lunedì, Maggio 05, 2025 Anno XXI


donne ai tempi di Roma“…non si sente interessante se non posa a donna greca. Magari è di Sulmona o è toscana, ma vuole sembrare un’ateniese puro sangue. Parla solo in greco e non sa neppure il latino. Ha paura in greco, s’arrabbia in greco, s’addolora in greco, dice in greco tutti i segreti del cuore, fa addirittura… l’amore in greco.” (Giovenale, Satire, VI, 185) Senza dubbio la posizione della donna romana fu diversa rispetto alle donne di altri popoli. Apparentemente penalizzate per favorire la progenie maschile in realtà rappresentarono una vera rivoluzione. E’ vero che nel corso dei secoli sono state più o meno privilegiate a seconda del periodo e a seconda della classe sociale ma in ogni caso han lasciato segno ed eredità anche alle generazione future. donne ai tempi di RomaDalla nascita se avevan la fortuna di sopravvire ed essere riconosciute erano soggette al paterfamilias, che decideva già da giovanissima il futuro della figlia. Sia bene intesa una differenza sostanziale: Nell’epoca che precede l’età imperiale la donna viveva uno stato che viene totalmente ribaltato dopo. Nel pediodo “arcaico” era vietata loro l’istruzione e la donna “colta” non era vista di buon occhio. L’unico pregio della quale dovevano essere dotate era l’obbedienza al padre prima, al marito poi. Inoltre dovevano accudire la casa ed assicurare una sana progenie. Addirittura era vietato loro bere del vino e dovevano subire in silenzio l’adulterio. Ma la musica cambia in parte nell’epoca imperiale. Le vediamo cinte nella fascia pectoralis* e semi coperte nel subligar* mentre alle terme… fin da giovanissime fanno ginnastica. La matrona può uscire di casa, decidere di non avere figli e, nonostante ancora possa essere ripudiata, ha con se l’arma del divorzio. Anche il modo di mostrarsi in pubblico è mutato: esce avvolta da splendide vesti… in una mano stringe il flabellum* e la schiava le regge l’ombrello per evitare che il sole la baci.Agrippina Si trucca, si prende cura del suo corpo acconciando i capelli e rendendosi glabra. Cosparge la sua pelle con unguenti e profumi e fa il bagno nel latte d’asina. Si veste con la tunica e con la stola ma arricchisce se stessa con il Babylonicum*. Questo esempio di seduzione e leggiadria a volte si annida in donne di grande intelligenza come Agrippina, madre di Nerone. A volte scade esaltato nell’accezione negativa con Messalina. A volte incarna la virtù del mezzo con Poppea ( anche Lei per nulla …”santa”). PoppeaDonne di rilievo e potere che fecero della loro vita il documento della propria indole. Agrippina era una donna con la testa di un imperatore. E con la determinazione. Volle come mentore di Nerone, Seneca, e aiutò l’ascesa del figlio. Che poi ne decretò paradossalmente la morte forse, si pensa, anche fomentato dalle diatribe con Poppea giudicata “pericolosa” dalla stessa Agrippina. Agrippina giocava le sue carte su dimensioni diverse da quelle di Poppea, che preferiva la seduzione al posto del dialogo. Credo che al di la delle note cronache dell’epoca non sia importante riportare la storia e gli avvenimenti che han contraddistinto queste figure ma ciò che han trasmesso a chi si accosta anche in sola lettura alla vita delle donne dell’ Impero. Credo che l’amore per la bellezza, la cura del corpo, il bisogno del convivio..non siano deleteri ne nocumenti, anzi. In questo credo che abbiano dato un ulteriore insegnamento alle generazioni future… vestaleDi queste donne portiamo con noi la fierezza. Di queste donne prendiamo ad esempio la loro sete di conoscenza e sapere atta al miglioramento. Di queste donne portiamo con noi la grazia, ed il fascino. Tralasciamo l’efferata sete di promiscuità di Messalina,tralasciamo il suo non amare niente e nessuno, neanche se stessa. Perché colei che si concede a tutti non è padrona neanche della propria anima ne potrà mai donare se stesso ad uno Solo… visto che ha già donato al mondo. Una gran donna dovrebbe essere un po’ di ogni cosa… Una materfamilias che si perde nel leggere Catullo… una soave vestale..che si prende cura di se non per compiacere il mondo intero ma per esser bella per un unico uomo… Dovrebbe essere… amante della sua casa e del proprio compagno ….. abile musa…. dolce madre… che ha come priorità la prole certo…. ma che non dimentichi di adorare ogni momento chi l’ ha resa madre ed aspettare ogni giorno il suo ritorno. Può sembrare che questo non sia attinente con la storia… Eppur lo è. Le donne di Roma han fatto anche la storia, forse non quella degli eserciti… ma quella combattuta su altri… livelli. E ciò che può provocare una donna a volte ha la stessa valenza delle Armate di Anubi.


fascia pectoralis* ……………… una fascia che abbracciava il seno
subligar* ……………………………… una specie di slip
flabellum* ……………………………. ventaglio di piume di pavone
Babylonicum*………………………… prezioso scialle damascato