lunedì, Luglio 07, 2025 Anno XXI


ROMA CESENA 2-0 74/75

ROMA CESENA 2-0 74/75

Andavamo molto presto la domenica all’Olimpico perchè la Curva Sud si riempiva subito specie in quelli che oggi si chiamano Distinti e che all’eoca offrivano una visione migliore rispetto a chi sedeva al centro della Curva stessa.Di solito noi entravamo verso la Monte Mario,posto che tutt’ora occupiamo, ma che adesso ha un numero ed un seggiolino mente all’epoca era una splendida panca in legno verde con lo schienale sempre in legno.Eravamo più vicini al campo e sopra l’entrata degli spogliatoi. Allora infatti,stagione 74/75,si entrava in campo sotto la Sud all’angolo con la Monte Mario e il tunnel d’ingresso si poteva allungare fino all’area di rigore semmai ci fossero lanci di oggetti o contestazioni varie verso i protagonisti. 

Era iniziata male quella  stagione.La “ragnatela” del Barone Liedholm non funzionava e Ciccio Cordova si pestava i piedi in campo con Picchio De Sisti.E poi fino alla VI* giornata Roma Ascoli 1-0 neanche un gol fatto. Poi ci fu il derby contro i Campioni in carica e fu la svolta.Segnò proprio Picchio sotto la Sud e da lì iniziò una serie d’oro di vittorie. Si vinse a Cagliari 2-1 e poi 1-0 in casa contro la Fiorentina,piena di tanti giocatori ora alla ribalta per drammatici motivi.C’erano Galdiolo,Beatrice,Caso,Saltutti e secondo portiere dopo Superchi era Mattolini.

Era una splendida giornata di sole il 22 dicembre del 74,di quelle luminose col cielo limpido che solo Roma d’inverno sa regalarci.ROMA-CESENA era un’occasione importante da nopn farsi sfuggire per risalire ancora la classifica.Squadra insidiosa il Cesena al suo secondo campionato nella massima serie.In porta c’era Ernesto Galli,portiere del L.R.Vicenza dei miracoli di qualche anno dopo con G.B.Fabbri in panchina e Paolorossi al centro dell’attacco e suo 12* era il Dottor Lamberto Boranga,calciatore mitico di quegli anni.In difesa due giovani come Danova e Ammoniaci e il grandissimo Pierluigi Cera,già campione d’Italia col Cagliari e sontuoso interprete della moderna concezione del ruolo di libero. E ancora il centravanti Bertarelli,vecchio bucaniere dell’area di rigore e Giorgio Rognoni che al Milan aveva vinto tutto,Scudetto e Coppa Italia,Coopa dei Campioni,Intercontinentale e Coppa delle Coppe.Giorgio Rognoni fu una delle prime “strane morti” nel mondo del calcio…In panchina c’era Eugenio Bersellini.

Il mio flash mi riporta ad un’azione verso la fine del primo tempo con un calcio di punizione fischiato dall’arbitro Trono di Torino a metà strada fra la linea del fallo laterale e la linea dell’area di rigore a pochi metri dalla linea di fondo campo vicino alla bandierina tra la Sud e la Monte Mario.Il sole già stava calando mentre Ciccio Cordova sistemava in terra il pallone.Breve rincorsa e palla sulla testa di Pierino Prati che insacca e corre ad esultare sotto la curva. Finirà 2-0 con un’altra rete di Pierino.Era la quarta vittoria consecutiva e fu un gran bel Natale.

ROMA CESENA  DEL 15/2/76 RINVIATA PER IMPRATICABILITA' DI CAMPO

ROMA CESENA DEL 15/2/76 RINVIATA PER IMPRATICABILITA' DI CAMPO

 Era molto chiaro che non si sarebbe giocato quella domenica.Su Roma stava diluviando da diverse ore e tutto faceva presagire il rinvio della gara.Infatti l’arbitro Gussoni di Tradate insieme ai capitani Cordova e Cera non potè far altro che riniare la gara visto che il pallone neanche rimbalzava.Allora tutto si spostava al  giorno seguente ed il lunedì erano comunque in 50.000 malgrado ilmaltempo ed il giorno feriale.Nel “Monday Afternoon” del 16 febbraio la Roma va in vantaggio 2-0 con Pellegrini e Casaroli ma prima un rigore di Mario Frustalupi e poi al 75* Bertarelli danno il pari al Cesena. Ci aspettavamo molto da quella stagione ed invece precipitammo dal terzo posto del 74/75 al 10* dell’anno dopo.Un campionato brutto e con il gravissimo infortunio a Valerio Spadoni in un drammatico Roma Inter. Il Cesena invece,guidato da Pippo Marchioro,arriva 6* e va in Coppa Uefa dove pesca al primo turno un’avversaria all’epoca trdizionale per le nostre squadre,il Magdeburgo che un paio di anni prima aveva vinto la Coppa delle Coppe battendo 2-0 il Milan e che davo molti giocatori alla Nazionale DDR. 

Perde 3-0 in Germania Est, ma all’epoca in pochi ne uscivano interi da quegli stadi,ma nel ritorno in uno STADIO “LA FIORITA” stracolmo i bianconeri vanno ad un passo dall’impresa. Segnano Macchi e Mariani ma a quel punto il guizzo del campione di Jurgen Sparwasser stronca ogni speranza cesenate. Il 3-1 finale di Pepe non basterà ad evitare l’eliminazione.

Jurgen Sparwasser,insieme a Streich,Hoffmann e Pommerenke erano lo zoccolo duro di quel Magdeburgo che tanti giocatori dava alla Nazionale.Sperwasser segna il gol più importante della sua vita il 22 giugno del 74 ad Amburgo nella terza partita del Girone Eliminatorio del Mondiale.La DDR batte la Germania Ovest 1-0.E la storia è scritta per sempre.

L’ultimo ricordo è uno scambio in velocità con Giannini ed un pallone scagliato dal basso in alto che s’insacca sotto la traversa.

E’ il raddoppio giallorosso contro il Cesena.Finirà 4-1.Un anno calcistico splendido quel 90/91 ma in cui perdemmo il Presidente Viola.

Rudi ci portò alla Finale di Coppa Uefa persa contro l’Inter con un indimenticabile gol al Broendby e ci regalò la Settima Coppa Italia segnando contro la Sampdoria in Finale sia all’andata che al ritorno.

TEDESCO VOLA,SOTTO LA CURVA VOLA E LA CURVA S’INNAMORA…

IL GOL DI SPARWASSER ALLA GERMANIA OVEST NEL MONDIALE 74

IL GOL DI SPARWASSER ALLA GERMANIA OVEST NEL MONDIALE 74

 

TEDESCO VOLA

TEDESCO VOLA