lunedì, Maggio 12, 2025 Anno XXI


Una storia giovane ma già piena di avvenimenti,ricordi e immagini impresse nella memoria di quei tifosi “vintage” che ricordano l’Amsicora e il Sant’Elia,il Cagliari di Scopigno,Gigi Riva e Giuliano Taccola.
tn_6869cagliariroma_ultimafototaccola La maglia del Cagliari mi è sempre piaciuta. A quarti rossoblù con i calzoncini e i calzettoni blù.E lo scudetto dei 4 mori sul petto,segno di identificazione totale con l’Isola.Le immagini che provenivano dapprima dal vecchio e glorioso “AMSICORA”, lo stadio dello Scudetto 69/70, e poi dal Sant’Elia erano sempre quelle di giornate luminose ma con un onnipresente vento che gonfiava le reti e faceva garrire al vento le bandierine gialle dei calci d’angolo.
E poi le maglie dei giocatori cagliaritani quasi sempre a maniche corte.
Confesso che da ragazzino ci rimasi molto male quando il Cagliari improvvisamente cambiò maglia verso la fine degli Anni 60.tn_6869_16marzo1969mortetaccola Ero troppo piccolo per ricordare quella maledetta domenica che ci portò via quello che era diventato in breve tempo la nostra speranza dopo anni di “Rometta”. 
Giuliano Taccola se n’era andato improvvisamente e nessuno poteva capire perchè un atleta,un ragazzo pieno di forza e di vita si fosse spento così senza un apparente perchè. E neanche oggi a distanza di tempo abbiamo avuto risposte.Rimane Giuliano Taccola,i suoi gol e il suo ricordo. E l’immagine meravigliosa delle striscione del ROMA CLUB PRIMAVALLE “GIULIANO TACCOLA” che al centro  aveva dipinto un ritratto bellissimo del nostro Campione e che campeggiava ogni domenica in Curva all’Olimpico. Quello striscione era uno dei più belli che abbia mai visto e fu tanta quando in una fredda domenica del 74 a Torino fu bruciato da sedicenti tifosi granata… E quello striscione entrò nella mia personale bacheca di ricordi leggendari. Alla fine degli Anni 60 il Cagliari aveva costruito una squadra perfetta  e con 4 anni di anticipo su Mexico 70 aveva schierato in coppia Riva e Boninsegna. Poi alla fine della stagione 68/69 Boninsegna aveva lsciato Cagliari per l’Inter e nell’affare eraentrato un altro “messicano” Angelo”Domingo”DOMENGHINI che aveva completato il mosaico affidato alle mani del Filosofo Manlio Scopigno. E fu scudetto.
Era un Cagliari spettacolare e sontuoso con Pierluigi Cera libero ma in realtà primo costruttore di gioco,con Albertosi in porta e Comunardo Niccolai stopper,l’uomo delle autoreti più incredibili e mito delle figurine Panini al pari di Pizzaballa. E poi Bobo Gori arrivato anche lui dall’Inter a far coppia con GIGGIRRIVVA.
Ormai il Cagliari aveva cambiato maglia. Era diventata bianca con un affusolato colletto rossoblù che si chiudeva all’altezza dello sterno con dei laccetti.
Anche i calzoncini e i calzettoni erano diventati bianchi e poi c’erano i numeri.Non come quelli delle altre maglie ma lunghi e molti grandi.
A Cagliari  la Roma fece però spesso risultato in quel periodo.Ricordo ad esempio un pareggio di sabato pomeriggio per 1-1 con gol di Orazi e pareggio su rigore di Gori senza copertura radiofonica e col risultato “sparato” a tradimento dal Giornale Radio delle 16.30.
Ed era strano vedere la Roma in trasferta con la sua maglia porpora con colletto oro.Anche noi avevamo adottato per un periodo con Herrera la maglia bianca sia in casa che fuori ma eravamo ritornati presto ai nostri vecchi colori.
Indossavamo la maglia giallorossa anche nell’anno del “terzo posto” quando vincemmo a Cagliari 1-2 con reti di Giorgio Morini e De Sisti e ancora Bobo Gori per i sardi.
E ancora l’anno dopo 1-5 vittoria larga e tutt’ora maggior sconfitta interna del Cagliari in Serie A.Era la prima di ritorno della stagione 75/76,si giocava già al Sant’Elia e il Cagliari era ultimo in classifica tanto che retrocesse al termine della stagione. Gigi Riva era ormai troppo spesso infortunato e non poteva più aiutare come avrebbe voluto il suo Cagliari.Per la Roma marcatori mitici: Valter Casaroli, Pellegrini,autore quell’anno del gol che salvò la Lazio dalla Serie B contro l’Ascoli all’ultima di campionato e ancora Piergiorgio “Paperino” Negrisolo esterno destro alto e basso ante litteram e che il Barone schierava sempre e infine doppietta di Carlo Petrini.Per il Cagliari segnò Virdis. 
Intanto la maglia era cambiata.Il bellissimo collo con laccetto non c’era più e aveva lasciato il posto a dei colletti più “normali”,sempre rossoblù.
E anche dopo il suo ritorno in A alla fine degli Anni 70 il Cagliari ha continuato a giocare in bianco. E noi espugnammo ancora il Sant’Elia anche nel 79/80 con la maglia “Pouchain” rossa.
Dopo una serie di tre vittorie consecutive perdemmo nel novembre 80 1-0 gol sempre di Virdis a 12 minuti dalla fine e fu quella l’ultima sconfitta del Campionato per la Roma in completo porpora griffato”Playground”.Lo stesso completo lo avevamo a Torino quando segnò Turone…

7576cagliariroma1-5 Il Cagliari è ormai tornato alla tradizione e veste ora di rossoblù, come vuole la storia. E la storia dice che a Cagliari non vinciamo dal 95/96.Fu un classico 0-2 con doppietta di Fonseca,ex di turno. E la Roma era in completo bianco con bordi e fregi giallorossi….

Maglie bellissime e anche quel giorno e tanto vento…