da subito a scontrare con il timore che la sua presenza in tribuna potesse mettersi di traverso in un pomeriggio da allarme rosso. «Garantiremo la massima sicurezza anche ai dirigenti della Roma o ai componenti della squadra», fanno sapere dalla questura catanese, ma, ieri sera, il nome di Totti non era ancora fra quelli che occuperanno l’aereo privato che riporterà a Roma la squadra e difficilmente il copione cambierà. Piccola è la tribuna d’onore del Massimino, stretto il corridoio che separa i seggiolini vip dal resto dei settori dello stadio, una via di fuga comunque rischiosa se l’ambiente dovesse perdere la bussola: considerazioni che hanno allontanato Totti da Catania. Domani pomeriggio lo stadio etneo diventerà il centro del mondo, da Roma sbarcheranno in forze i collaboratori della procura federale della Figc perché l’obiettivo è quello di monitorare ogni passo della comitiva romanista all’interno dell’impianto da gioco per scongiurare il rischio di situazioni al limite come quella che portò alcuni steward siciliani ad aggredire o insultare nel sottopassaggio i giocatori della Sampdoria. Massima attenzione sarà rivolta alle zone a bordo campo, là dove possono infiltrarsi persone non addette alla partita. «Rafforzeremo il servizio di sicurezza privata», così da Trigoria dove verrà raddoppiato il numero di bodyguard al seguito. Roma è in tilt, da Catania annunciano una notte insonne per De Rossi e compagni. «Tanto non chiuderemo occhio per la tensione…», così Vucinic, l’attaccante montenegrino cui Spalletti affida le fortune romaniste là davanti. «Che stress, in città c’è un’ansia pazzesca, non ti chiedono altro se non come finirà», sorride Ilary Blasi, la moglie del numero dieci. Alle 15 la famiglia Totti sarà davanti alla tv. Poi, in gran segreto, è pronto il piano per correre a Fiumicino, ma, fa sapere l’ex Pupone, «per noi sarà comunque festa». GUGLIELMO BUCCHERI |
