domenica, Maggio 18, 2025 Anno XXI


da romanews.eu

La conferenza stampa integrale del tecnico Claudio Ranieri alla vigilia di Roma-Udinese di sabato 20 febbraio ore 20.45.

Claudio Ranieri

Dopo Livorno si è detto che lei fosse sollevato dall’uscita dalla lotta di testa.
“Credo che tutte le mie dichiarazioni da quando sono arrivato abbiano detto già chi sono. Chi dice o scrive cose del genere non ha capito nulla di che allenatore ha la Roma. Oltre a non aver capito nulla, e questo è grave perché dopo sei mesi che lavoro qua dovrebbe aver capito in questi mesi. E’ un qualcuno che non vede la carriera dell’allenatore, quello che ha fatto. Non è che alleno da un anno. Rispondo con ciò che dice la mia carriera. Quando ho preso la squadra – faccio un raffronto con un malato – eravamo in terapia intensiva. Stavamo con la bombola d’ossigeno. Proprio dalla partita con l’Udinese, quattro mesi fa, abbiamo fatto buonissime cose, ci siamo tolti grandissime soddisfazioni, abbiamo ricreato entusiasmo, che è quello che devono cercare di dare un allenatore, una squadra al proprio pubblico: gioco entusiasmo, essere orgogliosi della propria squadra. Abbiamo rallentato. Ma non ci scordiamo cosa abbiamo fatto. Se stiamo tirando un attimo il fiato, e in questo momento non abbiamo la capacità di finire bene le partite quando stiamo vincendo, credo che questo non sia ‘ci stiamo togliendo la paura di vincere’. Non va commentata neanche questa cosa. mancano tre partite alla fine della curva. E poi vediamo a che punto stiamo e quello che abbiamo lo tireremo fuori. Fino ad ora non siamo mai usciti fuori strada, la macchina è sempre bene al centro della strada in curva. Stiamo facendo bene. Dobbiamo continuare così. Ora ci aspettano tre partite, Udinese, Bologna e Inter. Poi vedremo dove saremo. Ho sempre detto: guardo avanti, sono una persona positiva, vedo il bicchiere mezzo pieno, mai mezzo vuoto. I tifosi devono sapere che qualsiasi cosa possiamo fare la tenteremo, il possibile e l’impossibile. Stiamo lavorando per offrire di più. È vero, non siamo la Roma di prima. Lo riconosco e ve l’ho detto. Ma non siamo stanchi. Non ci riescono le cose come prima, benissimo, ma non è segno di stanchezza. È lo stato di forma ottimale che non si può avere per undici mesi. Una squadra grossissima squadra che vince lo scudetto anche se non sta bene, fa 1-0 e porta i tre punti a casa. Non ce la stiamo facendo, ma non si possono addossare colpe ai ragazzi, per tutto quello che stanno facendo sarebbe poco serio e irriconoscente. Ma noi non gettiamo la spugna, noi vogliamo riprendere chi ci sta davanti, in queste tre partite, facendo più punti possibili. Cercando, nel rettilineo finale, con il rientro di Totti, di Toni che sta avvenendo molto molto bene, con la ripresa di tutti quanti nel rush finale di regalare qualcosa di bello ai tifosi senza illuderli. Avevo detto che sarà un anno tribolato. Ora che il tribolato lo è in positivo… Andiamo! Non dobbiamo essere contenti. Non siamo contenti, vogliamo di più, vogliamo fare di più sempre. Non sempre è possibile. Dobbiamo essere sereni ad analizzare quello che non va e lo facciamo. Certo davanti a voi non posso stare a dire ‘non va questo, non va quello, cerchiamo di fare questo, cerchiamo di fare quello’. Ma i tifosi devono sapere che la squadra, il presidente, l’allenatore ci stanno per cercare di fare il massimo. Sempre”.
Roma con quattro squalificati. Formazione non competitiva?
