Categorie Articoli by CdR Scritto da Petra domenica, 16 Marzo alle ore 01:57
Partita incredibile, con una Roma che per tre quarti del tempo è lontana parente di quella ammirata ultimamente. Lenta, senza idee, spesso costretta ad assistere passivamente al palleggio degli avversari. Il ritmo dei rossoneri è compassato, niente di straordinario, ma è cosi che loro riescono a dare il meglio. A basse frequenze vengono fuori le loro doti migliori: la circolazione di palla e la tecnica degli avanti. Con Seedorf in giornata di grazia la retroguardia giallorossa è stata spesso in affanno. Purtroppo la squadra di Spalletti si è adeguata all’andamento lento pregiudicando cosi la sua pericolosità. Si chiude senza reti il primo tempo e con la speranza che con l’ingresso di uomini più in forma le cose sarebbero cambiate. Anche se proprio ad un minuto dalla fine il guardalinee fa lo gnorri su una furbata della Roma: non ho visto nessun tocco, sentenzia l’uomo con l’auricolare. Mancini e Pizarro non sono al meglio e la differenza con Vucinic e Aquilani ora è abissale. Il cileno non garantisce un apporto sufficiente mentre il brasiliano ha perso lo spunto di qualche tempo fa. E cosi il punto debole dei rossoneri, la difesa, non veniva mai messa sotto pressione. Doni mette una doppia pezza su Seedorf e Kaka ma nulla può sul piattone del pallone d’oro. Il buco lasciato sulla destra da Tonetto è paragonabile a quello dell’ozono, Oddo ci si infila e per la Roma è notte fonda. Rischia di capottare ancora per colpa dell’olandese, davvero indemoniato, ma ancora una volta il portierone giallorosso si dimostra il numero uno nelle uscite e salva la porta anche grazie a Cicinho. Proprio nel momento in cui tutto sembrava segnato la freschezza e la brillantezza degli innesti fatti da Spalletti cambiano il corso del match. Il montenegrino in coppia con Giuly vanno a far male sulle fasce dove Oddo e Favalli avevano avuto vita facile fino a quel momento. La velocità impressa al gioco dai due fa saltare il banco e nel giro di tre minuti la Roma ribalta il risultato. Prima è il francese a trovare la porta con una mezza rovesciata a conclusione di un batti e ribatti in area di rigore. Ci pensa poi Vucinic a regalare la vittoria imbeccato da un mostruoso De Rossi. Lo stop a seguire di suola gli garantisce la facilità di battuta davanti a Kalac. La vivacità del nove giallorosso ora fa la differenza, si beve gli avversari che è un piacere e, a differenza di qualche tempo fa, cerca la porta con più frequenza, con più sicurezza. Le due pizze fanno male ai rossoneri che si ritrovano con una buona prestazione nel cassetto e zero punti in mano. Troppo importanti per noi, per la nostra corsa. Fatece largo, levateve de mezzo. Ora pronti per il derby, pronti a chiudere il ciclo infernale nel migliore dei modi. |
