giovedì, Maggio 15, 2025 Anno XXI


da francescototti.com

Francesco TottiLi vedo tutti i sabato alla mia scuola calcio e per loro, solo per loro, faccio l’allenatore. Sono gli altri miei figli, il gruppo di ragazzi diversamente abili che, nel mio progetto che va avanti da quattro anni, giocano a pallone con successo. Come ho messo anche nel libro che ho dedicato proprio a loro, i bambini sono tutti uguali e quando giocano a pallone fanno “Ahò, passame la palla”.

Quelli cosiddetti normali e quelli cosiddetti diversi, tanto che il progetto che li riguarda l’ho chiamato, con un po’ di ironia, che ci vuole sempre, -Diamo un calcio alla diversità-. Quando li alleno mi emoziono, mi commuovo: per vincere certe barriere può servire anche un pallone. Loro giocano e vincono al timidezza, la paura di essere considerati particolari, anche la rabbia di certi trattamenti assurdi che i cosiddetti normali gli regalano, spesso anche senza volere. Li guardo, sto con loro e mi viene sempre in mente che noi pensiamo di doverli aiutare, i diversamente abili, a muoversi, a capire molte cose, invece, alla fine, scopriamo che sono loro a insegnare tante cose a noi.

Francesco Totti