sabato, Maggio 10, 2025 Anno XXI


da romanews.eu

LA CONFERENZA STAMPA INTEGRALE DI CLAUDIO RANIERI ALLA VIGILIA DI ROMA-CAGLIARI

Claudio RanieriIl giorno dopo Inter-Roma di Coppa Italia, il tecnico nerazzurro Mourinho ha lanciato gravi accuse alla Roma. “Entro un minuto in tutto questo perché questo è un calcio che non mi piace. Io sono diverso: mi piace il rispetto e dò rispetto. Qui in Italia si cambia troppo. Non so dove si arriverà. E’ troppo facile fare motivare e gruppo sentendosi attaccati da tutti e da tutto. A me piace vincere in un altro modo. Perché lo sport è un veicolo importante per la società italiana. Facendo così sono tutte bombe a orologeria. Sono un uomo di calcio, a me piace giocare a calcio. Lo sport deve essere questo. Non chiedetemi altro, perché non vi risponderò”.

Dopo la sconfitta in Coppa Itali,a come restituire motivazioni ai calciatori? “Le motivazioni ci sono. Abbiamo fatto un percorso stupendo. Quando sono arrivato sapevo che dovevo lavorare tanto. Con positività e con senso di lealtà siamo arrivati a giocarci lo scudetto e la Coppa Italia contro una super-squadra. Adesso il nostro pubblico ci chiede di non mollare e noi non molleremo. Dobbiamo continuare a far sognare i nostri tifosi. Siamo procacciatori di sogni”.

Si aspettava che il fallo di Totti potesse scatenare questo polverone? “E’ stato un peccato. Andavano evidenziate altre cose, invece perché c’è di mezzo Francesco è stato tutto amplificato. E’ stato etichettato come malvagio. Da romano a romano ci ho parlato, gli ho detto cosa pensavo. Anche Totti è un essere umano. Non ci ha visto più e ha perso la testa. E’ il nostro capitano e andiamo avanti”.

Domani i tifosi verranno allo stadio con la maglia di Totti. “Sono favorevole a tutto quello che dà un’immagine positiva di Roma. I tifosi con la maglia del capitano è un messaggio bellissimo, di vicinanza e senso di appartenenza”.

Sorpreso che Totti non andrà ai Mondiali? “Me lo sono sempre augurato. Ha subito tanti infortuni e spero che non vada ai Mondiali. Serve a noi”.

Ranieri andrebbe in Nazionale se dovesse arrivare un’offerta? “Sono per la Roma, per un calcio pulito fatto di messaggi positivi. Questo è il mio calcio”.

Se il fallo su Balotelli fosse stato commesso da un altro calciatore, ci sarebbe stata tutta questa polemica? “L’ho detto prima. Tutto viene amplificato perché è Totti. E non è giusto. Lui è un campione di umanità. E’ bello vedere un ragazzo che sbaglia e chiede scusa. Poche persone al mondo chiedono scusa dopo aver sbagliato”.

Su cosa ha puntato per ricompattare il gruppo? “Parlando chiaramente. Non abbiamo giocato bene. Dovevamo giocare da Roma. Non siamo stati intelligenti e siamo caduti nella trappola dell’Inter. Eravamo nervosi. Abbiamo avuto due occasioni. E così, come in campionato ci sono venute a favore, in questa gara sono andate a favore dei nerazzurri. Adesso mancano due gare di campionato. Dobbiamo chiudere bene la stagione. Il Cagliari ha buonissimi calciatori. Hanno fatto un girone d’andata molto bello. Creano tante occasioni. Squadra importante”.

Siamo alle battute finali, comunque andrà sarà un successo visto lo stato in cui ha preso la squadra. Cosa manca però a questa squadra per essere al top? “Abbiamo sempre detto che in questo mondo vince chi ha più soldi. Io non so quanto ha speso l’Inter negli ultimi 10-15 anni dall'”era Moratti”. Dopo aver tanto speso, è riuscita a far quadrare i conti. I soldi aiutano a vincere. La Roma sta vincendo in un’altra maniera, sta tenendo sempre la squadra ai vertici del calcio italiano, qualche volta riesce a vincere. Per cui sta vincendo e facendo del suo meglio e questo è importante”.

Quindi Mourinho non è un fenomeno? “Siete voi che lo fate diventare fenomeno, per me è un buon allenatore. E mi fermo qua”.

