venerdì, Aprile 26, 2024 Anno XXI


Non ci si può credere. Pensi che qualcosa sia cambiato, che quello famoso scalino sia stato superato. Invece ti accorgi che stai ballando sul quel gradino, una volta di qua e una volta di là. Lo step della mentalità, di quello stiamo parlando.

Come puoi non asfaltare una squadra ultima in classifica, in casa, con la possibilità di giocarti lo scudetto, con gli avversari si tutti arroccati dietro ma senza il coltello tra i denti, anzi apparsi davvero rinunciatari, come si fa?

Il Livorno doveva essere sbranato, spazzato via come un misero sasso che ti capita in mezzo alla strada. Non si può più parlare di sfortuna, basta! Se tu sbagli cento gol fatti, di chi è la colpa della sfortuna? Se Mancini non tira a botta sicura di chi è la colpa? Se Taddei sbaglia un pallonetto che pure un bambino era in grado di piazzare di chi è la colpa? Se preferiamo il ricamo alla spada di chi è la colpa?

Gli ultimi minuti d’assedio ti hanno fatto capire veramente con chi stavi giocando. Ti hanno fatto capire che hai buttato un tempo, con un ritmo ridicolo e voglia poca. Dov’è la bava alla bocca di chi si sta giocano uno scudetto, dov’è?

Gli amaranto neanche hanno provato a fare un gol, pure quando sono andati sotto sono rimasti fermi, incapaci di giocare. Nella nostra trequarti li abbiamo portati noi, noi gli abbiamo regalato la punizione, e poi Doni ha chiuso il capolavoro piazzandosi come se fosse una punizione dal limite quando la distanza era il doppio.

Le parate di Amelia nel finale non mi fanno dire:‘ammazza che sfiga’. Mi fanno salire ancora di più il veleno, per quello che poteva essere e non è stato. Ci sono giocatori che abbiamo colpevolmente sopravvalutato, inutile negarlo. Bisogna valutare a fine campionato il vero rendimento di ciascuno, lasciando da parte il potenziale, perché quello non porta punti.

Naturalmente quando prendi una mazzata te ne arriva subito un’altra quando stai piegato. Il capitano si fa il crociato, usurato dalla scendere in campo in condizioni menomate più volte in questa stagione. Auguri nostro condottiero ti aspettiamo per la nuova stagione.

Senza di lui però dobbiamo chiudere questa e tutto diventa difficile. Regalato lo scudetto ai nerazzurri, bisogna rintuzzare l’attacco bianconero. Servono otto punti in quattro partite e non è facile. La Juve farà filotto visto gli avversari e visto le lepri che sono pronte a tiragli la volata.

Senza dimenticare la coppa Italia. Se arriveremo in finale e sarà derby non dico niente…

petraur@corederoma.net

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