Categorie Virgolettato Scritto da Lucky Luke mercoledì, 3 Febbraio alle ore 03:24
da romanews.eu La conferenza integrale del tecnico Claudio Ranieri alla vigilia di Roma-Udinese di Coppa Italia:
Totti come lo vede? Lo vuole consegnare al top a Firenze? “Lo voglio consegnare al top quando sarà al top. E’ poco ma sicuro. Lo gestiremo io, lui e i dottori, come si sentirà di volta in volta. Conoscendo il ragazzo che dice che sta sempre bene. Dobbiamo andare con i piedi di piombo. È portato a dare sempre più di quel che può, e questo è pericoloso”. Baptista ha pagato lo scotto dell’ennesima gara deludente? “Non lo so. Io credo abbia un carattere forte. E questo è importante. Mi aspetto sempre grandi cose da lui” Sta spronando i ragazzi per questa gara. Ha bisogno di tenerli sulla corda? “Lo faccio in generale. Sono romano, so che se ci si adagia… Ma questo fa parte del mio carattere. È il mio modo di condurre la squadra, avvertirla delle difficoltà che si incontreranno”. Toni come sta? “Sta migliorando. Ancora è prematuro chiedere come sta”. Previsioni? “No. Per il momento no” Scudetto: qualcuno ci crede. Lei ha detto che avete la stessa mentalità dell’Inter. “Noi abbiamo la nostra mentalità. Anche l’Inter ha fatto dei risultati all’ultimo momento. Frutto della mentalità del credere in quel che si sta facendo. Non siamo simili all’Inter. Stanno su un altro piano, spendono molti milioni, noi no. Noi dobbiamo essere più inteligenti, più svegli di loro. da diversi anni è così. Dopo aver speso tanto Moratti si gode le spese che ha fatto. E se lo merita anche”. Voi vi considerate l’anti-Inter? “No. Lo dicono gli altri. Lavoriamo, le difficoltà ci sono. Avete visto una squadra che stava giocando benissimo (il Milan, ndr), nel giro di una settimana ha perso due partite, è uscita dalla coppa Italia, ha pareggiato col Livorno-E’ il bello del caòlcio italiano. Dietro l’anfolo ci sono sempre molte insidie. Non voglio illudere i tifosi. Dico sempre: lavoro, lavoro, lavoro. E noi dobbiamo lavorare. Quello che riusciremo a fare lo offriremo ai tifosi”. Quanto le piacerebbe vincere la Coppa Italia all’Olimpico in gara unica? “Mi piace fare risultato con l’Udinese. Non vedo più in là. Giuro, sono super concentrato alla partita di domani sera. E non vedo più in là”. Ma avete immaginato di vedervi con la stella d’argento sul petto? “No, inutile immaginarla e non poterla indossare. Vediamo alla partita di domani, è molto difficile. L’Udinese si gioca gran di chance di entrare in Europa. Ognuno nella vita ha quello che si merita. L’Udinese è un’eccezione. Non capisco come stia lì sotto. Questa è una squadra che merita di entrare in Uefa, o di entrare in Champions league. Ha giocatori giovani, bravi. Hanno sicurezza, tranquillità. Hanno messo fuori il Milan vincendo a San Siro e se avessero vinto tre-quattro a zero. Hanno pareggiato a Catania ma se avessero vinto quattro-cinque a zero nessuno avrebbe detto ‘a’. Greano molto gioco, creano molte occaioni e faranno di tutto per farci gol”. Possibile vedere qualcuno risparmiato per la Fiorentina? “Vediamo, penso prima alla coppa Italia. E’ preziosa. Non risparmio nessuno, voglio il massimo. Poi inizierò a pensare alla Fiorentina. Adesso al cento per cento penso all’Udinese Situazione ribaltata rispetto al suo arrivo. Era una squadra in crisi. Come si mantiene la pressione? “Ricordandogli la crisi. Ricorda da dove sei venuto. È talmente facile. Ricordando dove stavamo un girone fa o quando abbiamo affrontato l’Udinese. Dopo la partita siamo venuti qua in ritiro. Se si ricordano quello è un buon contro equilibrio. Bisogna sempre avere equilibrio nella vita”. Ha detto che Okaka poteva tornare utile o farlo partire. La cura dei dettagli cambia l’impatto della squadra… “Tutti cercano di stare attenti ai particolari. A volte poi vengono in favore tuo a volte no. Di Okaka ho massima stima e mi auguro ce lo restituiscano ancora più forte di quello che è” Ci sono molte partite ravvicinate. Cercherà di ragionare sul turnover? “Cercherò di vincere. È la mia ossessione. Cercherò di vincere. Poi penserò alla partita successiva. Poi valuterò. È ciò che fa un allenatore. Se ci teniamo alla coppa Italia devo mettere la migliore squadra. Se ci teniamo al campionato dovrò mettere la miglior Roma contro la Fiorentina. Non do nulla per socntato. Bisogna stare sempre concentrati. Questa è la mentalità che ho e quella che cerco di trasmettere alla