sabato, Giugno 21, 2025 Anno XXI


da La Gazzetta dello Sport – romanews.eu

Marco MottaÈ lui a rassicurare la timidezza romana. In questa serata di festa, di gente comune che li ferma per un autografo, li abbraccia, li tocca. Senza fare domande sul derby (a proposito, la prevendita giallorossa viaggia bene, sono rimasti solo biglietti di Tevere Centrale e Monte Mario), okay. È questo l’ordine di Marco Sechi, che nella Roma coordina i rapporti con i club giallorossi. Ma Marco Motta non riesce a trattenersi, è fatto così: «Parlerei del prossimo Roma-Lazio, tutti i giorni». E così, infatti, inizia a fare. C’è anche Marco Andreolli, un tavolo più in là. Parlerà pure lui, come no. E a quello presidenziale, con la Maria Sensi, è seduto anche Claudio Ranieri. Siamo alla cena di Natale, organizzata dall’Airc (associazione italiana Roma Club), a Spinaceto, e fuori piove a dirotto.

Che voglia dunque, Motta: «Visto che è quasi Natale esprimo il mio desiderio più grande: portare a casa tutti i punti che ci sono, da qui, alla pausa. L’altro pensiero è rivolto alla mia famiglia e alle persone care. Non dobbiamo arrivare in campo leggeri. Perché la Lazio è lì, appostata, pronta. Zarate? Vi spiego il punto di vista di Totti, che poi è anche il mio. L’argentino è, sì, un ottimo giocatore, ha talento, classe, ma non è all’altezza di Totti. Domenica? Lo fermerò io». Poi, Andreolli. Prima domanda: resta o torna all’Inter? «Ecco, io vorrei giocare nella Roma: vorrei giocare il più possibile, fino a Natale. Per il resto, sono molto emozionato di questa accoglienza da parte dei tifosi: è la prima volta che mi capita». Ranieri, invece, è più ombroso. «Il derby? Quale derby?».