mercoledì, Maggio 08, 2024 Anno XXI


Fondazione di RomaIl 21 aprile si festeggia nella Capitale il Compleanno di Roma che per molti è considerato anche il Natale, o Romaia. Comunque lo si voglia chiamare questo anniversario festeggia la fondazione di Roma operata da Romolo nel 753 A.C. Il calcolo del giorno lo si deve all’astronomo e matematico Tarunzio, ma qualunque sia la data effettiva è di poca rilevanza, visto che questa data rievoca la nascita, un po’ leggenda, un po’ mito, dell’Urbe Eterna. Sulla genesi di Roma si è molto scritto ed in realtà la “storia” è la fusione di diversi episodi. Del resto, la nascita di una stirpe così importante non poteva essere narrata in modo anonimo, né casuale.
Si narra che Romolo e Remo fossero discendenti di Enea, mitologico eroe ellenico,Rhea Silvia che venne portato dalle sue peripezie nell’antico Lazio e qui prese come sua sposa Lavinia, figlia del Re Latino. Dalla loro unione nacque Ascanio che divenne, poi, fondatore della Città di Alba Longa. Discendente diretto di Ascanio era Numitore, Re dell’appena citata città e padre di Silvia (più tardi nominata Rhea Silvia). Il perfido Amulio, zio di Silvia, usurpò il trono e costrinse la giovane a diventare una Sacerdotessa della Dea Vesta per impedire che Numitore avesse nipoti per la discendenza. Silvia, divenuta dunque una vestale, fu costretta all’obbligo della castità. Da qui entra fortemente in gioco il mito: il Dio Marte vide in un bosco Silvia mentre dormiva e si innamorò di Lei, tanto da arrivare a sedurla.Romolo e Remo Dall’unione nacquero Romolo e Remo decretando, loro malgrado, anche la condanna a morte della madre per ordine dell’infido Amulio, che fece uccidere la nipote, adducendo come scusa la perdita della castità.
In realtà Amulio, che voleva disfarsi della legittima discendenza, dopo aver fatto uccidere Rhea* Silvia ordinò ad una serva di uccidere anche i nipoti in fasce. Ma questa, impietosita, li mise in una cesta è li affidò al Tevere. Qui diverse ipotesi si incrociano: la leggenda vuole che i gemelli vennero trovati da una Lupa che li allattò e che, dopo, vennero “adottati” dal pastore Faustolo e dalla moglie Acca Larenzia. Non è ben chiaro se “Lupa” era anche l’appellativo di Larenzia, visto il suo carattere aggressivo e la sua dedizione al compiacimento di diversi uomini, oltre che al marito.
Dunque i gemelli, diventati grandi, tornarono ad Alba Longa e rimisero il nonno Numitore sul trono, uccidendo lo zio, ristabilendo così la discendenza originale.
Solchi per la fondazione di RomaUna volta divenuti adulti, i due fratelli decisero di andare via da Alba Longa per andare a fondare una loro città, ma il re doveva essere uno solo e, per decidere a chi dei due toccasse regnare, si affidarono agli auspici. Ne nacque un violento litigio che portò Romolo ad uccidere il fratello. Romolo dunque si stabilì sul Palatino e fondò Roma dopo aver tracciato un solco intorno a quella che sarebbe divenuta l’Urbe Eterna. Il 21 aprile si festeggia dunque la fondazione di questa incredibile città, culla di leggende, ma anche di storia. Nell’epoca del Duce questo giorno era festa nazionale, poi venne abolita e rimase usanza solo nell’Urbe.Romolo Questa festa è molto amata dai romani che la celebrano con varie manifestazioni, anche in costume. Come dare torto a tanto amore? Come non festeggiare una data che segnò l’inizio di un popolo che fece la storia?
Oggi Roma ricorda il suo fondatore e ricorda la genesi di una città straordinaria che fu esempio di forza e di vittorie e, dopo tanti secoli, abbiamo la certezza che la scia delle sue conquiste non si sia mai interrotta.

*Rhea: Colpevole