martedì, Maggio 13, 2025 Anno XXI


QUARTI DI FINALE

ASR Roma

ROMA
MANCHESTER
UNITED

Logo Manchester United

Quarti di finale – partita di andata
Stadio Olimpico
Martedi’ 1 Aprile 2008, ore 20.45
Arbitra il sig. Frank De Bleeckere, della federazione belga
Squalificato: Perrotta (Roma)
Diffidati: Cassetti, Cicinho, De Rossi, Tonetto e Vucinic (Roma); Evra e Nani (Manchester United)

“Il mio tempo, nelle mani
nel tuo viso il mio tormento
il silenzio, il mio domani
ancorato ad un momento.
Vivo per te, sogno di te, canto di te”

Inutile nascondersi. La Roma, tra stasera e il ritorno di Manchester, scrive una pagina di storia.
E non importa il risultato. Forse serve un’impresa maggiore di quella col Real Madrid soprattutto sapendo che regaleremo il Capitano agli avversari. Ma i giallorossi si giocano ancora una volta la semifinale, l’esame finale, l’ingresso in una nuova dimensione, una maturita’ che l’anno scorso e’ mancata ed e’ stata pagata a caro prezzo.
Il filo tra la gloria della Roma piu’ bella e vincente di sempre e quella che puntualmente cade a un passo dalla gloria e’ sottilissimo.
Mai due quarti di finale di Champions League consecutivi (e qui sono doverose le scuse per l’errore nella precedente presentazione) e raramente, a Roma mai, si e’ visto una squadra che ad aprile corra ancora per tutti gli obiettivi. In Europa la Roma e’ l’unica a competere in tre competizioni. Anzi, non si puo’ neanche permettere di scegliere. Ha davanti dalle 11 alle 15 partite fino a fine stagione: 4 punti da recuperare all’Inter, un quarto di finale in Europa e una semifinale in Coppa Italia. Inutile fare conti, tocca giocarsele tutte.

Pero’… se e’ vero che ad un certo punto della competizione tutte le squadre sono temibili, Schalke 04 e Fenerbahçe non sono ne’ saranno mai il Manchester United.
Nel giro di poche stagioni i giallorossi hanno incontrato tutta l’élite europea, italiane e Chelsea escluse, Chelsea che comunque, prima di Mourinho, non vinceva un campionato dal 1950 !
Otto partite col Real Madrid, ora sei coi mancuniani. I precedenti in questo caso sono freschi: dodici mesi fa l’illusoria vittoria dell’Olimpico, prima della valanga di sette reti al ritorno al teatro degli incubi, una sconfitta di misura a Manchester nel girone di questa stagione e un pareggio finale e amichevole valido solo per le statistiche.

Carpe diem, diremmo allora. Senonche’ chi scrive ha sempre insistito che in Europa conta la condizione al momento giusto. E se il tifoso usa Il Gladiatore (scusateci, ma che palle !!) come colonna sonora, il cronista obiettivo deve prendere atto di dati oggettivi pur sapendo che, fortunatamente, “la palla e’ rotonda” e nel calcio contano anche altri fattori.
Non per nulla, nel paese in cui il calcio e’ stato codificato viene chiamato “the beautiful game”.

La Roma riceve il Manchester senza Totti infortunato, Perrotta squalificato, alcuni giocatori fuori forma e un numero elevatissimo di diffidati (5), in seguito agli undici cartellini sventolati dall’arbitro al Bernabeu, record stagionale.
Il Manchester invece non si smentisce e fiorisce come ad ogni primavera. E anche quest’anno ha cambiato marcia nelle ultime settimane, ha affondato l’Arsenal, in caduta libera, in coppa FA e annientato il Liverpool in campionato. Sei vittorie consecutive con 18 reti all’attivo e una sola al passivo, 461 minuti d’imbattibilita’, dieci vittorie nelle ultime dodici uscite. E’ al suo quattordicesimo quarto di finale di Champions League e contera’ pure qualcosa, anche se il blasone non gioca. Viene da un 4-0 all’Aston Villa (C. Ronaldo, Tevez e doppietta di Rooney), che era anche la 700a vittoria con Alex Ferguson. Un campionato in sordina, oggi più 5 sul Chelsea e 6 sull’Arsenal sono un vantaggio importante. 68 reti fatte e 15 subite, miglior attacco e difesa, 20 volte col portiere imbattuto.
Quantomeno ci sara’ massimo rispetto per gli avversari e si evitera’ la presunzione di Manchester 2007.

C’e’ qualche dato che rida’ fiducia alle truppe giallorosse, almeno per domani. 9 partite senza sconfitte all’Olimpico per la Roma, undici nella stagione, dopo il pareggio col Manchester. Che dal canto suo ha perso 10 dei 14 match disputati in Italia, ma e’ imbattuto in Europa quest’anno, con Barcelona e Chelsea.

