lunedì, Luglio 07, 2025 Anno XXI


da romanews.eu

LA CONFERENZA STAMPA INTEGRALE DI CLAUDIO RANIERI ALLA VIGILIA DI FIORENTINA-ROMA

Claudio RanieriMexes è tra in convocati. “Sì, dovrebbe essere disponibile. Nella mia mente è disponibile. Lui sta bene, il muscolo sta reagendo bene e non credo che domani ci saranno problemi”.

Come ha reagito Totti ai 90 minuti contro l’Udinese? “Ha reagito bene. Sappiamo che dobbiamo utilizzarlo con il contagocce, però ha reagito bene. Adesso valuteremo domani”.

Come giudica il caso-Terry? “E’ sempre complicato parlare di problemi che non ti riguardano. Ancelotti gli ha confermato la fascia di capitano, Capello gliel’ha tolta. Evidentemente hanno fatto le loro valutazioni: sia il manager del club che il Ct della nazionale. Per cui rispetto le scelte”.

Domani può eguagliare il suo record di risultati utili consecutivi. Quanto ci pensa? “Nulla. Mi interessa la gara di domani e dobbiamo fare bene. Se non ci foste voi a ricordarmelo me lo sarei scordato”.

Domani è possibile la difesa a tre? “Possibile. Ho tre ottimi giocatori in difesa. Possono ruotare o giocare insieme. Se ci sarà bisogno lo faremo”.

I tifosi della Roma a Firenze con molte limitazioni. “Danneggia il calcio. Era uno sport che avvicinava, invece stiamo parlando di tifosi che vogliono seguire la propria squadra e non possono farlo. Speriamo che con l’aiuto di una buona educazione civica possa migliorare questa situazione”.

La Roma è al massimo o può ancora migliorare? “Bisogna sempre lavorare. Abbiamo dei difetti. Commettiamo ancora delle ingenuità. Il calcio è così: magari migliori nei particolari, poi prendi gol per un episodio sfortunato. Noi dobbiamo sempre fare la prestazione poi accetteremo il verdetto del campo. Questo è la mia idea, anche se so che ormai il calcio è un business”.

Quali sono questi difetti? “Me li tengo per me, all’interno dello spogliatoio”.

Come procede il recupero di Toni? “Avevo detto che ci sarebbero voluti due mesi. Gli infortuni al polpaccio sono molto particolari. Comunque sta facendo passi da gigante”.

Menez rimane qui a Roma per crescere, oppure non si sono create le condizioni per chiudere le trattative? “Può darsi l’una e l’altra. Io di queste cose non mi interesso. Ho dato il mio parere su Menez: per me è un ragazzo che ha una qualità eccellente e sarei molto contento se riuscisse a esternare la sua qualità qui nella Roma”.

Invece aveva “bloccato” la cessione di Motta. “Infatti quando c’è qualcosa lo dico. Non mi nascondo”.

Doni, come l’ha visto? E questo dualismo con Julio Sergio? “Non c’è dualismo. C’è una concorrenza tra i due? Sta giocando bene Julio Sergio, si sta allenando bene anche Doni perciò, in questo momento, gioca Julio Sergio in campionato e Doni in coppa Italia. Doni ha fatto molto bene giovedì. Loro hanno avuto due occasioni per farci gol, sulla prima ha chiuso molto ben sul tiro di Sanchez, sulla seconda ha fatto un’ottima uscita ed è riuscito ad intercettare la palla prima di Sanchez”.

I gol fatti dalle sue squadre negli ultimi 10 minuti, è sempre successo sia quando lei allenava la Juventus il Parma e anche la Fiorentina, evidentemente non è solo un caso. Ho contato 37 situazioni in cui avete segnato negli ultimi minuti. Qual è il suo segreto? “Quello che vi ho detto prima: avere prima di tutto dei giocatori che credono fino in fondo che la partita si può riaprire, si può rimediare se si sta perdendo o se si sta pareggiando. E’ quello che voglio che facciano i ragazzi. Poi dopo si può perdere, siamo amareggiati e tutto… Però si esce dal campo con consapevolezza di aver dato tutto fino all’ultimo secondo. Se un allenatore ha dei ragazzi che recepiscono questo messaggio, ci possono essere questi risultati”.

Lei è preoccupato dalle squadre che sono dietro, Napoli e Fiorentina, che ogni anno investono cifre importanti sul mercato e la Roma ha qualche difficoltà in questo senso? “Sono preoccupato, però quando sono venuto sapevo che c’era questo problema. Per cui non è che prima l’ho accettato e ora non lo accetto. Sappiamo che è così, e noi dobbiamo essere bravi a trovare gli elementi adatti che ci permettano di migliorare la rosa attuale”.

Vargas e De Silvestri hanno detto che segneranno alla Roma. “Mi volete far rifare fa la battuta? Ci proveranno e mi sembra giusto e logico che lo facciano”.

Vargas è un giocatore che va molto al tiro, ma è anche un grande assist-man. Lei come pensa di marcarlo? Con Cassetti che lo aspetta nella sua metà campo o costringerlo a rimanere nella sua con Motta e Cicinho? “Potrebbero essere buone soluzioni”.

