domenica, Luglio 13, 2025 Anno XXI


da romanews.eu

LA CONFERENZA STAMPA DI CLAUDIO RANIERI ALLA VIGILIA DI ROMA-CATANIA

Claudio RanieriDomani chi giocherà in porta? “Domani lo saprete. Se ve lo dico adesso di che parlate tutta la serata?”.

Ci deve pensare o è scontato? “E’ scontato in linea di massima. Però mi riservo la decisione sulla squadra da mandare in campo per il sabato sera”.

Doni come vive questa situazione? “In normalità. Anche a Cagliari c’è stato un blackout e in porta non c’era Doni. Si vuole trovare un colpevole, ma è la Roma che ad Atene ha abbassato la guardia negli ultimi minuti. Era successo a Cagliari ed è risuccesso giovedì. Tutta la squadra deve stare attenta”.

Ci potrebbero essere dei problemi psicologici dopo la sconfitta di Atene? “Mi auguro una grande reazione e spero che la sconfitta in Europa non abbia peso. Sappiamo quanto è difficile affrontare le squadre greche in casa. Il Catania lo abbiamo battuto in coppa Italia, ma era venuto con un squadra di riserve. Domani ci saranno tutti i titolari e, come ha detto Mihajlovic, sarà un’altra storia”.

Ieri Mourinho ha parlato della Roma. “Credo che abbia già risposto Montali. Io non aggiungo altro. Capisco Mourinho, perché non si è mai trovato in questa situazione. Troppo facile passare da Abramovich a Moratti…”.

Cosa è successo ad Atene? “Sia a Cagliari che in Grecia, dopo il 2-1, visto che controllavamo la gara, i ragazzi non hanno pensato che il Panathinaikos potesse rientrare in partita con il cuore e la determinazione, e non con la fortuna come si è detto. Quando prendiamo gol e perdiamo lo diciamo. Lo stesso discorso deve essere fatto per la Roma quando vince. Il giudizio deve essere uniforme”.

Dopo la gara di Atene si sono viste facce più arrabbiate del solito. “Voglio vedere domani come reagisce la squadra. Prima o poi dovevamo perdere. Dobbiamo cancellare la sconfitta. E solo con una grandissima prestazione si può cancellare”.

Baptista è sembrato in difficoltà. “Come tutti. A volte si va male, a volte bene. Giovedì non ha fatto un gran partita, lo ammetto. Ma non è che si può stare con la lente d’ingrandimento. Se andiamo a vedere tutta la gara, non siamo riusciti a fare tre passaggi consecutivi”.

Quanto è cambiata la Roma da quella sfida di coppa Italia contro il Catania? “La Roma è cambiato poco o nulla. Vogliamo reagire dopo una sconfitta. Nel Catania, invece, è cambiato tutto. Domani vedremo il Catania vero, abile e veloce. Pronto a ripartitre in contropiede”.

Roma è una città molto emotiva, lei cosa chiede alla tifoseria per domani? Di stare vicino ai giocatori? “Io dico sempre ‘si ama la squadra’. Se poi vogliamo fare dispetto alla moglie, tagliamoceli”.

Spesso, l’ha ricordato anche lei, s’è parlato di una Roma fortunata. E’ più fortunata la Roma o chi si procura un rigore che non c’è e ci vince la partita? “Non mi interessa questo, io ho sempre detto che la Roma non è fortunata. La Roma è determinata, volitiva e caparbia, così come lo è stato il Panathinaikos”.

Menez, quando entra in corso d’opera, appare quasi nullo. Al contrario, quando Baptista subentra probabilmente rende di più. Cosa ne pensa? “Sono d’accordo su Baptista. In questo momento Julio è molto più propositivo e determinato quando entra a partita in corso. Non sono d’accordo su Menez, perchè Menez e Cerci quando sono entrati col Panathinaikos hanno fatto un’ottima gara”.

Lei ha detto ‘il nostro obiettivo è la Coppa Uefa’. “Non ho detto che è il nostro obiettivo, ho detto stiamo facendo bene in campionato, abbiamo una Coppa Uefa molto bella da giocare. Dobbiamo tenere in alto il nome dell’Italia, vogliamo tenere in alto il ranking Uefa, vogliamo far bene. Sono 50 anni che una squadra italiana non vince la Coppa Uefa, allora si chiamava Coppa delle Fiere per cui ci sono tanti motivi per cercare di far bene anche in Europa. Siamo in semifinale in Coppa Italia per cui questi sono i nostri obiettivi. Non dobbiamo chiudere nulla, dobbiamo essere realisti”.

