Categorie Il Redazionale Scritto da r. cdr lunedì, 14 Dicembre alle ore 10:47
Dopo il secondo posto e lo scudo sfiorato (sfilato) di un soffio ci siamo trovati in una situazione difficile lo scorso anno. La scomparsa, per certi versi purtroppo attesa ma pur sempre pesante del presidente, che ha lasciato un vuoto non tanto nei quadri societari (che oramai sapevano dello stato di salute critica e si erano ridisegnati), quanto nelle azioni dei successori (per certe persone, è sufficiente la presenza non è importante se e cosa facciano, e franco sensi era una di quelle persone) ai quali sarebbe bastato un cenno del capo per avere la certezza di operare al meglio e invece si sono trovati autonomi con tante decisioni da prendere, anche difficili. Non è facile ripartire e nel farlo abbiamo sprecato qualche mese di troppo: Comunque da una situazione difficile, per usare una metafora non si esce tirando di fioretto ma affondando di spada. Non ci vuole un effeminato francese ma un cavaliere teutonico, servono persone serie che lavorano seriamente e non guardano in faccia a nessuno. Serve serietà (e tre…) e competenza ognuno nel proprio ruolo. Noi pensiamo che spandendo sangue e sudore anche oltre il dovuto la strada intrapresa sia quella, Ranieri è una persona che sa quello che fa e quello che vuole, senza fronzoli; tolte le prime due giornate la Roma ora sarebbe addirittura in lotta per il titolo, ma non è tanto questo il punto. Il pragmatismo può essere la strada buona, ci auguriamo lo sia. Nei quadri societari poi emerge la figura nuova di Montali con compiti di coordinamento e di direzione dell’azienda, un ruolo vacante e che tanti problemi ha provocato nel passato recente. La difficile strada per risalire la china ci sembra sia intrapresa, noi di CdR siamo da sempre critici quando c’è da criticare e vicini alla bisogna, senza sconti per nessuno. P.s.– Sabato scorso nella cena di fine anno abbiamo festeggiato il decennale di Core de Roma. |
