venerdì, Aprile 19, 2024 Anno XXI


Il titolo non c’entra nulla con la campagna acquisti che lascia ancora qualche perplessità ma che è ancora lungi dall’essere terminata.
C’entra molto di più con il casino, ma sarebbe più corretto chiamarlo scandalo, dei rinnovi degli abbonamenti dei già abbonati che, sentendosi presi per il naso, hanno inondato con una montagna di proteste la nostra casella di Redazione.Noi non siamo che un sito di tifosi, non siamo organici a questo o quel gruppo, a questa o quella cordata, a questo o quell’interesse, però quando una cosa fa schifo, e questa fa veramente schifo, ci sentiamo in dovere di denunciarla con tutta la nostra forza.
CdR la sua posizione l’ha espressa. Noi faremo gli abbonamenti, non importa con quel posto assegnato, e poi ci ritroveremo tutti nella “nostra” balconata in distinti nord, almeno fino a quando la nostra postazione non sarà espugnata manu militari.
Quello che è intollerabile è ciò che denunciano i nostri amici.
Famiglie esplose con padre a levante e figli a ponente, posti acquistati al buio per poi accorgersi che t’hanno collocato dentro al fossato, persone spostate arbitrariamente senza che il loro posto sia luogo di ristrutturazione dello stadio.
Qualcuno ci ha detto, ma ci ha convinto poco, che è un problema di ordine pubblico ed è quindi la Prefettura il vero deus ex machina di tutto questo gran casino.
Ammesso e non dato che sia così, sta alla Roma gestire il rapporto con i tifosi. Ieri il Direttore de “Il Romanista” parlava proprio di questo e del fatto che non è possibile disattendere le norme quando torna comodo e invece applicarle in maniera ferrea e cieca quando bisogna coprire le proprie magagne.
Se non si sa una mazza di come andrà a finire la ristrutturazione dello stadio si blocca un attimo la macchina e si rinvia tutto quando si avranno le idee più chiare.
Società di servizi o non società di servizi chi acquista un abbonamento e porta una discreta quantità di quattrini alla società merita di essere rispettato, se non come tifoso (visto che l’oggetto non interessa) almeno come cliente.
La cosa che ci dispiace è che nel dibattito che sentiamo in questi giorni nelle radio passa soprattutto la soddisfazione o l’insoddisfazione per il mercato piuttosto che la soddisfazione o l’insoddisfazione di come la Roma sta trattando attualmente i suoi tifosi, compresi i più deboli tra questi e cioè ragazzi e diversamente abili.
E vorremmo che una parola la spendessero in questo senso anche i personaggi più rappresentativi di questa società che idealmente sono più vicino ai tifosi. Parliamo dei giocatori, dell’allenatore e di Bruno Conti.
Anche una parola dell’illuminato Sindaco non sarebbe male.
Ci vuole qualcuno che sia in grado di fermare per un istante la macchina impazzita per fare il punto della situazione cercando interlocuzione anche con le istituzioni se, come ripetono in ogni occasione, l’obiettivo vero è quello di riportare la gente allo stadio.
Se invece è quello non dichiarabile ma ferocemente perseguito da qualche anno a questa parte di lasciare la gente a casa il discorso è del tutto diverso.
Noi non lo permetteremo.
E, come c’era scritto una volta in una vecchia reclame dei jeans, chiederemo a chi ci ama di seguirci.

Ad maiora