Categorie Articoli by CdR Scritto da Petra giovedì, 20 Marzo alle ore 08:31
Un punto in più o uno in meno forse cambia poco ai fini del cammino finale. La vittoria sarebbe stata la vera svolta, quella che avrebbe invertito l’andamento del campionato. Certo regalare un derby a tempo scaduto brucia un po’, anche se brucia di più ritrovarsi a sette lunghezze dalla vetta. Il primo tempo ha visto i biancocelesti in grande spolvero, corsa e tigna. I giallorossi andavano spesso in difficoltà soprattutto nelle zone calde del campo. Passiva, troppo passiva la squadra di Spalletti. Le squadre di secondo livello adottano spesso la tattica del mordi e fuggi, compattandosi in trenta metri. Inaspettato arriva il vantaggio della Roma, gol d’antologia di Taddei che si butta con il suo corpo sulla traiettoria del rinvio di Berhami. Un gol fantastico che però non da la giusta carica alla squadra. Anzi prima del finire del tempo pareggia Pandev che si ritrova clamorosamente solo in area di rigore insieme ad altri due compagni. Come si possa prendere un gol cosi allo scadere e per di più in vantaggio di un gol rimane u mistero del pianeta Roma. Troppe le palle perse, troppe quelle sbagliate. E cosi la squadra di Oronzo Canà appare più bella di quella che in realtà è. Infatti nella ripresa il controllo del campo cambia completamente. Sale il baricentro dei giallorossi mentre i fuori raccordo arretrano sempre più, manifestando meno lucidità e soprattutto meno pressing. Perrotta ha una buona occasione per tornare in vantaggio ma la spreca, poi il capitano si vede annullare un gol per fuorigioco. Ci pensa Morganti a rianimare i cuginastri con un rigore davvero generoso. Rocchi per poco non lo sbaglia, ma la gioia dei laziali dura poco perché Perrotta davanti alla porta stavolta non sbaglia. La Roma sembra avere la partita in pugno anche se in difesa si corre sempre qualche brivido di troppo. Ci prova a portare a casa i tre punti, è un dovere. Purtroppo di tiri nello specchio per impensierire nonno Ballotta non se ne vedono molti. Ad un predominio di gioco non corrisponde un altrettanto predominio di occasioni. Ormai il pareggio sembrava segnato e con esso il rimpianto di non aver avvicinato l’Inter in classifica. Rimpianto doppio perché a tre minuti dalla fine Juan e Doni si fanno, forse per colpa dell’orario, una dormita paurosa e consentono a Berhami di chiudere facilmente il match, proprio lui che lo aveva aperto con un ‘assist’ a Taddei. Stesso risultato dell’andata, un cinque a cinque totale che ci va davvero stretto soprattutto per la marea di punti che ci separano. Chissà se avremo la possibilità di rompere questo equilibrio il ventiquattro maggio. Speriamo davvero, noi ci saremo e voi? petraur@corederoma.net |
