martedì, Luglio 08, 2025 Anno XXI


In 25 anni i ricordi si diluiscono nella marea della vita che cresce, che cambia, che illude, delude, sorprende. Rimangono delle sensazioni quasi epidermiche, delle immagini fisse, che vanno a costituire quello che i più colti definiscono “il vissuto” di ognuno di noi.

Venticinque anni fa andavo ancora a scuola, nel quartiere dove sono nato e cresciuto, quartiere prevalentemente giallorosso, e chiaramente già da tempo ero pazzo della nostra Roma.
Conoscevo tanti pazzi come me, ragazzi perdutamente innamorati della maglia sangue oro. Di alcuni ho ricordi molto divertenti, fatti di battute, di partite a pallone al parco dietro la scuola, di scherzi stupidi, di risate, tante.

Poi le nostre vite si sono divise, ognuno ha fatto la sua strada, chissà quale, ma sempre, anche dopo tanti anni, ogni tanto racconto un aneddoto, un qualche episodio di quelle amicizie spontanee, fresche come i nostri diciottenni, senza altri interessi più o meno nascosti…

In particolare i miei ricordi affettuosi vanno sempre a dei ragazzi che frequentavano la classe immediatamente superiore alla mia, con i quali c’era grande sintonia…della maggior parte di loro non ricordo nemmeno i nomi, di qualcun altro si: il mitico Licata, per noi tutti “erlicata” come se fosse quello il vero nome e un altro riccetto, una fonte di battute, dinoccolato, un certo Gigi, dei Fedayn.
Di questo gruppo storico mi fu regalata una bellissima sciarpa di raso che tenevo come una reliquia e chissà che fine ha fatto, maledetti traslochi…
Nel frattempo, in 25 anni, tante cose sono cambiate ma non l’amore per la Roma, certo lo si vive da un punto di vista diverso rispetto a quando eravamo prossimi agli esami di maturità, ma forse è ancora più profondo e solido di allora ed è l’UNICO che resiste fino alla fine dei nostri giorni!

Poi succede che un giorno, navigando nel web, mi imbatto nel “nostro” sito e ne rimango affascinato per il culto del nostro passato che vi si respira (aridateme “a memoria di lupo” ve prego). Diffido sempre di chi si dichiara tifoso e non conosce il nostro passato. Successivamente torno allo stadio, conosco CDR di persona e mi ci trovo bene. Conosco il Presidente, e da allora nella mia testa si risveglia qualcosa che stava assopita in un angoletto…come quando senti un odore che ti riporta a qualche situazione già vissuta…ma sarà possibile? La mia natura schiva mi trattiene dal fare domande, ma nel tempo mi rendo conto che la vita è davvero una sorpresa continua e la prova ce l’ho avuta durante Roma Milan in balconata, riempiendomi il cuore di emozione profonda!!

Venticinque anni sono tanti, ma possono essere spazzati via in un attimo da uno sguardo sorpreso di chi ti sta davanti e sgranando gli occhi esclama: “ma quelle sciarpe le feci io!!”.

BENTROVATO GIGGI, AMICO MIO, COMPAGNO DI SCUOLA, TE VOJO BENE!
E GRAZIE ANCORA PER QUELLA SCIARPA!!

LUPUS

(nota di Giggi)
Nun me fa venì i lucciconi Paolè. L’ITC Giovanni da Verrazzano, “er verrazza” per tutti è stipato nell’angolo della memoria dove ho riposto i ricordi più belli.  La sezione D, Scalamandrè, ali ali ammazzamo la Mascali, la festa scudetto 1983 nel cortile ……. lassamo perde !! Sempre forza la Magica
GG