“La risposta ce la darà il campo naturalmente. Mi viene da sorridere quando alcuni giornalisti mi dicono: ‘mister ha tutti disponibili avrà dei problemi a lasciare fuori qualcuno’. Un allenatore ha problemi quando mancano dei giocatori. Qui ha problemi. Quando un allenatore ha tutta la rosa a disposizione e mette undici in campo, dispiace lasciare fuori qualcuno che meriterebbe di giocare, ma la squadra va, ha una sua fisionomia. Adesso abbiamo non uno per reparto, ma tre giocatori nel reparto centrale che mancano, oltre a un uomo di difesa. Manca l’ossatura del centrocampo. Chi andrà in campo farà del suo meglio. Chi è abituato ad andare in campo dovrà dare di più perché gli mancano punti di riferimento notevoli. Tutto qua. Domani sarà veramente una grossa occasione per vedere che blocco siamo. Il pubblico deve stare con noi, darci una grossa mano. L’Udinese è in una fase di evoluzione positiva. Come quando dicevo: ‘giochiamo la semifinale di Coppa Italia adesso, tra due mesi sarà un’altra storia’. Non faccio il mago, è l’esperienza che me lo ricorda. Adesso l’Udinese sta ridiventando una grossa squadra dopo aver fatto due terzi di campionato non all’altezza sta riuscendo fuori alla grande. Sarà una gara difficile domani e sarà una gara difficile il ritorno di coppa Italia”.
L’Inter sembra aver fatto una scelta, zoppica in campionato, vola in Champions. Può dare una mano alla Roma?
“Non credo, io ritorno a quello che ho detto, anche se gli abbiamo preso un punto io volevo prendere tre punti all’Inter, sia chiaro. Noi dobbiamo non illudere i tifosi. Loro si allenano in campionato per poi vincere in Champions. È logico che non possono stare al cento per cento sempre. Ma proprio perché sono una grandissima squadra hanno rallentato un pochino, ma nel momento della verità hanno fatto una partita superlativa. Complimenti all’Inter”.
Partita molto offensiva quella vista a Stamford Bridge. La Roma deve essere più offensiva?
“Perchè veniamo da Stamford Bridge? Vista l’Inter o in senso assoluto? In assoluto l’importante è avere equilibrio. Equilibrio di squadra. Se si gioca con giocatori prettamente offensivi devono saper difendere. lam partita di Stamford Bridge lo dice. Giocatori come Milito, Eto’o, Pandev, Sneijder hanno fatto una gara straordinaria come spirito di sacrificio, come aiuto alla squadra. Una partita perfetta. Se riesci a mettere nella testa di questi giocatori il sacrificio comune per il bene della squadra è una vittoria dell’allenatore alla grandissima”.
E’ quello che chiede anche lei ai suoi, no?
“E’ quello che ho detto prima. Cambiando l’allenatore pensavano a quello che chiedeva l’allenatore. E’ un fatto normale di crescita di squadra. Poi lo hanno fatto automaticamente, lo pensavano e lo facevano. Ora abbiamo un po’ perso quell’automatismo, siamo convinti di averlo memorizzate e invece non lo abbiamo memorizzato, lo abbiamo perso. L’ho detto in questi giorni alla squadra. Dobbiamo pensare compatti come eravamo due, tre mesi fa. Era la nostra forza”.
La Roma sembra soffrire le squadre piccole, vedi la doppia sfida con il Livorno.
“Non credo, sono state gare differenti, l’una e l’altra. Nella prima abbiamo subito un contropiede e sapevamo che giocavano così. Alla porima occasione ci hanno fatto gol. E noi abbiamo sbagliato sei o sette gol. Nella seconda abbiamo commesso delle incertezze. Eravamo passati in svantaggio, poi in vantaggio. Abbiamo sbagliato un rigore. Sono state due gare molto differenti”. 
In generale avete faticato con le piccole.
“Per fortuna siamo terzi. Pensa se stavamo come a settembre. Avevamo faticato con tutti. Ora fatichiamo solo con qualche piccola”.
