domenica, Maggio 04, 2025 Anno XXI


Fonte: Il Romanista

«Comunque andasse, volevo metterci la faccia. E’ giusto che un presidente ci metta la faccia». Parole da presidente, parole di Rosella Sensi, che è andata allo stadio, cosa che non le capita mai quando il derby si gioca in trasferta. E quell’esultanza, occhi al cielo, chiamava proprio l’immagine del padre e un’altra esultanza, quella del 3-3 di Totti nel 1998-99, sempre in casa della Lazio.

Eccola, Rosella Sensi a fine partita: «E’ stato tutto bello, bellissimo. Ero molto preoccupata dopo il primo tempo, ma abbiamo dimostrato di essere una squadra forte. Mi piacerebbe gioire a casa con mia figlia».

E’ stata la vittoria di Ranieri: «Il mister è stato bravissimo come sempre, ma questa è la vittoria di tutti, anche di chi va in panchina, anche dei dirigenti ».
Ma poi si guarda avanti: «Mercoledì abbiamo una partita importantissima di Coppa Italia dove dovremo essere molto concentrati. Poi domenica c’è la Sampdoria. Credo che tutti gli ostacoli siano difficili, poi nel derby la situazione è particolare perché nel erby c’è una componente emotiva molto forte». E proprio la componente emotiva ha pesato molto su Totti e De Rossi, che hanno pagato cara la tensione, al punto che Ranieri ha scelto di sostituirli. «Totti e De Rossi sono a disposizione del mister, ma li conosco, non provano alcun dispiacere. Tutti vogliamo che la Roma vince e loro due in particolare. Mi aspetto sempre moltissimo dai nostri giocatori, speravamo tutti che nel secondo tempo uscisse fuori la vera Roma e così è stato».

E alla fine Rosella Sensi è uscita fuori con un sorriso da uno stadio che, per una volta, la vedeva ospite e non padrona di casa. Di solito non ci va, quando il derby è in trasferta. «Ho pensato a quello che avrebbe fatto mio padre in questi casi». Avrebbe esultato come lei.