lunedì, Luglio 07, 2025 Anno XXI


da romanews.eu

Luciano SpallettiLa conferenza stampa integrale di Luciano Spalletti, alla vigilia di Catania-Roma

Lei è stato il protagonista della Roma dei record. Ora c’è da raggiungere la terza finale consecutiva con la Roma. Sente un po’ di adrenalina? “Secondo me una squadra che ha la mentalità giusta non stacca mai la spina, per cui in questa caratteristica c’è la volontà di fare risultato. Abbiamo la possibilità di andare in finale per la terza volta consecutiva, e consideriamo anche dove si svolgerà la finale. Il tentativo di raggiungerla verrà fatto; questa mentalità e quella che fa la differenza, poi io sono stato uno fra quelli che ha lavorato in questa squadra, mettendo a disposizione dei calciatori tutti quei contorni che hanno permesso loro di esprimersi al meglio. Ma il merito va ai calciatori”.

Ha detto che alla Roma servirebbero quattro giocatori importanti per arrivare ai livelli dell’Inter. Se la famiglia Sensi rimarrà al timone, questo sogno dovrà essere rimandato? “Dobbiamo avere un progetto comune da portare avanti, avere disponibilità ad avere l’equilibrio in funzione delle cose che debbono essere programmate. Non dobbiamo forzare, abbiamo una buona squadra, si lavora tutti per migliorarci tenendo anche in considerazione quello che abbiamo a disposizione”.

Nell’eventualità di una Roma che cambiasse modulo, Totti potrebbe giocare da trequartista? “Totti può fare il trequartista, ma non bisogna bruciare le tappe. Io non lo so da dove venga questa caratteristica, andrò a valutare quella che sarà la squadra quando ripartiremo. Quello che abbiamo vissuto finora, comunque, non verrà dimenticato, poi valuterò quello che avremo a disposizione”.

Non c’è un giocatore che ha segnato più di tutti. Un attaccante che garantisca una ventina di gol può essere utile? “Se ce n’è uno che ne fa dieci e ne fa fare altrettanti è lo stesso. Non mi interessa questa diversificazione, la squadra non deve dipendere da nessuno, deve comandare la proprietà, quella che detta i ruoli e gestisce i giocatori. Mi interessano i numeri complessivi, è la mentalità della squadra che deve fare la differenza”.

Sarebbe più interessato ad incontrare l’Inter o la Lazio in finale? “Non mi interessa, abbiamo una partita difficile contro una squadra che ha delle buone ambizioni e che ci metterà tutto quello che a disposizione. Dobbiamo pensare al Catania, e non abbassare la tensione per non fare brutte figure, così come è già successo in altre occasioni. Fra Inter e Lazio vincerà quella che è stata più brava”.

Si andrà a Catania con la miglior formazione, o sono previsti dei cambiamenti? “Cerchiamo di mettere sempre in campo la miglior formazione, che non è fatta di nomi, ma di altre variabili, di stimoli. Qualcosa siamo costretti a cambiare, visto ciò che è successo nell’ultima partita, comunque la squadra è buona, andiamo lì per provare a fare la partita e portare la qualificazione a casa”.

Nella lista dei convocati manca Juan. Stagione sfortunata, per il brasiliano, o esistono dei limiti fisici? “Soltanto casualità, se uno prende dei colpi che gli creano difficoltà nello sviluppo continuativo ci può stare di dover star fermo. Sono cose che succedono”.

Dopo i botta e risposta tra Moratti e Mancini, si può sfruttare il nervosismo dell’ Inter? “Dobbiamo pensare a noi stessi, a far bene, a vincere contro l’Atalanta. Quando si fanno i conti, si dimentica qualcosa. Noi le partite le dobbiamo giocare come l’Inter, con l’Atalanta dobbiamo vincere prima di fare discorsi. Devo pensare a casa mia”.

Al di là degli stimoli di una semifinale, il fatto di poter giocare la finale all’ Olimpico può dare quella carica in più? “Saranno stimoli in più: la squadra ci deve pensare, perchè lo spettacolo che dà l’Olimpico pieno è particolare, qualcosa che ci ricorderemo per tutta la vita e deve essere uno stimolo in più per noi, anche se dovrebbero essere già tanti quelli che abbiamo”.

Pizarro si è allenato poco in settimana, come sta? “Lui è un professionista serio e si è messo a disposizone della squadra. Oggi stava bene, e deciderò domani se farlo giocare. Oggi De Rossi ha fatto degli accertamenti al piede, si è procurato una fascite, e vedremo nel pomeriggio se potrà venire a Catania”.

Totti ha fatto bene a dire che “lo scudetto è già dell’Inter”? “L’Inter ha grandissime possibilità di vincerlo, quindi Totti ha fatto bene. Però poi, dobbiamo fare il massimo e son convinto che i comportamenti dei miei giocatori saranno quelli giusti”.

Giocare una gara di sera è meglio che giocare di pomeriggio? “Qualcosa si può risparmiare sulla condizione fisica, però c’è anche da considerare che recuperiamo meno ore e il ritorno viaggiamo di notte”.

Si aspetta un’accoglienza ostile? “Io so quale sarà il mio comportamento e quello della mia squadra. Loro possono accoglierci come gli pare”.

Cosa rappresenta per Spalletti la Coppa Italia? “Per me rappresenta quello che ha mostrato la squadra in questi tre anni, arrivando in finale”.

Totti ha già corso, non si rischia di bruciare le tappe? “Non lo so, io prima ce l’ho a disposizione e meglio è. In campo non ci va il nome, ci va il comportamento del calciatore”.

La Roma è la squadra che ha commesso meno falli in Serie A. Interverrete sulla fisicità sul mercato? “Il fatto che si è fatto meno falli perché abbiamo spesso tenuto il pallino del gioco. Sono contento così”.

Vucinic l’ha visto stanco a Genova? “Stamani ha fatto un allenamento splendido, io parto da lì. Genova è archiviata dove peraltro Mirko ha fatto molto bene”.

Lui ha dimostrato di far bene sia da esterno che da centrale. A suo avviso, è meglio defilato o come punta di riferimento? “Secondo me è meglio lì, quando va al di là della linea della difesa. E’ un attaccante forte, ha qualità, fa gol. Se parte da centrale o da esterno, sa costruirsi ritagli di spazio, sa portare palla, prendere il tempo ai difensori, controllare palla sulla corsa. Siamo contenti di lui, come lo eravamo anche prima”.

Come sta Cassetti? “Sta bene, ha fatto al meglio l’ultimo allenamento”.

Aquilani ha giocato poco. Le prossime saranno partite importanti per lui? “E’ stato sfortunato, ha recuperato la condizione. Gli altri sono bravi quanto lui o quasi. Ora avrà la possibilità di far vedere qualcosa in più, l’ho visto voglioso”.

Come giudica la stagione della Roma, se dovesse vincere tutte le gare che rimangono? “La giudico bene, non ho bisogno delle prossime tre partite per giudicarla. I ragazzi hanno fatto quello che dovevano, vanno solo ringraziati per l’impegno e l’attaccamento alla maglia. C’è interesse a portare in fondo il discorso con il massimo dei risultati”.

La Roma si sente un po’ in credito con la fortuna? “Secondo me sì. In generale dico che ci sono state squadre più fortunate di noi”.

Con un’altra Coppa Italia vinta, il ciclo inizia o finisce? “Per me il ciclo è stato iniziato, portato avanti nel migliore dei modi, sono state gettate le basi, il lavoro è stato fatto nel modo corretto”.