sabato, Maggio 04, 2024 Anno XXI


7576romaascoli-ulI più attenti ascoltatori avranno oggi sicuramente notato come il meritato pareggio della Roma di Vucinic contro il Bologna sia stato salutato soltanto parzialmente da grida di esultanza, provenienti dalla parte sana della tifoseria mi permetto di aggiungere io,mentre ” I CONTESTATORI” ,a cui a mio parere sta bene il soprannome di “Irriducibili” vista la loro pervicacia e la loro ostinazione su posizioni che assolutamente non condivido, ma io conto poco e non sono attendibile in quanto appartenente ad altra storia e ad altra filosofia del Romanismo,lo hanno salutato con una salve di fischi.
I commenti allo Stadio erano improntati alla sorpresa, ma chi ha visto qualche partita come quelli della mia generazione sarà immediatamente tornato indietro a quell’ultima di campionato del 75/76 quando per la prima e unica volta si senti fischiare ed insultare un giocatore della Roma che aveva fatto gol.
Campionato mediocre da parte della Roma,mai in lotta per nessun traguardo.E dire che si veniva dal mitico “terzo posto” del 74/75 quando una squadra partita senza proclami ci regalo’ una stagione indimenticabile, per me “LA STAGIONE” perchè mai avevo toccato tali vertici da tifoso e mi sembrava assolutamente irreale vedere la Roma nella parte sinistra molto alta della classifica…
L’anno dopo si pensò che confermando tutti e acquistando solo un paio di giocatori, Loris Boni e Carlo Petrini,si potesse lottare per lo scudetto. Non fu così e fu una stagione anonima di medio cabotaggio.
Col dramma di Valerio Spadoni che in un Roma-Inter subì un gravissimo infortunio che in pratica ne tronco’ la carriera e l’altro grave infortunio a Boni che nel derby di ritorno subì un’entrata omicida di Chinaglia che gli distrusse il ginocchio.
All’ultima giornata giungemmo già salvi ma in fondo la bagarre era apertissima.Due squadre dovevano far compagnia al Cagliari già retrocesso e la classifica era Ascoli,Lazio e Sampdoria 22,Como 20.Il programma prevedeva Samp-Napoli,Roma-Ascoli e Como- Lazio. L’attuale latitante Giorgio Chinaglia era scappato a poche giornate dalla fine per andare a giocare ai Cosmos lasciando la Lazio in brutte acque.
Il Como quell’anno aveva fior di giocatori:Rigamonti il portiere rigorista,Boldini poi campione d’Italia col Milan,Fontolan,Guidetti,il capitano Correnti cazettoni alla cacaiola e gran cervello in mezzo al campo che quell’anno fu protagnista di un curioso episodio alla secoda giornata contro la Juve quando una sua bestemmia al 90* fu sanzionata con un calcio di punizione dal limite dal quale scaturì il 2-2 juventino grazie ad un’autorete di Fontolan.E poi ancora Scanziani,Renato Cappellini,Torrisi, Renzo e Paolo Rossi, si proprio “quel” Paolo Rossi.Allenatore era Osvaldo Bagnoli subentrato a Beniamino Cancian .
Al 24* il Como era avanti 2-1 doppietta di Pozzato e gol di Giordano e la Sampdoria aveva sbloccato la gar con Tuttino.Fu allora che Massimo Silva portò in vantaggio l’Ascoli e la classifica era così cambiata:Samp e Ascoli 24,Lazio e Como 22. Alla Lazio per salvarsi occorreva che pareggiare e contemporaneamente sperare nel pari della Roma.Badiani pareggiò a Como al 53* e 7 minuti dopo ci fu il gol che fece insorgere l’Olimpico.
Stefano Pellegrini aveva pareggiato ma la rete fu accolta da un diluvio di insulti e fischi.
QUEL GOL SALVO’ LA LAZIO E SPEDI’ L’ASCOLI DI RICCOMINI IN SERIE B.
Stefano Pellegrini divenne il giocatore più insultato e maledetto dai tifosi della storia giallorossa e qulche anno dopo fu pesantemente coinvolto nel Calcioscommesse.
E una volta confessò che se fosse potuto tornare indietro quel gol non lo avrebbe mai segnato….
Quella volta i fischi avevano una ragione.Suprema e “fideistica”.
Oggi lo hanno fatto solo gli Infedeli.