venerdì, Maggio 03, 2024 Anno XXI


da romanews.eu

Daniele De Rossi è una delle certezze della Nazionale. Lui e Buffon non hanno infatti mai perso una chiamata: “Ci sono stati dei momenti dove con la Roma non facevo grandi cose, ma sono stato sempre convocato con Donadoni e Lippi. Buffon, qualsiasi cosa succeda in Nazionale, ci sarà sempre”.

Daniele De RossiCONVOCAZIONI – Sul blocco dei giocatori di Milan e Juve, il mediano giallorosso spiega: “Il campionato darà sempre degli spunti importanti all’allenatore, ma non si può dimenticare il valore di certi giocatori. Se non lo riescono ad esprimerlo con la loro squadra non è detto che non riescano a farlo in Nazionale. La Juve non sta così male, alla fine ha perso una partita”.

DONADONI – Discorso diverso a Napoli, dove Donadoni è stato esonerato da De Laurentiis. Una situazione che dà lo spunto a De Rossi per evidenziare una situazione tipicamente italiana: “Dispiace per Donadoni, l’ho visto allo stadio. Non ho avuto modo di parlare con lui. Nel calcio c’è poca pazienze e non mi riferisco solo a Donadoni, dico in generale. All’estero non è così, il lavoro va visto nell’arco di due-tre anni, non due-tre partite”.

TOTTI – “Con Totti ho parlato di Nazionale, ma sono cose nostre. Non rimarrà certo indifferente al fascino del Mondiale, ma penso che a 33 anni, quando uno prende una decisione del genere si prende delle sue responsabilità. Quando ha lasciato l’azzurro, aveva chiarito che lo faceva perché non riusciva a gestire 60 partite l’anno. Solo adesso siamo tutti d’accordo che era vero, allora pensavamo ce l’avesse con Donadoni. Certo, per me sarebbe una piacevole sorpresa”.

CASSANO – “E’ tra tutti gli attaccanti italiani il più talentuoso e il più divertente. Ma se andiamo a guardare i gol… ne fanno di più quelli che sono qui in nazionale, o anche altri che sono rimasti fuori. Disse che l’under 21 era un gruppo di sfigati? Sono dieci anni che se proviamo a spiegargli che se non sei come lui non è detto che tu sia sfigato”.

SPALLETTI – “Se andrà al Milan o allo Zenit? Non lo so e non mi interessa. Quello che posso dire è che l’altro giorno l’ho incontrato e abbiamo parlato di tutto tranne che del suo futuro. Scommetto però su una grande carriera, di questo ne sono sicuro”.

ROCCA – “Dal punto di vista tecnico non gli si può dire nulla. E’ un allenatore rigido che vuole disciplina e serietà. Lui ha avuto qualche problema con me perché io sono uno che ride e scherza sempre”.