sabato, Aprile 20, 2024 Anno XXI


C’è stato un periodo che indipendentemente dagli avversari e dalle condizioni atmosferiche il risultato finale ci vedeva vincenti, maledettamente e terribilmente vincenti.

Questo 2007 sembra invece inaugurarsi con una serie di pareggi che alla fin fine vanno stretti sempre a noi. A Messina non ne parliamo, a Livorno quel rigore visto solo dall’arbitro, iersera, dopo un inizio “guascone” dei nostri giocatori che sbagliavano a man bassa ogni sorta di passaggio o di intervento, siamo passati alla versione riveduta e corretta (e tanto cara sia a noi tifosi che agli esteti del calcio) di come si gioca al football.

C’è stato un periodo nel quale giocare contro il Milan significava perdere in maniera ininterrotta ma soprattutto guardare giocare una squadra che ti incartava la palla. Ora da quando abbiamo perso il “capello” invece giocare contro il Milan significa, indipendentemente dal risultato finale, mostrare ai ben abituati tifosi del Milan che il vento è cambiato e senza ricorrere ad operazioni forsennate di mercato di Berluscon-Morattiana memoria,

la Roma mette la palla a terra e ti gira intorno.Certo, se fossimo più vichinghi (buono proprio sto DiGuglielmo !!) e meno guasconi (leggasi RomEni nella fattispecie) un paio di trasferte si sarebbero chiuse con altrettante (e meritate) vittorie, ma c’è tempo per rifarsi e soprattutto c’è che collocarsi nelle posizioni che ti competono è una faccenda da non sottovalutare. Troppe volte negli anni la Roma si è trovata in posizioni poco consone rispetto all’organico in possesso, adesso il solo rispettare i valori deve essere motivo di soddisfazione.L’Inter in un campionato lungo come il nostro è superiore, c’è poco da fare, magari in una partita secca ce la possiamo pure giocare, alla lunga no.Da qui alla fine del campionato questa squadra deve giocare tranquilla, divertire e divertirsi, è difficile obiettivamente andare sia più su che più giù e alla fin fine nella peggiore delle ipotesi oltre il terzo posto non vediamo come si possa scendere.

L’obiettivo a vista è giocare quel bel calcio come sappiamo fare, cercare di cucirsi il centrino sul petto battendo le milanesi che sarebbe un bel traguardo e stupire l’Europa che di Roma conosce solo le legioni in marcia attraverso i libri di storia. E’ora di mostrare cosa sappiamo fare in un rettangolo verde, è ora che Roma si prenda la ribalta calcistica internazionale.

Per quella nazionale invece ci pensano quei quattro stracci di giornalisti disertori della vanga a intingere nel luogo comune e nella farsa ogni qual volta il nostro capitano è al centro di vicende di gioco diverse dall’abituale, ove per abituale si intende deliziare il mondo con gol, passaggi telecomandati e giocate di altissima classe.

Sapete il perché succede? Ne diamo noi una chiave di lettura, anzi ve lo fa BigLuc nel suo redazionale dedicato. Riposati capitano, è difficile privarsi di te ma se è vero tutto quanto abbiamo scritto e che pensiamo, il Siena dovremmo essere in grado di batterlo anche senza la luce che irradi, tra l’altro all’Olimpico dobbiamo vendicarci di un paio di partite perse immeritatamente negli anni passati contro il Siena, vediamo che succede.

Dopo tre pareggi ora servono tre vittorie, per andare in finale di coppa Italia, per allontanare il Palermo e per provare a mettere il sale sulla coda all’Inter, hai visto mai che ricadono negli atavici vizi ?

Daje Roma daje come diceva er poro Dante (quello nostro no er toscanaccio :-)) )!!

Per CdR

Giggi