Cosa ne pensa dell’arbitraggio di Ovrebo? “Hanno già parlato in tanti, ha già detto tutto Platini, hanno visto tutti quello che ha fatto. Il guaio è che già lo sapevano che era così. Per cui insistono”.

Potrebbe essere un dato fisiologico questa sconfitta dopo 20 partite? Dopo dieci gare avevate pareggiato a Cagliari, dopo altre dieci avete perso in Grecia… “Mi auguro di poter ripetere quello cha abbiamo fatto fin qui. Ma proprio firmo subito. Io di solito non firmo mai nulla, ma stavolta firmo. Fare altre venti partite così sarebbe incredibile”.

Mourinho parla così perchè ha paura della Roma? “No, lui cerca di caricare la sua squadra, era tanto che stava tranquillo, ma adesso ha bisogno di caricare i suoi perchè stasera ha una partita molto importante ed un’altra fondamentale in settimana. Facendo così alza la tensione dei propri giocatori. E’ bravissimo e bisogna riconoscerlo”.

Ha parlato anche con Mexes dopo la partita di Atene? Forse si aspettava di giocare… “Per quale motivo? Io parlo con tutti di solito. Avevamo parlato prima della partita io e Philippe, per cui non si poteva aspettare di giocare. La scelta è stata dettata da lui, per le sue condizioni fisiche”.

Pensa che sia un momento di flessione per i suoi? Nelle ultime partite gli avversari hanno tirato in porta troppe volte, non crede? “Sono d’accordo, è proprio quello che avevo evidenziato l’altra volta, ne abbiamo parlato con la squadra e soltanto il cammino che faremo ce lo dirà, io sono convinto che la squadra c’è e lo dimostrerà domani. Dimostrerà quanto è rimasta male giovedì sera”.

Possiamo considerare questa forse la settimana più importante per la Roma? Affrontare Catania, Panathinaikos, Napoli in successione non sarà facile. “Io sono contento che ogni partita, ogni settimana da tre mesi a questa parte sia la settimana più importante. Da quando sono arrivato è stato sempre così. All’inizio eravamo tutti col magone e mi chiedevate se era importante, proprio come fate oggi. Gli esami non finiscono mai e io voglio che la squadra ragioni sotto questo profilo. La squadra si è apparecchiata un bel pranzo, abbiamo messo tutte le cose sulla tavola. Adesso sta a noi decidere se mangiarle o alzarci e andarcene”.

Il turnover è stato minimo fino ad adesso, ci dobbiamo aspettare qualche cambio in più? “L’ho detto come la penso. Lo stato di forma di un giocatore non è che se tu non lo fai giocare gli dura più a lungo. Lo stato di forma è un periodo di grazia del giocatore che può durare 2-3 mesi. Poi sono io che, di volta in volta, vedo se ci può essere un qualcosa che l’ha affaticato di più e gli concedo un turno di riposo. Altrimenti conviene sfruttare il momento topico di quel giocatore, in modo che la squadra ne abbia un beneficio. Tutto qua. in questo momento vedo che la squadra sta tirando, che la squadra sta facendo il suo dovere. Per cui, quando posso, do un quarto d’ora ad uno, venti minuti ad un altro. Mi sembra la cosa più logica”.

Cerci invece che tipo di giocatore è? “L’ho detto, ha fatto anche lui un’ottima gara quando l’ho messo dentro. Piano piano sta capendo quello che gli chiedo. E’ un giocatore di una grossissima qualità. A volte vuole strafare per dimostrare di essere da Roma. Io invece gli ho parlato, gli ho detto che lui è da Roma, deve cercare di fare solo quello che gli chiedo. Giovedì sera l’ha fatto e gli ho fatto i complimenti. Deve continuare così, perchè il calcio mondiale ormai vive a tremila all’ora, lui ha qualità da Roma, deve fare di più”.

Mexes le ha dato la disponibilità per giocare domani? Ha voglia di giocare? “No, no. Non parliamo di voglia, la voglia ce l’hanno tutti. La voglia è una brutta parola, ci parlerò stasera, l’ho visto bene e questo mi rende sereno”.

Dalle sue dichiarazioni, pare orientato a schierare Doni titolare. Ma che momento sta vivendo questo giocatore? “Vuole riprendersi il suo posto in squadra e questo è segno di un giocatore intelligente. Mi ha fatto molto piacere la nota che il capitano ha scritto sul sito, ha parlato proprio da vero capitano”.

Visto che nell’ambiente c’è un po’ diffidenza verso Doni, vule dire qualcosa ai tifosi? “Già l’ho detto. Non ce li tagliamo”.