Categorie Virgolettato Scritto da Lucky Luke mercoledì, 17 Febbraio alle ore 08:36
da romanews.eu Claudio Ranieri e Gian Paolo Montali alla seconda presentazione del libro ‘Daniele De Rossi Il Mare di Roma’, del giornalista Tonino Cagnucci.
Bencivenga (allenatore di De Rossi nelle giovanili della Roma): “Quando lo allenavo non era né carne né pesce, si impegnava, ma non era un fuoriclasse. Negli allievi facevo fatica a farlo giocare e mi creava problemi perchè ero amico del papà. Era bravino in tutto ma non era un fuoriclasse in nulla. Poi, in Primavera le cose sono andate meglio, credo che sia dovuto al fatto che era sempre il primo, voleva dimostrare di essere il più brabvo, arrivava per primo e andava via per ultimo”. Montali: “Lo devo dire, è vero, di questo fa impressione, vederlo in allenamento è spettacolare. Ha il tipo di mentalità che vorrei infondere nei giocatori, che se ci si impegna in allenamento le cose vanno meglio anche in partita. Dà tutto, ha sempre il coltello fra i denti”. Ranieri “La sua duttilità? Sì, è vero è molto duttile ma rispetto a quando era ragazzo adesso è un dono. Può giocare in tutti i ruoli, anche se è fuori posizione riesce a stare nel posto giusto al momento giusto. Sabato ha fatto un recupero di quaranta metri, facendo una diagonale come un difensore d’esperienza. Ora che ci penso potrebbe avere un futuro di carriera alla Beckenbauer, da difensore (ride, ndr). È un romano atipico. Spesso i romani, anche io da giovane, sono un po’ strafottenti, lui invece ti dà sempre retta, impara e fa sempre quello che ti viene richiesto. Mi è già capitato di doverlo frenare annziché spronarlo”. Il tecnico lascia poi rapidamente la libreria. Montali Com’è il De Rossi prima e dopo il derby? “Tenete presente che io ho giocato mondiali e Olimpiadi. Sono abituato a grosse pressioni. Tutti mi parlavano del derby ma io sono sempre rimasto freddo e distaccato, dovendo fare il capo. Mi ha impressionato tantissimo il dopo, più del prima e durante, vedere De Rossi in trance seduto nello spogliatoio che continuava a ripetere: hanno giocato meglio di noi, hanno sicuramente giocato meglio e abbiamo vinto, con un gol di tibia di Cassetti. Il massimo della goduria. E Cassetti diceva ‘non è vero, l’ho presa di collo! E Daniele rispondeva che l’aveva presa di tibia e che avevano giocato meglio e poi diceva: il massimo della goduria”. |
