venerdì, Giugno 20, 2025 Anno XXI


200px-stefano_nyerstn_5859romanapoli_04 Una domenica di gol,storie e strani incroci quella del 4 ottobre.  Storie di altri tempi ingiallite,ma affascinanti e ben presenti nella mente di coloro che rappresentano adesso la “vecchia generazione” degli appassionati di calcio.

tn_5859romanapoli_09Atalanta Milan per esempio. Giocare allo Stadio Azzurri d’Italia non è mai facile e nel 49/50 se ne accorse anche il Milan del GRE-NO-LI.Gli Orobici schierano a destra Edmondo Fabbri,che passò alla storia grazie alla Corea che eliminò la sua Italia dai Mondiali del 66 quelli in cui “…la Regina d’Inghilterra era Pelè…”, mentre da interno gioca Jorgen Leschly Soerensen da Odense,che nel 55 vincerà lo scudetto prorpio col Milan, infine all’ala sinistra c’è Emilio Caprile.Bene due doppiette di Caprile e Soerensen e un gol di Mondino Fabbri mentre per il Milan segnano il Professor Gren e il Pompierone Gunnar Nordhal,di cui in seguito parleremo ancora…
La vendetta sportiva esplode l’anno dopo. Il Milan vince lo scudetto segnando 107 reti, l’anno prima ne aveva fatte 118 ma non erano bastate, con un punto sull’Inter e per l’Atalanta segna ancora Soerensen,una doppietta di un altro splendido danese John Hansen con il contorno di un’autorete di Sandokan Silvestri. Il Milan ne segna però 7.Segnano Annovazzi,Liedholm,Renosto,doppietta di Nordhal e di Burini, poi passato alla Lazio …come si dice il destino in un nome….
A proposito di Burini,strano incrocio anche a Firenze.Engelbert Koenig nasce a Vienna l’8 ottobre del 1919.Arriva in Italia dal First Vienna e nel 40/41 gioca 2 partite in Serie A con la Fiorentina e segna la rete del 3-0 contro il Bologna il 20 aprile 41. Gli altri due gol di Romano Penzo che di Koenig prenderà il posto nella stagione 47/48 con i biancocelesti. Nel Campionato Centro Sud del 45/46 Koenig segna 3 reti a Firenze ma la Lazio perde lo stesso 4-3 subendo tre gol fra il 68* ed il 73* ,ma nel ritorno basta il suo gol per vincere 1-0. 4 gol in due partite…quando si dice l’ex col dente avvelenato.
L’Udinese ha vinto 6 volte su 36 partite a San Siro contro l’Inter.In quelle del 57 e del 58 c’è la firma decisiva di Mario Pantaleoni,interno di Treviso classe 1930. L’Inter ha però spesso vinto largamente.Nella stagione 50/51 vince 6-1 con tripletta di Istvan Stefano Nyers.Nasce in Francia dove il padre ungherese lavora come minatore. Inizia nella Honved di Budapest,va in Cecoslovacchia e qui Helenio Herrera lo porta con sè in Francia allo Stade Francais.Lo scova un osservatore dell’Inter che lo porta a Milano dove gioca 6 anni segnando 133 gol.A 30 anni nel 54 viene ceduto alla Roma e chi lo ha visto giocare ne ricorda le grandssime doti di scatto e tiro. Segna 20 gol in 54 partite e lascia un indelebile ricordo nei tifosi giallorossi di quegli anni meravigliosi in cui la Roma aveva grandissimi e sopraffini interpreti del gioco ma che spesso arrivava 5* a ridosso delle grandi proprio pe quella sua caratteristica di vincere spesso gli scontri diretti ma di perdere poi con squadre di basso lignaggio.
Stefano Nyers era un apolide che terminòla sua carriera nel 61 dopo aver vinto 2 scudetti con l’Inter. E’ morto in povertà a Subotica nel 2005,dimenticato anche da coloro a cui aveva regalato grandissimi momenti di gioia.
Che splendidi gli Anni 50.Nella stagione 58/59 la Roma è terza con 17 punti il 28 dicembre 58 a soli 3 punti dal Milan capolista.Dopo 9 giornate il 22 marzo è 11* con 22 punti insieme alla Lazio e dopo la sconfitta 4-1 a Vicenza l’allenatore Sarosi,grande stilista e capitano dell’Ungheria finalista contro l’Italia ai Mondiali del 38, subentra Gunnar Nordhal.
E’ la domenica di Pasqua del 59,il 29 marzo e la Roma vince 8-0 con reti di Severino Lojodice,tripletta di Da Costa e doppiette di Pestrin e di Arne Selmosson,”Raggio di Luna.Diluvio di pioggia e di gol sul Napoli che quel giorno incassa la più pesante sconfitta esterna della sua storia.
Roma-Napoli,tantissimi ricordi.Da Zigoni che sbaglia un rigore il 2 aprile 72 ma la Roma vince lo stesso 1-0 gol di Renato Cappellini al gol di Sperotto a Meola del 2 maggio 76.E poi il 5-2 dell’anno dello scudetto con l’indimenticabile gol di Ancelotti di destro sotto l’incrocio dei pali di Csatellini alla fine del primo tempo dopo lo 0-1 del nostro amico Ramon Diaz.Il 5-2 dell’anno dopo con Cerezo che segna di testa un gol splendido.E poi ancora la finta di Gerolin a Garella nell’85/86 e quel meraviglioso Napoli 87/88 che pareggiò in 9 contro 11.L’1-1 del Flaminio con reti di Comi e Maradona.
Sarà una grande domenica di calcio quella del 4 ottobre.