Per domani. Nonstante i molti appelli sono stati venduti solo poco più di seimila biglietti?
“Mi dispiace. Io la vedo sempre che siamo noi. Credo che la partita di Livorno abbia tolto l’illusione ai nostri tifosi. Di questo chiediamo scusa. Vogliamo cercare di riempire al più presto lo stadio”.
Si può accusare la Roma di non essere troppo spregiudicata come l’Inter?
“Possibile, Loro si sono allenati molto a giocare in dieci e in nove addirittura meritavano di vincere con la Sampdoria. Se ci mette sullo stesso piano loro sono felicissimo, accetto tutte le critiche. Complimenti, bravi”.
Si può dire che l’Inter sia un po’ più su della Roma? C’è chi crede che si possa colmare il Gap
“‘Un po’ più più su rispetto a noi…’. Con la fantasia tutto si può fare. Noi ci proveremo a raggiungerli senza illudere i nostri tifosi. Noi ce la metteremo tutta per essere come l’Inter, per dare fastidio all’Inter ma per fortuna i nostri tifosi sono realisti”.
Come sta  Vucinic?
“Non è al cento per cento, ma ha dato la sua disponibilità. Sta a me decidere se farlo giocare dall’inizio o nel corso del match. Devo vedere quanto tiene. Lui ha dato la sua disponibilità”.
Ha già scelto la Roma per domani?
“In linea di massima già ho scelto”.
Cosa inciderà in questa volata a tre? Tenuta fisica o psicologica?
“Inciderà tutto. la forza di ogni singola squadra, di ogni singola rosa, lo stato mentale e quello fisico. La più importante? Non lo so, penso sempre che l’Inter possa solo perderlo questo scudetto. Il Milan è quella che gli sta più vicino. Noi siamo lì che come lupi famelici vogliamo stare al banchetto. Ci proviamo, ma senza illudere i nostri tifosi che sanno benissimo quello che stiamo facendo”.
Si è fatto una idea sul momento sulla Lazio?
“Non mi interessa. Ho tanti problemi qui con la Roma…”
Faty è pronto per giocare domani?
“È uno dei convocati quindi sarà pronto per giocare”.
A che punto siamo con Tottii?
“Sta facendo tutto il differenziato. Spero che faccia una comparsata  presto con noi”.
A Bologna?
“No, qui a Trigoria”.
Che Udinese si aspetta domani?
“Sta facendo un campionato  al di sotto delle aspettative nonstante abbia un grosso parco giocatori. Ha il capocannoniere della Serie A, ha ripreso fiducia ed è in forma. Loro verranno qui per vincere”.
A Livorno era motlo arrabbiato con Cerci
“Mi arrabbiavo con quelli più vicini alla panchina, li spronavo per fargli dare di più e per arrivare alla vittoria. Non c’erano colpe specifiche”.
Su Menez  a Livorno?
“Luci ed ombre. Lui ha dei numeri e delle volte ci fa fare il salto di qualità sembra che quando perde la palla stacca la corrente, ma io devo trovare la chiave per farlo esplodere. Se non dovesse succedere la colpa sarebbe la mia. Io sto dando il massimo e spero anche lui”.
Tonetto è pronto?
“Poterbbe partire titolare. Non so se è pronto onestamente ma durante gli allenaemti da sempre il cento per cento”.
C’è stato qualcosa che è cambaito in un determinato momento? Magari con il Panathinaikos?
“Lì c’è stato un black out. Se togliamo i quattro minuti finali ad Atene e i sei qui a Roma per il resto avevamo giocato bene”.
Il momento europeo delle italiane?
“Sull’Inter abbiamo già detto mi dispiace che la Juve sia uscita ieri per la questione del ranking Uefa”
L’Inter ha pescato il CSKA
“Non so se sia facile o no. L’inter concentrata e determinata ce a può fare. Farò il tifo per loro anche contro il CSKA”.