giovedì, Giugno 19, 2025 Anno XXI


MARCATORE: Cicinho al 9′ s.t.

ROMA (4-2-3-1): Doni; Cicinho, Ferrari, Mexes, Tonetto; De Rossi, Aquilani; Taddei (Perrotta dal 17’s.t.), Giuly (Pizarro dal 35’s.t.), Vucinic (Cassetti dal 22′ s.t.); Totti. (J.Sergio, Antunes, Brighi, Esposito). All.: Spalletti.
FIORENTINA (4-3-3): Frey; Ujfalusi, Kroldrup, Gamberini, Gobbi; Kuzmanovic, Jorgensen (Liverani dal 31’s.t.),Montolivo (Cacia dal 23’s.t.), Semioli, Vieri, Mutu (Papa Waigo dal 43′ s.t.). (Avramov, Dainelli, Da Costa, Donadel). All.: Prandelli.

ARBITRO: Morganti di Ascoli.

NOTE: spettatori 40 mila. Espulso al 47′ s.t. Cicinho per somma di ammonizioni; ammoniti Vieri, Perrotta. Angoli 10-5 per la Roma. Recuperi 2′ e 4′.

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La partita, e non solo, vista da noi
 

R. Sensi: la partita era importantissima, è stata una bella vittoria e una grande soddisfazione. Gli articoli sui problemi societari? Siamo sereni e tranquilli; andiamo avanti con progetti e risultati importanti. Gli articoli che infastidiscono l’ambiente e la squadra non sono precisi. Noi lavoriamo con serenità e abbiamo superato dei momento difficili. Ci tengo dire ai tifosi di restare sereni, perché ora giocheremo contro Inter, Parma e Real Madrid e non dobbiamo farci disturbare da altro. Totti? E’ sempre importante, bisogna farlo stare sereno ed essergli vicino come fanno i tifosi. Geronzi e Profumo? Sono persone serie e professionali, lasciamole tranquille. Mercoledì l’Inter? Sarà una gara difficile, ma dobbiamo credere nelle nostre potenzialità. Il Real Madrid? Prima pensiamo ad Inter e Parma; poi andiamo a giocarcela a Madrid. C’è voglia di fare bene.

Pradè: dopo la sconfitta contro la Juventus, questa vittoria vale doppio. La squadra è molto motivata, Cicinho dimostra di essere da Roma e siamo dispiaciuti di non poterlo avere a Milano. Oggi chi è entrato in corsa si è messo a disposizione, hanno dimostrato tutti duttilità tattica. I contratti in scadenza? Noi vogliamo tenere tutti e sappiamo quando affrontare le situazioni contrattuali. Totti? Ormai non conto più i suoi record.

Spalletti: oggi la difficoltà era quella di giocare concentrati la seconda di due gare importanti in una settimana e di non essere appagati dalla vittoria col Real Madrid. Con la Fiorentina ci siamo affrontati a viso aperto ed abbiamo cercato ambedue di fare gol. Potevamo raddoppiare, poteva pareggiare la Fiorentina. Questa è la prerogativa di due squadre che vogliono giocare per lo spettacolo. I ragazzi hanno vinto una partita molto importante contro una Fiorentina cui faccio i complimenti. È stata una gara interessante, ma sotto l’aspetto del gioco possiamo fare di più. Totti? Ha delle caratteristiche importanti e, anche quando non è al massimo, può darti l’impennata. Sono contento della squadra e di Francesco. Cicinho? Ha giocato partite anche migliori di questa. Quando un giocatore fa gol, comunque, viene messo in risalto di più. Il gol fa la differenza ai fini del risultato e sulla prestazione del giocatore. Pizarro? Oggi ha giocato poco, ma ha fatto vedere tecnica e qualità, l’ho messo a posta per dare tranquillità. Cicinho scontento? Io ci sto più di tutti con il ragazzo e lui non dice di essere scontento. Io ragiono in funzione della squadra e della vittoria. Per un anno intero si chiedono giocatori per rafforzare la rosa e, quando si hanno, si fanno ragionamenti su chi non gioca? Panucci? Non è stato convocato perché aveva dolore alla caviglia. L’articolo sui problemi societari? I rapporti con la società hanno evidenziato che sono notizie prive di fondamento. Quando escono voci come queste un pochino disturbano, ma noi abbiamo il dovere di essere professionali e professionisti. La società ci paga in maniera molto puntuale e perciò noi dobbiamo correre e fare le cose per bene.
Il campionato? Penso che la Roma abbia fatto un campionato grandioso. Se l’Inter è nove punti avanti è segno che è fortissima, quasi impeccabile, e nove punti sono tantissimi da recuperare. Pensavo di non arrivare a questo punto del campionato con tutti questi punti di differenza e, se l’Inter è riuscita a farlo, è segno che è una squadra forte.
L’Inter mostra qualche difficoltà? E’ un periodo di stanca per tutte le grandi squadre, in conseguenza delle tante competizioni che devono affrontare. Non è facile mantenere la tranquillità e gli stimoli giusti, soprattutto in questo momento, questa tranquillità è quella che ci vuole per far bene. Anche noi siamo al di sotto di quello che possiamo fare.
Mercoledì c’è l’Inter? Loro sono fortissimi dal punto di vista fisico e bravi a sfruttare le palle inattive. Noi dobbiamo giocare la palla in velocità, gestire la gara e creare i presupposti per usare le nostre caratteristiche e le nostre qualità.
Il gol di Cicinho forse non era valido? Mi sembra che Totti sia in posizione regolare. Se Totti va ad interferire sulla visuale di Frey? Secondo me no. La palla gli passa davanti e, finendo nell’angolo, non dà fastidio alla visuale di Frey. Altrimenti la palla andrebbe sul corpo di Totti. Non va a disturbare lo scorrimento dell’azione.
La Juventus, dopo la partita di ieri, ha scritto una lettera alla Figc per garantire la regolarità dei campionati? Noi abbiamo i mostri atteggiamenti, non parliamo degli arbitri, e penso che sia giusto continuare così. Quello che fa la Juve non vado a commentarlo. La Juve ieri è stata danneggiata? Se si va a vedere gli episodi, sì. Ma il discorso deve essere ad ampio raggio, perché gli errori ci possono stare e si commettono. Ieri ci sono stati un paio di episodi dove il direttore di gara poteva avere una decisione diversa. Si parla di inadeguatezza della classe arbitrale? Non sono assolutamente d’accordo. I nostri arbitri sono bravi, lavorano in maniera molto seria e professionale, più di quello che facevano negli anni precedenti.