Curiosamente la Roma gioca in casa la partita di andata, come l’anno scorso. E come negli ultimi due ottavi con Lione e Real Madrid. E giocherebbe eventualmente in casa la semifinale di andata.

Vogliamo parlare di Cristiano Ronaldo ? Potrà non piacere a qualcuno per lo stile (soprattutto per come si posiziona al momento di tirare un calcio di punizione) e i modi, ma e’ giovane (23 anni) e forte, fortissimo quando parte in velocita’ (decisamente piu’ veloce di Robben che pure all’Olimpico, per oltre una mezzora, ha fatto il fenomeno). In questo momento serio candidato al Pallone d’oro, visto gli acciacchi di Kaka’. Il seguito della competizione e l’esito degli Europei ci diranno di piu’.
Ronaldo non aveva mai segnato in Champions prima della doppietta alla Roma, ora ci ha preso gusto: 9 in 10 match, sei quest’anno (capocannoniere); ha lasciato il segno anche nelle ultime cinque partite di Premier League, ha realizzato 35 reti stagionali e punta al record di Van Nistelrooij (44) e Denis Law (46), due attaccanti. Perfetto erede della casacca 7 passata sulle spalle di Best, Robson e Cantona.
Rooney, prezioso assistman, un altro che si prende delle lunghe pause sotto porta, e’ andato in gol in sei partite contro le italiane. E ha segnato tre reti alla Roma in quattro partite. Cobra velenoso. Con Tevez, i tre giocatori sono in doppia cifra in campionato. Quest’ultimo ha segnato in Champions quanto Rooney ma col minutaggio dimezzato.
La Roma risponde con 4 reti di Vucinic.

Per alcuni questo Manchester ricorda molto quello del 1968 di Best, Charlton e Law. Piu’ che quello vincente, in maniera rocambolesca, del 1999.
L’anno scorso il Manchester si e’ dovuto accontentare del solo campionato (il nono dell’era Ferguson), con la coppa europea svanita per colpa di Kaka’ e la FA a causa di Drogba. Va aggiunta anche la sconfitta nella Charity Shield in estate (la nostra supercoppa).
Ma non si e’ risparmiata sul mercato. Dopo i 30 milioni per Tevez, ne ha spesi 36 per Nani e Anderson per preparare la pensione di Giggs (16 trofei e 100 partite in Champions) e Scholes, ancora tutt’altro che logori.
E cosi’ alla forza del collettivo ha aggiunto l’estro dei singoli per affrancarsi dal 442.
E’ ridicolo dire che il Manchester e’ debole in difesa, dove Evra migliora ogni giorno e Vidic e’ un mastino. Ferdinand, per la cronaca, tocca stasera 50 presenze in Champions League.

Van der Sar (1); Brown (6) o O’Shea (22), Ferdinand (5), Vidic (15), Evra (3); C. Ronaldo (7), Hargreaves (4) , Anderson (8), Giggs (11), Rooney (10), Tevez (32). Forse Carrick (16). Assenti Saha e Nani.
Il cammino fin qui e’ stato di un girone con 5 vittorie e un pareggio all’Olimpico, e una francese eliminata agli ottavi (l’anno scorso il Lilla, quest’anno il Lione, 1-1 fuori, 1-0 all’old Trafford).

Fondata nel 1902, la squadra presieduta da David Gill ha vinto finora 16 campionati, 11 Coppe FA, 16 Supercoppe, 1 Coppa di Lega, 2 Coppe Campioni, 1 Coppa Coppe, 1 Supercoppa Europea, un’Intercontinentale.

Ultima annotazione che vale per i commentatori televisivi. La pronuncia di Rooney non e’ cosi’ complicata. Invece di “runei”, basta semplicemente dire “runi”.

Inutile tornare a parlarvi del direttore di gara, il belga De Bleeckere, che ha diretto la Roma gia’ quattro volte, quest’anno a Lisbona (2-2).

Un aggiornamento invece sugli incassi dall’Uefa: esclusi quelli al botteghino e i proventi dai contratti televisivi, la Roma ha guadagnato 3 milioni per la partecipazione al primo turno, 2,4 milioni per aver disputato le sei gare del raggruppamento, 2,4 per i punti conquistati, 2,2 per aver superato il turno, 2,5 per aver eliminato il Real Madrid. Il totale ad oggi e’ di 12,5 milioni di euro. Tre milioni a chi passa in semifinale; sette e quattro alle finaliste. L’Italia come federazione dovrebbe riscuotere un’altra quarantina di milioni da dividere equamente tra le 4 partecipanti, lazio inclusa.

Sito ufficiale: www.manutd.com