Prandelli gioca con una punta, Gilardino. Che difficoltà può dare un assetto del genere? “Gioca con una punta, prima c’era Mutu che lo accompagnava spesso adesso ci sarà sempre Jovetic che agirà da seconda punta. Cercherà di stare sempre tra le linee, così sta facendo anche Marchionni che conosco molto bene, e ultimamente anche Vargas. Hanno cambiato un pochettino il loro entrare nella metà campo avversaria e dobbiamo stare attenti a tutte queste particolarità”.

Prandelli ha maturato un’esperienza tale da essere in futuro Ct della nazionale? “Credo di sì. Prandelli è una persona molto equilibrata, molto brava. Per cui glielo auguro di cuore”.

Un ricordo dei suoi 4 anni a Firenze. “Sono stati 4 anni molto belli. Presi la Fiorentina in serie B e vincemmo il campionato. Vi posso assicurare che, quando hai un nome importante e scendi di categoria, non è scritto da nessuna parte che risalirai velocemente. Tutti ti aspettano, è la partita dell’anno, tutti vanno a vedere all’inizio, quando esce il calendario, quando ti devono affrontare. Per questo devi essere sempre al cento per cento. Quattro anni molto belli, perchè c’è stata quella vittoria del campionato, c’è stata la vittoria della coppa Italia e della supercoppa italiana. Erano tantissimi anni, credo venti, che la Fiorentina non vinceva un trofeo. Per cui sono stati 4 anni molto belli molto intensi e siamo stati molto bene”.

Come sta Perrotta, che in settimana ha avuto problemi alla schiena? “Ha giocato bene l’altra sera e sta bene”.

Che accoglienza si aspetta domani a Firenze? “Sono stato accolto bene quando sono arrivato con i colori bianconeri. Penso che domani sarà la stessa cosa. E’ passato talmente tanto tempo… Credo che tra romani e fiorentini ci siano tante affinità, anche se poi calcisticamente c’è una sanissima rivalità”.

Sulla Fiorentina. “Una squadra molto pragmatica, molto solida. Credo che Prandelli abbia trovato la soluzione giusta per far stare la squadra sempre attenta concentrata, quadrata. E’ logico che l’affare Mutu gli ha pregiudicato i piani, perchè Mutu e Gilardino formano una coppia notevole da moltissimi gol. Però c’è Jovetic che è uno dei giovani pù forti che ci sono nel campionato italiano. Sicuramente domani ci sarà da stare molto attenti a questa coppia”.

Le dà fastidio che, nonostante i risultati, la sua squadra venga etichettata come una squadra pragmatica e concreta quando abbiamo visto sprazzi di ottimo gioco? “Non mi dà fastidio. Voi fate i critici, se vedete più pragmatismo, più avvedutezza, evidentemente tra le qualità che riconoscete a questa Roma spiccano più queste. Per cui accetto. Io sono contento quando i tifosi sono contenti, quando tornano a sognare. Il fatto che 2500 i tagliandi per Firenze siano stati polverizzati in mezz’ora fa piacere ad un allenatore. Poi la critica la accetto insomma”.

Cosa manca a Vucinic per diventare un grande a livello assoluto, e questa trasformazione tattica da attaccante esterno è definitiva? “Per me se il ragazzo riuscirà a calarsi sempre di più nei panni di esterno sinistro alla Delvecchio, non mi dispiacerebbe”.

Sacrificio e qualità insomma? “Mirko se non fa gol fa assist, ed è un giocatore preziosissimo”.

Vuole vincere lo scudetto? “Io questo non l’ho detto, ho detto che Mirko mi darebbe una chance in più nel dispositivo tattico”.

Pizarro, era un fedelissimo di Spalletti, forse non ha mai giocato come sta giocando sotto la sua gestione tecnica. Nel rendimento del cileno ha influito il fatto di essere collocato come vertice basso del rombo e non in linea con De Rossi? “Può darsi, il giocatore evidentemente ha maturato una grossa esperienza. Lo vedo anche io che quando sta lì da solo, Daniele ha la possibilità di inserirsi, il che non guasta. Ci permette di vedere un’altra Roma, micidiale da metà campo in avanti. Lui ha una facilità di palleggio notevole, sta attraversando un periodo di forma molto bello. I palloni che sbaglia sono sempre di meno e questo è importante, perchè in quel ruolo bisogna saper sbagliare il meno possibile”.

Sta bene? Perchè anche lui aveva avuto un problema al ginocchio? “Ha un problema al ginocchietto, visto che è pequeno”.

Tonetto come sta e quando lo rivedremo tra i convocati? “Sta sempre meglio. Lo rivedrete tra i convocati il prima possibile. Lui poi ha sofferto molto. Ho bisogno di lui, perchè è un esterno sinistro importante, è un giocatore molto bravo e crossa la palla come pochi. Arriverà il suo momento, perchè Riise è d’acciaio, ma se ne ho un altro non mi dispiace”.

Nella sua gerarchia Burdisso viene prima di Cicinho (dopo Cassetti e Motta)? “Per me viene chi sta più in forma e chi mi quadra di più la formazione. Queste sono le mie gerarchie, l’ho detto più volte. Se una catena si trova a meraviglia per me quella è una gerarchia importante. I nomi non li guardo”.