squadra” Moratti ha speso e si gusta i risultati. Quindi gap economico con l’Inter? “Col mondo. Perchè non vinciamo più la Champions League? Ci sono squadre inglesi, spagnole che hanno più forza economica, comprano i migliori giocatori, allenatori. Chi ha i migliori ha più possibilità di vincere. Le altre che non vogliono restare indietro devono essere sveglie, intelligenti e anticipare quello che si può anticipare. Cercare nella cura di mille particolari di essere competitivi”. In Spagna esiste già l’azionariato popolare in società come Real e Barcellona. Un articolo del Sole 24 Ore parlava oggi di questa ipotesi per la Roma, compatibile con attuale proprietà. che idea ne ha? “Non lo so, bisogna vedere, lì si sentono tutti partecipi della società, è casa loro, partecipano attivamente, ci sono le elezioni dei presidenti. È tutto molto diverso. Io ho più anni di voi ricordo quando qui a Roma c’è stato un azionariato popolare e sono diventati soci vitalizi quei tifosi che hanno dato i soldi per la Roma. mio cognato era uno di questi. Non ho letto il Sole 24 ore. Ma se fanno una cosa così sono convinto che società come la Roma che hanno un bacino di pubblico grandissimo possono davvero fare qualcosa in più” Le operazioni di mercato sono passate tutte sotto la sua osservazione “Per quello che riguardava l’aspetto tecnico-tattico sì” Come si è trovato? “Bene. Quando ti portano a casa Toni che dici, non lo voglio? Lo voglio! Per cui, va bene” Lei su alcune operazioni si è intromesso? “Dice su Motta? Lo sapete, l’ho dichiarato. Certo che mi intrometto”. Mai avuto una statistica di vittorie così? “Onestamente non ricordo. Non guardo queste cose. Speriamo di allungarla” L’uomo del momento è Riise. Si propone di più, sua indicazione? “Amo i difensori che sappiano difendersi e inserirsi al tempo giusto. Apprezzo di John che sia diventato ‘italiano’ con quella mentalità lo apprezzavo già nel Liverpool, era un giocatore buono, forte fisicamente, con un gran tiro. Ma in fase difensiva aveva delle carenze. Quando lo prese la Roma dissi: se non migliora in Italia non migliora più. Evidentemente il campionato, aver giocato anche centrale, gli hanno fatto capire quanto sia importante la diagonale, saper temporeggiare…tutte quelle cose che in Inghilterra non aveva assimilato. Per me è uno dei migliori esterni sinistri che siano in Itali. Sa difendere sa far gol, sa inserirsi, grande tecnica. Un giocatore veramente completo”. Le fa piacere si parli del rinnovo? “Mi fa piacere che stiamo riuscendo a risollevare il campionato. Che i tifosi riempiano l’Olimpico. Che in mezz’ora sono stati polverizzati i duemilacinquecento biglietti per Firenze. Tutto ciò mi fa piacere. È il coronamento di un lavoro di quattro, cinque mesi. Ma bisogna continuare. L’ho detto ai ragazzi: stiamo facendo bene ma non abbiamo fatto nulla. Dobbiamo continuare a far questo. Se lo vogliono rinnovare sono contentissimo, ma non è la mia priorità. Io lo ripeto, inutile dire che qui sto bene. Mi secca ripeterlo sempre. È una cosa scontata”. Sembra che qui abbia trovato più energia per ‘martellare’ i giocatori in allenamento… “Può darsi. C’è quel qualcosa di invisibile che ti spinge a dare di più. È come un giocatore quando si trova bene, è stimolato a dare il massimo, a chiedere di più a se stesso. Già lo ero prima. Adesso lo sto scoprendo. Non avevo avuto la fortuna di saperlo. Ho fatto solo sei partite da giocatore con la prima squadra. Non me la sono goduta. Adesso me la vorrei godere”. Pensa che in futuro potrete competere per il titolo? “Dipende da come sapremo migliorarci. Da piccole cose. Non possiamo spendere dieci milioni per uno che viene a rinforzare la Rosa. Dobbiamo prendere giocatori più forti di quelli che abbiamo. E ci vogliono svariati milioni” Cicinho sta pagando da un punto di vista tecnico o fisico? Avrà modo di rivitalizzarlo? “Me lo auguro. Una delle qualità dell’allenatore è cercare di mantenere alto il valore della rosa. Una delle componenti è cercare di vincere sempre. Se sei in alto il valore della rosa cresce. Se vai male si deprezza. Però è vero, preferisco giocatori forti fisicamente sotto l’aspetto fisico. Anche perchè se concedi qualcosa sotto quell’aspetto ti mettono subito da quella parte uno bravo di testa per metterti in difficoltà. Ci sono tante componenti che ti fanno scegliere uno o l’altro” Pradè ha dato voto otto al mercato della Roma. Lei che voto dà? “Otto”. |
