Categorie Articoli by CdR Scritto da fila 60 mercoledì, 14 Ottobre alle ore 10:05
Alla fine di quella V* giornata del torneo 61/62 l’Atalanta era in testa alla classifica con 8 punti come l’Inter.Aveva espugnato il glorioso “Moretti” di Udine 1-2 grazie ai gol di Favini e Olivieri,cui aveva risposto il solo Canella per l’Udinese che sbagliò anche un rigore con Tinazzi.L’Atalanta finirà all’ottavo posto mentre l’Udinese retrocederà e quella con i nerazzurrri fu la prima di 6 sconfitte casalinghe consecutive che proseguirono con Torino,Inter,Spal,Catania e Palermo.La serie si interruppe contro la Juventus con un 2-1 del 10 dicembre 61 firmato proprio da due gol di Francesco Canella,ala di Noventa di Piave il paese che diede i natali ad un grande della Roma anni 70 Elvio Salvori.Alla fine di quella stagione Canella fu il miglior realizzatore dei friulani con 10 reti e passò alla Fiorentina terminando la sua carriera all’Inter dove vinse anche 2 scudetti. Il 15 gennaio 39 cade per la prima volta Campo Testaccio nel derby.Quella domenica il Bologna ottiene all’ “Ascarelli” di Napoli un clamoroso successo in trasferta per 6-1,tuttora maggiore sconfitta casalinga del Napoli in Serie A.Quello è il Bologna più grande di sempre,lo “squadrone che tremare il mondo fa…” ,al suo quinto scudetto. Tra gli altri segnano Reguzzoni,Puricelli e Andreoli che segneranno anche nel 4-4 del 10 novembre 40,anche questo punteggio record in fatto di pareggi nella storia partenopea.Per il Napoli tripletta di Luigi Rosellini,quell’anno capocannoniere con 13 gol. Il Palermo ha vinto soltanto 4 volte a Livorno,la prima nel torneo 34/35 con un largo 0-3.I Labronici ottennero il loro maggior scarto in serie B nel 39/40 con un clamoroso 5-0.In Serie A la vittoria più ampia è del Campionato Centro Italia 45/46,un 4-2 con doppiette di Zidarich e di Bruno Raccis,forse l’attaccante più forte della storia del Livorno. La prima storica vittoria doriana a Roma contro la Lazio è dell’1 marzo 53, 0-1 gol dell’ala Oliviero Conti mentre la doppietta di Nello Governato diede il 9 maggio 65 la vittoria ad una Lazio che non batteva i blucerchiati dal 6 dicembre 59.
Karl e John Hansen sono insieme a Praest la risposta juventina al Gre-No-Li milanista. I tre danesi si rivelano alle Olimpiadi di Londra del 48 quando eliminano l’Italia per 5-3 con 4 reti di John Hansen. La Juve li acquista e con loro porta a casa due scudetti. John Hansen segna 124 gol in 187 partite e 15 in 27 gare nel suo unico anno di Lazio. Tre sopraffini interpreti del gioco spettacolare di quella Juventus che ritorna a vincere dopo gli anni di strapotere del Grande Torino,squadra alla quale John Hansen fu strappato proprio dopo le Olimpiadi del 48 dai dirigenti bianconeri che non badarono a spese pur di rinforzare una squadra che da troppi anni doveva segnare il passo. Antonio Valentin Angelillo,uno dei tre “angeli dalla faccia sporca”, siglò una doppietta il 5 ottobre del 58 ma non bastò ad evitare una pesante sconfitta all’Inter che ne prese 4 dal Genoa andato a rete con Robotti,Frignani e una doppietta di Paolone Barison.Da allora il Genoa dovette aspettare il 12 maggio 91 quando vinse con un netto 3-0 mettendo fine ad una serie di 5 vittorie interiste e 6 pareggi. La sesta di campionato del 69/70 era in programma per domenica 19 ottobre ma il Milan campione d’Europa era atteso il 22 ottobre 69 alla “Bombonera” di Buenos Aires dall’Estudiantes per la finale di ritorno della Coppa Intercontinentale che i rossoneri avevano ipotecato con un secco 3-0 a San Siro. In quel Milan c’era tanta Roma passata e futura . Cudicini,Schnellinger,Malatrasi,Sormani e Pierino Prati… L’anticipo si giocò giovedì 16 ottobre e la giovane Roma di Herrera vinse clamorosamente 2-3 con rete di Fabio Capello e doppietta di Joaquim Peirò,ex interista ed eroe del famoso 3-0 in Coppa dei Campioni contro il Liverpool con quel gol d’astuzia strappando la palla al portiere inglese che non si accorse di averlo alle spalle facendosi beffare dal grande centravanti spagnolo. Per il Milan segnarono Prati e Combin,i due giocatori che passeranno in Argentina la notte da incubo peggiore della loro vita. Prati malmenato a calci in testa e Combin massacrato di pugni in campo ed arrestato fuori dalla Polizia argentina come disertore.Nestor Combin era un campione vero,capace di portare il Torino alla vittoria in un derby in trasferta 0-4 appena 7 giorni dopo la morte di Gigi Meroni. Campione vero come Joaquim Peirò e come Paulo Roberto Falcao che a Verona in campo neutro segnò un gol da applausi a scena aperta contro il derelitto Milan che retrocederà alla fine di quella stagione 81/82. Sulla palla in profondità Paulo fintò il portiere ed appoggiò in rete con assoluta naturalezza…Faceva freddo quel giorno e c’era anche un po’ di neve.Erano le sette di mattina della Domenica delle Palme quando la radio mi portò questa splendida notizia.E il sole illuminò la nostra prima giornata a Vancouver,perchè dovunque siamo quando la Roma vince c’è sempre il sole. |
