mercoledì, Maggio 14, 2025 Anno XXI


da romagiallorossa.com

Gian Paolo Montali, contattato in esclusiva da Romagiallorossa.com, parla da neo dirigente della Roma

Gian Paolo Montali“Non voglio addentrarmi nelle questioni tecniche, voglio rendermi conto di quello che mi gira intorno prima. Io sono molto tranquillo, voglio prendere confidenza di quello che sto cominciando a fare a Roma. Quindi prima di addentrarci in questioni che riguardano i miei progetti, lasciamo sfogare un po’ le persone e la piazza. Dovremo far parlare i fatti, io sono abituato a fare così”

Alla domanda se fosse vero che Pradè e Conti non ci siano rimasti bene per l’ingaggio dell’ex tecnico della nazionale di volley, Montali risponde così: “Non è assolutamente vero. Con loro c’era un rapporto vero da prima che io arrivassi alla Roma, un rapporto di stima precedente con Conti. Avremo delle competenze molto chiare e precise: chi fa cosa, come la fa, quando la fa, in che modo la fa e ognuno avrà le sue responsabilità. Ognuno avrà delle responsabilità precise per ogni cosa. Quando sarà il momento illustrerò il mio programma. Poi ve ne accorgerete: quando parlo, non sono uno che parla a vanvera, ma con cognizione di causa. Pian piano le cose si metteranno a posto”.

Per Montali il lavoro è tutto: “Bisogna pianificare e fare delle mosse ben precise. Conosco solo tre parole: lavoro, lavoro e lavoro. Come dice il Califfo, il resto è noia. Io della Juve? Assolutamente no. Ho lavorato tre anni nella società bianconera ed è stata un’esperienza professionale importante. Non c’era modo migliore per entrare nel calcio. Ero l’unico uomo di sport nella Juve”.


da romanews.eu

Le dichiarazioni di Gian Paolo Montali ai microfoni di Sky Sport.

Quale sarà il suo ruolo? “Il mio ruolo è quello di cui si è parlato nel comunicato di ieri, cioè responsabile dell’area sportiva, lavoro che già facevo alla Juve”.

Quando sono iniziati i contatti con la Roma? “Sono inziati appena terminati col Napoli. E’ una sfida importante, cose facili non mi sono mai piaciute. Roma è una città a cui sono legato e che mi ha dato tanto a livello sportivo”.

Perché è saltata la trattativa col Napoli? “Non si sono create le condizioni perché questo matrimonio andasse in porto. Il rapporto con De Laurentiis è ottimo, ma i suoi obiettivi non hanno coinciso con i miei”.

Come sono i rapporti con Conti e Pradè? “Fatemi arrivare… Quando entra una persona nuova c’è sempre qualche perplessità. E’ legittimo. Sono abituato a far parlare il campo e i risultati. L’organizzazione è tutto, vedrete che non avremo nessun problema quando saranno chiari i ruoli. Tutti quelli che lavoreranno intorno alla squadra dovranno mettere i giocatori in grado di dare il massimo”.

Blanc è il nuovo “uomo forte” della Juve? “Dopo tre anni di Juve ho deciso di vedere se ero in grado di andare avanti da solo. Alle Juve tre anni straordinari. Io insegno alla Bocconi, ma alla Juve ho fatto un master. A Torino l’organizzazione è alla base di tutto. E’ stata un’esperienza importante per me. Ora Blanc è sicuramente l’uomo forte della Juve, lo dimostra quello che è stato fatto in questi tre anni. La Juve ha tanti fuoriclasse, anche fuori dal campo”.