lunedì, Aprile 29, 2024 Anno XXI


da tuttonapoli.net

Walter MazzarriConferenza stampa fiume di Walter Mazzarri che ha risposto alle tante domande dei giornalisti presenti alla vigilia della delicatissima sfida interna con la Roma che potrebbe già essere decisiva per il futuro degli azzurri in Europa: “Non ho mai parlato di obiettivi precisi in questo campionato. Sono tutte finali, le nostre partite saranno interpretate sempre così. Devo parlare con Quagliarella e Lavezzi per sapere come stanno. Uno viene da un problema alla caviglia, l’altro da un lungo stop. Dovremo valutare bene le condizioni di entrambi. Dossena stava arrivando alla forma migliore, ma prima per un’influenza, poi per un problema alla caviglia non ha potuto giocare. In questo caso non è un problema di forma, ma di sfortuna. La squadra deve fare una prestazione oltre il proprio massimale e per far sì di portare a casa i tre punti, c’è bisogno anche che gli episodi facciano la differenza a nostro vantaggio”. Su 17 partite senza Gargano il Napoli ne ha vinte solo due. Così ha commentato Mazzarri questo dato: “Da quando sono a Napoli ha sempre giocato, vuol dire che lo reputo certamente importante. Con me è mancato solo una volta e abbiamo pareggiato, purtroppo abbiamo conquistato il pari un po’ troppo spesso ultimamente. La squadra deve essere equilibrata. E’ grazie al lavoro di squadra che la difesa e il portiere non vengono messi sotto pressione. La squadra attacca in tanti uomini, ma quando smette di fare la fase offensiva è già pronta a ripiegare. Miglior difesa contro miglior attacco? I numeri non sono così determinanti, perché ogni partita è una storia a sé. Sinceramente speravo vincesse la Roma, oltre al fatto che l’eliminazione è immeritata – in tre contropiedi hanno preso tre gol – ci sarà una rabbia sportiva che riverseranno in campo contro di noi”. Poi una piccola digressione sulle dichiarazioni rilasciate dal presidente azzurro a Gazzetta.it: “De Laurentiis ha parlato a livello aziendale, di cose per le quali io non entro nel merito, ma dal punto di vista sportivo posso dire sicuramente che quando non si vince lui non è contento. Vuole regalare il massimo a questi tifosi. Se consideriamo dove eravamo quando io e il mio staff abbiamo preso le redini della squadra, una qualificazione in Europa sarebbe davvero un grandissimo traguardo. Rispetto al lavoro che ho fatto per motivare i ragazzi contro il Siena, sicuramente ho fatto qualcosa in meno perché la spinta per questa partita si trovano da sole. Stiamo crescendo anche a livello individuale. Non dobbiamo pensare alle prossime cinque gare e fermarci a questo ciclo, i bilanci vanno fatti alla fine. L’ultima gara di campionato è quella davvero fondamentale. Se fai una grande partita anche con la Roma significa che siamo cresciuti. A giugno avrò una visione molto più completa della rosa e farò le mie valutazioni. Quelli che sostituiranno Grava sapranno fare bene, anche se Gianluca ci dava affidabilità. Gli attaccanti si sono allenati in maniera specifica e ho dato loro dei consigli, per evitare di pensare alla porta e concentrarsi solo sulla palla. Non mi piace che si continui a parlare del fatto che segniamo poco. Dov’è il cannoniere da venti gol? Vedi Di Natale, segna tanto ma l’Udinese non se la passa benissimo. Basta con il calcio parlato, pensiamo ai fatti. Totti è un campione assoluto ed è normale che quando sta bene mette qualche pensiero in più, per loro è una perdita importante ma anche noi abbiamo i nostri assenti. Quagliarella per quanto mi riguarda sta facendo bene e non mi interessa che segni o meno. L’importante è che faccia bene i movimenti e che metta magari in condizione gli altri di fare gol”.