Prandelli: fino alla fine del campionato ci sarà la possibilità di recuperare punti. Il rammarico è che abbiamo fatto un gran primo tempo e potevamo fare gol contro una grande Roma. L’infortunio di Mutu ha dato una spinta alla Roma dal punto di vista psicologico, hanno cominciato a spingere anche i difensori. Non ci voleva. Vucinic è molto bravo nell’uno contro uno, avevo chiesto ai miei di tenerlo distante da Ujfalusi. Le condizioni di Mutu? Ha una forte contusione al ginocchio sinistro ed ha male sul collaterale. Deve fare degli accertamenti e mi auguro che non sia niente di grave.
Il gol di Cicinho? Noi dal campo avevamo visto che Francesco era in fuorigioco, ma l’hanno valutato ininfluente, questa è la decisione dell’arbitro e la accettiamo.
Solo sconfitte con le grandi squadre? Nel primo anno, quando c’era Luca Toni, abbiamo vinto contro l’Inter e contro il Milan. Quest’anno abbiamo disputato delle ottime partite, ma non siamo riusciti a vincere. Questo pesa, ma sono sereno perché ho visto la squadra scendere bene in campo contro una grande Roma.
Luca Toni? Sapevamo di avere un attaccante straordinario, poi le strade si sono divise, purtroppo per noi. La la scelta potrebbe essere vincente se tutti avranno pazienza di aspettare.

Totti: il record di presenze? E’ un regalo che faccio a me stesso. La dedica è per me. Ora dobbiamo pensare a Milano, alla gara con l’Inter.

Doni: siamo a -9 dall’Inter e il prossimo incontro è proprio contro i nerazzurri? Andiamo a Milano per vincere e per fare una grande partita.
Per me sarà scontro diretto per la Nazionale con Julio Cesar? Lui è un grande portiere, siamo amici. Siamo anche insieme in camera in Nazionale. Per me non ci sono problemi: lui sta facendo bene all’Inter, io qua a Roma. Alla fine quello che Dunga deciderà sarà giusto, perché deve pensare al bene della Nazionale. Io sto lavorando bene da tanto tempo, sto cercando di fare ogni giorno una partita bella. Sono contento di questo.

Aquilani: ho dimostrato che posso coesistere con Pizarro e De Rossi, come si è visto oggi. E stata una vittoria importante, ottenuta con carattere ed abbiamo rosicchiato punti alla Juventus e all’Inter. La prossima partita è proprio con l’Inter? Siamo consapevoli di poter fare la nostra gara. Noi siamo la Roma e dobbiamo fare bene a Milano, come abbiamo sempre fatto. Poi, l’Inter è l’Inter e dobbiamo andare lì sapendo che loro sono più forti, ma che noi possiamo anche vincere.