domenica, Luglio 06, 2025 Anno XXI


tn_3435ambrosianaroma_aE’ tradizione consolidata del nostro campionato l'”incrocio” fra le quattro squadre di due diverse città. Quello fra Roma e Milano ha origini antiche che risalgono ai primi campionati a girone unico.


Il 25 novembre 1934 si giocava la 7* di andata di quello che ai nostri tempi sarebbe chiamato “Il Campionato dei Campioni del Mondo”.Infatti gli azzurri di Vittorio Pozzo il 10 giugno di quell’anno avevano battuto in finale allo Stadio Nazionale la grande Cecoslovacchia di Planicka,portiere leggendario e capitano di quella grande squadra che vantava campioni di fama mndiale come l’ala sinistra Puc e l’interno Nejedly.
E ancora appena 11 giorni prima la Nazionale era stata si sconfitta ad Higbury dalla “perfida Albione”per 3-2 ma i nostri giocatori si erano meritati l’appellativo di “Leoni di Higbury” per aver giocato tutta la partita in 10 per l’infortunio a Monti,centromediano oriundo italo argentino, e per aver sfiorato il clamoroso pareggio 3-3 dopo aver chiuso sotto 3-0 il primo tempo.Finì come sapete 3-2 con doppietta di Meazza.
Quel 25 novembre all’Arena Civica ce n’erano parecchi di Leoni di Higbury. Fu quella la prima delle 12 vittorie giallorosse a Milano. Finì 0-1 con rete del “Corsaro Nero” Enrico Guaita che in contropiede beffò Carlo Ceresoli,anche lui Leone di Higbury come il romanista e come il capitano nerazzurro Giuseppe “Pepin” Meazza.
A Roma si giocava l’altra gara dell'”incrocio” ed il Milan maramaldeggiò sulla Lazio vincendo 1-4 con reti di Rossi,Arcari e Moretti nel primo tempo e con un’autorete del laziale Bertagni a chiudere lo score.Per la Lazio segna un attaccante che i vecchi tifosi biancocelesti hanno sempre ricordato con grande affetto :
Amphilogino “Filò” Guarisi. Proveniva dal Corinthians ed aveva già esorditò nella Selecao. Ala destra veloce e dal tiro radente divenne presto capitano della Lazio e si meritò la convocazione per il Mondiale dopo aver giocato l’unica partita di qualificazione in cui l’Italia eliminò facilmente la Grcia. Nella fase finale giocò soltanto la prima gara contro gli Stati Uniti lasciado poi il posto proprio al giallorosso Guaita dai quarti di finale contro la Spagna di Zamora. Sarà comunque un Campione del Mondo anche lui e lo fu anche di grande signorilità cedendo la fascia di capitano ad Attilio Ferraris quando questi fu ceduto alla Lazio.

 La 13* di andata del campionato 41/42 si giocava il 18 gennaio 42. L’Arena Civica di Milano era completamente ricoperta di neve ma la Roma non conobbe ostacoli.Una doppietta di Naim Krieziu diede ai giallorossi una vittoria fondamentale.A Roma intanto si giocava Lazio-Milan,partita fra squadre in brutte acque di classifica. Eppure in campo c’erano due dei più quotati “frombolieri” dell’epoca : Silvio Piola e Aldo Boffi.
Silvio Piola è un mito del nostro calcio.Campione del Mondo nel 38,290 gol in campionato, 30 gol in 34 partite con la Nazionale…e potremmo andare avanti a lungo.
Aldo Boffi il titolo di capocannoniere lo vinse ben tre volte:nel 39,nel 40 e nel 42 rispettivamente con 19,24 e 22 reti.
Lazio-Milan finì 2-2 con doppietta di Boffi che aprì e chiuse lo “score”.In mezzo i gol laziali di Silvio Piola e del difensore Italo Romagnoli.
La curiosità è che alla fine del torneo Boffi vince la classifica marcatori e Piola arriva secondo con 18 reti a pari merito col fiorentino Gei e con il fresco Campione d’Italia Amadei.
A 4 giornate dalla fine del torneo 72/73 era in programma lo scontro scudetto Lazio- Milan.Arbitro Lo Bello e Olimpico stracolmo malgrado la pioggia. In porta con i rossoneri c’era Pierangelo Belli che al 35*,col Milan sotto 1-0 per una sfortunata autorete di Schnellinger, andò con la mano morbida su una punizione di Chinaglia. Palla in rete e dito fratturato.Entrò il piccolo William Vecchi e nella ripresa Rivera accorciò le distanze. A pochi minuti dalla fine Luciano Chiarugi pareggiò sotto la Nord con un tiro dal basso in alto ma Lo Bello annullò ed espulse Rocco che protestava vivacemente. Finì 2-1 e la Lazio agganciò il Milan in testa alla classifica a 39 punti…Poi ovviamente lo scudetto lo vinse la Juventus ma è un’altra storia…
A Milano una Roma in piena zona retrocessione strappo’ un pareggio importantissimo con Trebiciani in panchina che fece esordire un ragazzo di Tor Marancia : Agostino Di Bartolomei.
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Giacomo Chinellato è un simbolo di una Roma di altri tempi che molti che frequentano l’Olimpico ai giorni nostri non hanno nè visto nè conosciuto neanche attraverso i racconti di quelli che come noi c’erano.
La sua partita simbolo è Inter Roma 3-0 del 2 gennaio 77 tripletta di Carlo Muraro,suo ex compagno nel Varese e sul quale Giacomo ci aveva ampiamente rassicurato durante la settimana che ci avrebbe pensato lui a neutralizzarlo….
Quella domenica alle 19 come sempre sul primo canale Rai venne trasmesso un tempo della partita più interessante della domenica.Era Lazio-Milan che al termine dei primi 45 minuti erano sull’1-0 grazie al gol di Martini.Nella ripresa il Mialn pareggiò con Aldo Maldera e al 52* ando’ in vantaggio con un gol di un altro mito dei nostri tempi : Egidio Calloni, “lo sciagurato Egidio”.
Il Guerin Sportivo titolò : ” Befana Romana”….

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