martedì, Maggio 13, 2025 Anno XXI


da lasignoraingiallorosso.it

Presente al Memorial Franco Sensi, Claudio Ranieri ha risposto alle domanda dei cronisti sulla situazione in casa Roma dopo la vittoria sul Napoli.

Claudio RanieriL`importanza dei giovani “I giovani sono una risorsa importantissima, li ho sempre valorizzati, ho avuto Festa, che è arrivato all’Inter, Zola, Zanetti a Firenze, che voi ricordate bene perché qui vinse il campionato. Così è stata tutta la mia carriera, a Valencia anche Baraja, Mendieta, Farinos, a Londra avevo John Terry che era già molto bravo, l’ho messo dentro ed è diventato il capitano della nazionale inglese. Poi anche Joe Cole, Johnson, Lampard. Io mi rivedo in loro, quando è possibile cerchiamo sempre di seguirli. Mentre mangiavamo, guardavamo gli Allievi nazionali, sabato. È una sorta di deformazione professionale”.

Brosco e D’Alessandro stanno facendo bene in serie B… “Quella della B è una scuola importante, i giovani devono giocare e farsi le ossa. Qui c’è la prima fase, quella della crescita. Poi sei tu che devi diventare l’artefice della tua carriera, devi gestire tifosi, stampa, dirigenti nuovi, non sei più un ragazzo del settore giovanile, ma sei un giocatore a tutti gli effetti. Cambia lo scenario, qualcuno comincia ad andare via da casa. Questo è il momento più importante della vita di un giocatore, che esce dal guscio. Una fase importante in cui molti ragazzi si perdono. Si deve tirare fuori grinta, determinazione e voglia di arrivare, che poi è il valore dello sport, che ha anche valori sani, ma in fondo bisogna arrivare e bisogna volerlo fortemente”.

Non lo ha avuto come presidente, ma cosa rappresenta per lei Franco Sensi? “Non lo so, mi sono dato questa interpretazione: non avere mai avuto un figlio maschio gli faceva vedere nei giovani quel figlio. Non li viveva come giocatori che potessero arrivare, ma come la sua famiglia. Se tanto mi dà tanto, io Franco Sensi lo inquadro in questo modo”.

È stato un mese importante per lei “Un mese importante per conoscere lo spogliatoio, dovevo conoscere i giocatori, comunque è più facile loro riescano a conoscere una sola persona che io tutti loro. Ma ai tifosi interessano i fatti, la Roma aveva zero punti e dovevamo farne assolutamente. Sono convinto che la squadra possa dare tanto, dobbiamo continuare a dare serietà e lavorare con la determinazione che ci ha contraddistinto in questo mese”.

Al di là del fatto che ci sia qualcosa da sistemare, siete imbattuti in campionato “Sì, abbiamo fatto tanto, ma c’è moltissimo ancora da fare”.

La Roma ha quattro punti in più rispetto a un anno fa, Un risultato importante. “L’importante è vedere alla fine dove saremo, a metà strada è solo una stazione. A fine campionato potremo valutare quello che abbiamo fatto, come abbiamo costruito, perché è sempre importante costruire qualcosa”.

Questo periodo servirà a recuperare infortunati? “Ci proveremo sicuramente, mi auguro che gli infortuni siano lievi, in modo che qualcuno possa recuperare completamente in questi quindici giorni. Altri, tra recupero e l’essere pronti per la prima squadra, mi consenta di scegliere in maniera adeguata”.

Vucinic come sta? Novità? “No, ma spero non abbia nulla di grave”.

Nel discorso degli infortunati fatto prima rientra anche Totti? “Certamente, Francesco farà tre/quattro giorni di riposo assoluto e riprenderà gradualmente. È stato un momento particolare, lui non è uno che molla facilmente. Vederlo dopo il gol non esultare o farlo al minimo indispensabile, e poi vederlo venirci a dire che si era fatto male abbiamo ci ha fatto avere paura. Quando l’ho visto rientrare in campo ho pensato ‘l’infortunio non sarà così serio’. È stato grande a rientrare e a darci una mano fino ai secondi finali”.

Tre infortuni nella stessa gara… “Casi particolari, anche a Catania. Speriamo di venirne a capo e di non avere più questi infortuni. Purtroppo quando c’è qualche ragazzo che si è potuto allenare meno, parlo di Juan, Vucinic, per fortuna lì è stata solo una botta al ginocchio, è normale che giocando ogni tre giorni non puoi dargli il riposo che il fisico gli chiederebbe. Ricordiamoci che parliamo di macchine di formula uno, sono giocatori che devono stare al cento per cento per fare una prestazione sportiva di altissimo livello. Loro potrebbero stare bene come una persona normale, come un ragioniere, uno che va all’ufficio, ma qui parliamo di altro, sono formula uno. Basta una minima cosa fuori posto che fa sì che non rendano come dovrebbero”.

Sono cominciati i lavori sul campo ‘B’. Quando sarà utilizzabile? “Non lo so, adesso cercheranno di venirci incontro. Io ci tengo moltissimo ai campi di gioco. La misura del campo di Trigoria deve essere uguale all’Olimpico, né più largo né più lungo, l’altezza dell’erba, come è fatta l’erba, Sono tutte piccole cose che devono essere fatte, altrimenti l’Olimpico non è più casa nostra, ma diventa un campo dove andiamo in trasferta, che non conosciamo. Tutto deve essere esattamente come all’Olimpico, in modo che quando andremo a giocarci sarà come stare a casa nostra”.

M.Ros.