giovedì, Maggio 02, 2024 Anno XXI


Tra le prime otto in Europa anche quest’anno, tra le prime otto passando per il mitico Bernabeu. Doppia vittoria sulle merengue, doppio 2-1. Grande carattere, grande prova di nervi, grande prova di gruppo. Passaggio di turno strameritato, per la città, per i tifosi, per il presidente, per questi colori che da sempre primeggiano nella capitale.

Partita molto tattica, il tanto pubblicizzato calcio offensivo spagnolo cozza un po’ con lo schieramento iniziale di Schuster. Molto prudenti i padroni di casa, che a parte il possesso palla e un paio di tiri di Baptista non hanno mai trova la porta.

In compenso una Roma ordinata fa tremare il pubblico di casa con due grandi conclusioni di Aquilani nel giro di pochi secondi. La prima da una posizione impossibile colpisce l’incrocio dei pali e poi con la seconda mette davvero in difficoltà Casillas.

Ci si aspettava un secondo tempo diverso e così è stato. Il ritmo si è alzato, le squadre si sono allungate e le palpitazioni sono salite a mille. Si sentiva odore di gol, si sentiva che la rete prima o poi si sarebbe gonfiata.

Inizia anche la girandola dei cambi e saranno quelli di Spalletti a pesare di più sul risultato. Sarà infatti il montenegrino a portare a compimento tutto il lavoro fatto fino a quel momento dalla squadra. Vucinic si impone con la sua tecnica e la sua velocità. Semina il panico sulla fascia sinistra con i giocatori del Real più volte costretti ad aggrapparsi alla maglietta per fermarlo.

Se Baptista, sempre lui, colpisce l’incrocio dei pali su punizione il nove giallorosso colpisce una clamorosa traversa con una girata fantastica. Poi in una delle tante fughe Pepe ferma Vucinic disinteressandosi completamente della palla. Secondo giallo e a casa.

La Roma ne approfitta subito con il grandissimo gol di Taddei. Il brasiliano incorna con violenza l’ottimo cross di Tonetto. In vantaggio e con la superiorità numerica sembrava tutto fatto. Purtroppo ci pensa il guardalinee a riaprire le speranze dei madridisti, ormai palesemente spacciati. Raul segna in posizione di fuorigioco e sull’onda di questa rete il Real cerca di squotersi. Ma finita la sfuriata e con Vucinic che continua a seminare il panico e a guadagnare punizioni si arriva con sempre più convinzione ai minuti finali.

La ciliegina sulla torta piomba dal cielo allo scadere: vittoria, passaggio turno, e gol di quello che forse alla fine meriterà la palma del migliore in campo. I minuti del montenegrino pesano come oro colato sull’economia della partita.

Complimenti al mister, alla squadra tutta. Le dediche per questa vittoria sarebbero tante. In primis all’allenatore avversario, davvero stucchevole il suo paragone con Milan Inter e Juve. Poi a tutti quei gufi che schierati sui loro trespoli ce l’hanno messa tutta fino alla fine per poi cadere con un fragoroso botto finale.

Ora ci ributteremo sul campionato, ma questa notte lasciateci ubriacarci, lasciateci assaporare con calma il gusto dell’impresa. Saranno sogni d’oro per noi, incubi di bile per tutto il resto del mondo.

petraur@corederoma.net