martedì, Maggio 20, 2025 Anno XXI


da ilromanista.it

Davide PetrucciIl caso covava sotto la cenere da qualche mese, è esploso martedì: Davide Petrucci, stella degli Allievi Nazionali, già aggregato alla Primavera, titolare dell’under 17, rischia di passare al Manchester United. La Roma è cosciente di questo pericolo, e aveva deciso di sottoporgli il primo contratto da professionista, con tutto che il ragazzo ha compiuto 16 anni a ottobre, e che le società possono tenerli con il vincolo giovanile (che non prevede stipendio, né rimborso spese) fino ai 19. Solo che il ragazzo il contratto, al minimo sindacale, 1589 euro al mese, non lo ha firmato, ha preferito prendere tempo, e da tre giorni la società lo ha sospeso dagli allenamenti. Un modo per forzare i tempi di una trattativa che negli ultimi mesi si è complicata parecchio, e che adesso rischia di risolversi in senso negativo (per la Roma), da un giorno all’altro. Dietro c’è il Manchester United, che tramite un intermediario (probabilmente italiano) ha fatto percepire al ragazzo la solita offerta fuori mercato per i club di casa nostra. I dettagli non sono noti, ma prevede una casa per far trasferire i genitori, e un ingaggio che dovrebbe garantire al giocatore in due o tre mesi quello che prenderebbe dalla Roma in un anno. La stessa formula che l’estate ha convinto Federico Macheda, classe ’91 come Petrucci, a lasciare la Lazio (che lo aveva convocato per il ritiro per la prima squadra, scoprendo proprio in quel momento che era ormai troppo tardi) per approdare proprio al Manchester United, che lo ha preso per l’Academy, l’equivalente della Primavera, e dopo qualche mese lo ha passato nella formazione riserve, dove gli è capitato di giocare anche con Neville e Silvestre. Petrucci è ancora più bravo di Macheda, almeno stando all’unico dato oggettivo possibile a quest’età, le presenze in nazionale: 10 per l’ex laziale, 17, tra under 16 e under 17, per il romanista. Che in maglia azzurra ha preceduto di un anno anche Brosco e D’Alessandro, i due punti fermi della Primavera di De Rossi. Proprio la nazionale, oltre che il più grande riconoscimento per il valore del ragazzo, è anche la fonte di tutti i problemi: gli osservatori dei club inglesi non se ne perdono una di partita, e i ragazzi parlano tra di loro. Venendo a scoprire che quasi tutte le società fanno i contratti ai ragazzi più promettenti appena compiono sedici anni: la Roma, che ne ha parecchi – quattro nel giro dell’under 17, due titolari dell’under 16 – aspetta qualche mese in più. In queste ultime settimane c’è stata una stretta, tanto che sono state sistemate le altre situazioni a rischio, quelle di D’Alessandro, Brosco e Bertolacci, il quarto convocato dell’under 17, mentre Petrucci ha preferito prendere tempo. Non ha ancora firmato per il Manchester, non è ancora volato in Inghilterra, il tempo per recuperare ci sarebbe ancora. Così come un’enorme differenza tra domanda e offerta: a gennaio, sentendo qualche avvisaglia di crisi, la società decise di dargli una dimostrazione di fiducia accelerando di qualche mese la sua promozione in Primavera, portandolo al Viareggio. Adesso si è deciso per la linea dura: sospeso dagli allenamenti, a pochi giorni dall’inizio della fase finale di Allievi Nazionali e Primavera. Ma a Trigoria sono ore febbrili, e tutti stanno cercando una soluzione: per non perdere uno dei talenti più importanti d’Italia, e regolarsi di conseguenza con chi gli ha messo strane idee in testa.

FRANCESCO ODDI