Come ha vissuto questi giorni con Totti? Gli si è dato anche del razzista. Come sta psicologicamente il capitano? E la sua esclusione iniziale dalla finale di coppa può aver influito nel discorso psicologico? “Può darsi che l’esclusione possa aver influito, perchè è un ragazzo molto sensibile, anche se ne avevamo parlato. Giocare una finale dall’inizio è sempre più gratificante che entrare a partita in corso, come avevamo parlato. Totti razzista? Evidentemente non conoscono Francesco, basta vedere come scherza con Juan, Baptista o Faty. Totti è un ragazzo che ogni padre vorrebbe come figlio. Evidentemente non lo conoscono e lo voglio denigrare. Ma lui non merita questo”.

Come ha visto Motta mercoledì sera? “Molto bene, gli ho fatto i miei complimenti perchè dopo tanto che non giocava è entrato. Come tutti gli altri quando entrano, si è fatto trovare pronto. Mi ha fatto molto piacere. Professionista esemplare”.

In questo momento la Roma può ancora sopportare il tridente? “Possiamo sopportare tutto”.

Per evitare interpretazioni sbagliate, può tornare sul discorso Nazionale? “Ho un contratto con la Roma. Possono far piacere queste cose, ma lì si fermano”.

La Roma è sembrata un pochino stanca. E riuscito a tranquillizzare e ricaricare il gruppo, o c’è il rischio di vedere una Roma sottotono contro il Cagliari? “Non sono d’accordo sulla Roma stanca. Non ha fatto la sua partita. L’Inter è rimasta compatta quando noi non abbiamo giocato. Abbiamo perso molte energie correndo di più, ma male, perchè se avete visto noi abbiamo corso fino all’ultimo secondo, ma male. Questa è stata la differenza, non abbiamo fatto le partite che abbiamo fatto in campionato, in cui la squadra ha giocato a calcio, era ben compatta, dove spaeva come e quando gestire la palla. Non l’abbiamo fatto, per cui abbiamo speso di più, perchè ognuno che aveva la palla, aveva la voglia di far bene. Ma la voglia tante volte non è sufficente, devi giocare con più raziocinio, cosa che ci è mancata soprattutto nel primo tempo. La squadra deve giocare ed essere determinata, deve lottare su ogni palla come ha fatto nell’arco di tutto il campionato. Dobbiamo continuare su questa lunghezza d’onda”.

Il calcio sta vivendo in un clima piuttosto pericoloso. E’ possibile pensare una riappacificazione tra Roma, Lazio e Inter? A qualche iniziativa tra Ranieri, Reja e Mourinho? “Noi non abbiamo litigato. Lo spot siamo noi addetti ai lavori. Voi avete diritto di cronaca, per cui non vi chiamo in causa. Voi raccontate quello che si vede, quello che si dichiara, come si dichiara, i gesti che abbiamo in panchina, tutto questo. Non ci dobbiamo riappacificare, ma ognuno deve essere responsabile del messaggio che manda. Si può vincere in tanti modi”.

Comminare punti di penalizzazione alle società che al loro interno hanno elementi che propagandano messaggi sleali può essere un’idea o è esagerato? “Io non sono un giudice e nè ci voglio passare. Io sono responsabile della mia squadra e responsbile di quello che dico mentre sto parlando. So che vado dentro migliaia di case e molti mi stanno ascoltando. Per cui cerco di far vedere il calcio che piace a me, racconto il calcio che piace a me. Di altro non voglio parlare”.

Ha visto l’episodio di Chivu? Il suo gesto ha fatto molto discutere… “In quattro giorni ci hanno visto all’estero e tutto questo non ha fatto una grande pubblicità al calcio italiano. Il ragazzo ha fatto il gesto e anche lui ha chiesto scusa. Quello che abbiamo mandato fuori non è stato il vero calcio italiano. Dobbiamo mandare tutti quanti noi messaggi diversi perchè, se vogliamo avere anche più appeal in altri mondi, dobbiamo far vedere che sappiamo giocare a calcio, sappiamo vincere e sappiamo perdere”.

Non crede che creare un clima di tensione intorno a una partita di calcio per vincerla sia da irresponsabili? “Io questo non lo voglio dire. So che ci sono molti modi per caricare una squadra e fare gruppo. Le librerie sono piene di testi che spiegano come fare gruppo. Se sentirsi accerchiati, se sentirsi solo contro tutti, ci sono mille modi. Io scelgo quello del calcio, del calcio bello, determinato, agonistico, deciso, duro ma nel rispetto del prossimo”.