da goal.com

Il massimo che il campionato italiano possa offrire sarà di scena sabato sera all’Olimpico di Roma. Adriano Galliani non ha dubbi, la sfida tra il Milan e i giallorossi, dal punto di vista dello spettacolo, sarà un grande spot per la Serie A: “A livello estetico è il massimo che la Serie A possa offrire in questo momento. Le due squadre dovranno dare spettacolo, anche perchè mi dicono che lo stadio sarà tutto esaurito. Totti e Pato mancheranno allo spettacolo – il rammarico dell’ad rossonero ai microfoni di Teleradiostereo – sarà un vulnus allo show”.

La speranza è che il fuoriclasse brasiliano possa tornare a disposizione di Leonardo per la decisiva trasferta all’Old Trafford: “Pato è un grande campione e il suo forfait ci creerà qualche problema: speriamo possa recuperare per Manchester, ma sabato qualcuno sopperirà e il Milan dovrà comunque fare bene”.

Galliani non è preoccupato dall’idea di andare ad affrontare una grande squadra come la Roma, anzi: “Le grandi partite non mi preoccupano, sono solo felice di viverle: Roma e Milan giocano un bel calcio e le due tifoserie dovrebbero essere soddisfatte perchè a inizio campionato tutti avrebbero firmato per un secondo o terzo posto che vale la qualificazione diretta alla prossima Champions League”. Tra le due società poi corre buon sangue: “I rapporti con Rosella Sensi sono eccellenti”, conferma Galliani che poi rivela la sua ammirazione per un calciatore romanista, Julio Baptista. “A suo tempo lo avevamo chiesto invano al Real Madrid, è un giocatore molto duttile, mi piace e lo sa anche Rosella Sensi”.

L’amministratore delegato rossonero si sofferma infine sulla questione arbitri, schierandosi in favore dell’uso della tecnologia: “Il calcio non può fare a meno degli strumenti tecnologici. Il mestiere dell’arbitro è il più difficile al mondo: gli errori ci sono sempre stati, non sono aumentati. Ma oggi si vedono di più perchè ogni partita è ripresa da una ventina di telecamere. Inevitabilmente l’occhio umano perde contro l’elettronica. Bisogna usare questo strumento anche in campo fermando le partite come succede in altri sport. Non si capisce come mai il calcio sia rimasto l’unico sport a non utilizzare queste soluzioni”.