da Tuttosport – goal.com

Il difensore giallorosso è di nuovo al top della condizione.

Nella Roma che vince e diverte c’è in difesa un protagonista finalmente ritrovato. Dimenticati gli acciacchi che lo hanno accompagnato per molto tempo, il difensore brasiliano Juan è tornato il muro che in molti hanno ammirato in Italia e con la maglia della nazionale verdeoro. Ai taccuini di Tuttosport ha parlato di Roma, di nazionale, del passato e del futuro.

“Da quando è arrivato il mister abbiamo trovato le motivazioni giuste. Dopo tanti anni con Spalletti, che considero uno dei migliori tecnici del mondo, avevamo forse bisogno di nuovi stimoli, eravamo stanchi dal punto di vista mentale. Il mister è arrivato in punta di piedi ed ha saputo aspettare il momento giusto per fare degli accorgimenti tattici. Personalmente adesso sto bene, grazie ad un fisioterapista sono riuscito a capire che i miei problemi dipendevano da un infortunio alla caviglia. Tutte le cose dette su di me, che pensavo maggiormente al Brasile che alla Roma, sono bugie. Mi trovo bene qui e non ho mai avuto intenzione di cambiare”.

Obiettivo mondiale: “Penso che come sempre non vincerà la squadra più forte, ma quella più in forma e noi del Brasile lo sappiamo bene. Speriamo di aver imparato la lezione del 2006. Amauri ha scelto la nazionalità italiana? E’ difficile rinunciare al mondiale, ma io non lo farei, sono troppo attaccato al Brasile. Spero inoltre che quando ci saranno i mondiali del 2014 in Brasile possa servire per aiutare il mio paese a livello sociale. Quando torno a casa la sera ho paura di muovermi, speriamo qualcosa si modifichi”.

Paragoni ed eredi: “Essere paragonato a Aldair è un onore, in campo ci assomigliamo per le movenze, ma siamo diversi dal punto di vista tattico. Per quanto riguarda il futuro è sicuro che Thiago Silva diventerà il più forte di tutti. E’ un difensore forte e dai piedi buoni anche Andrè Dias. Non so cosa farò quando smetterò, ma di sicuro non l’allenatore”.