Categorie Virgolettato Scritto da Lucky Luke venerdì, 15 Febbraio alle ore 03:57
La conferenza stampa integrale di mister Luciano Spalletti, alla vigilia del match di domani (ore 20:30) tra Juventus e Roma Juventus-Roma, gara dai mille contenuti. E’ lo spareggio per il secondo posto? “Sì, si può dire anche così, data la posizione in classifica delle due squadre. Sono le più accreditate per questa posizione”. Può essere sufficiente arrivare secondi? “Sì, ma non può escludere il tentativo di andare a prenderci il primo posto. Il fatto di mantenere la seconda posizione non esclude la possibilità di agguantare la prima”. Sarebbe il caso di rispondere alle parole di Oriali? “Secondo me evidenziano il fatto che quando si è in cima, in una posizione alta, comincia a mancare l’ossigeno; è come quando si va in altitudine, manca l’ossigeno per ragionare in maniera più tranquilla”. Da qui al derby del 19 marzo si giocherà una fetta importante di stagione. Possiamo dire che si tratta di nove vere finali? “Abbiamo davanti il periodo che può imprimere nella testa di chi ci ha messo i bastoni tra le ruote, tutto quello che è stato quello che abbiamo costruito in questi tre anni. Un periodo che può far accorgere tutti della bontà del nostro lavoro. I ragazzi devono avvertire l’ importanza delle partite, come hanno fatto questa sta settimana. E’ il periodo fondamentale, dove possiamo raccogliere tutto sotto l’aspetto professionale, tecnico e societario”. Le dichiarazioni di Totti sono state esplicite; si sente di condividere quello che ha detto il capitano? “Non mi sembra che l’intervista a Francesco sia stata riportata in maniera correttissima; se ora i ragazzi dicono qualche cosa io non posso più intervenire: prima dicevo che bisognava star zitti, ora qualcuno le cose le può dire. Ci può stare, in conseguenza di quello che sanno valutare da soli”. E’giusto caricare l’ambiente a tal proposito? “La mia valutazione è quella che a volte si fanno le allusioni su che tipo di campionato sia; da un punto di vista mio si può dire che stiamo vivendo un campionato sviluppato nella correttezza. Quando si doveva vincere si è vinto, quando si doveva perdere si è perso. Penso che nessuno ci ha tolto nulla. Poi io devo guardare a quello che è lo sviluppo della partita; per me è corretto quello che stiamo facendo” Quanto è diversa la Juve da quella di qualche tempo fa? “La Juve di oggi è forte allo stesso modo, viene da un periodo difficile, ma ha ripristinato le qualità che evidenzia ora, facendolo in poco tempo, quello è il grande merito”. La Roma ha una struttura più massiccia, vista anche la recente rifondazione della Juve? “Non lo so, noi abbiamo evidenziato delle certezze, che ci stiamo portando dietro, e che spero i ragazzi continuino a riconoscere in futuro; abbiamo le nostre convinzioni, la nostra personalità, dobbiamo andare a metterla in pratica in questa partita”. Come si vince questa partita? “Ho già risposto: sono quelle cose che ci hanno portato a questo punto fondamentale, passando attraverso le caratteristiche dei calciatori, e le qualità con cui veniamo evidenziati. Facilità di tecnica, profondità e velocità che hanno comportato questi risultati”. Quanto cambierà la formazione visti gli impegni ravvicinati? Juan è pronto per una partita così importante? “Ci sono tutte queste partite importanti, qualche cambiamento verrà fatto, ma su quella che sarà la formazione bisogna valutare. Non è un discorso che si può fare, quello sui singoli: a questo punto di classifica ci ha portato il gruppo, nessuno viene considerato una riserva, e con nessuno abbiamo avuto difficoltà. Chiunque è stato chiamato in causa ha fatto il proprio dovere. Poi, si scelgono undici giocatori convinti, per giocare una sfida bella e importante come quella di sabato”. In cosa è migliorata la Roma rispetto alla gara di andata? “Abbiamo continuato a lavorare sui nostri difetti. Rispetto alla gara di andata qualche miglioramento si è visto. Poi le insidie ci sono sempre quando giochi contro giocatori come Del Piero, Trezeguet, Iaquinta e Nedved”. Non la disturba il fatto che Sacchi dice che la Roma ha già la testa al Real Madrid? “Lui probabilmente ci mette in guardia dalle insidie che possono essere prese in considerazione dall’alto della sua esperienza di allenatore. Noi dobbiamo saperne trarre dei vantaggi, in modo da non concedere niente dal punto di vista dell’attenzione alla partita di sabato, perché è insidiosissima”. Come stanno Pizarro e Taddei? Rodrigo (Taddei ndr) oggi lo volevo tenere a riposo, ma poi ha deciso di allenarsi e lo ha fatto bene. Pizarro ha preso questo colpetto che è in fase di analisi. Bisogna far passare un paio d’ore, ma nutro fiducia”. Lei ha detto che i giocatori si possono esprimere sugli arbitri… “Ho solo detto che in alcuni casi non posso vietargli di parlare. Rimangono come dichiarazione e basta”. Lei ha detto che gi arbitri non hanno tolto nulla alla Roma, forse hanno dato qualcosa di più agli altri? “Siamo nelle condizioni di accettare con serenità quello che ci è successo durante la nostra strada. Non voglio parlare di altre squadre, io parlo di noi. Per quanto riguarda i calciatori, va bene il profilo basso, ma ci possono anche stare delle dichiarazioni in conseguenza di quello che possono valutare da soli”. Ritiene che l’uscita di Oriali sia stata felice? “Secondo me è un’occasione persa. L’Inter ha una posizione importante, sono primi in classifica, sono gli altri che dovrebbero essere nervosi da andare a scatenare delle conflittualità verbali”. Come sta Julio Sergio? Porterà in panchina Zotti? “Julio Sergio è disponibile. Si sono allenati entrambi regolarmente”. Cosa teme della Juventus? “Temo la forza della squadra ma anche il fatto che abbiano l’obiettivo (del secondo posto) come un’attesa di risultato possibile e molto passa dall’esito della gara. Li troveremo carichi a mille in questo match”. La Roma deve pensare al secondo posto? “Il fatto che ci si “accontenti” di arrivare secondi è una conseguenza del non essere riusciti a diminuire il vantaggio dall’Inter”. Il Real Madrid è una distrazione? “Se si fa riferimento a tutte le componenti della Città è un conto; se si fa riferimento alla squadra è un altro. La rosa è competitiva e bisogna andare forte in questa partita”. È un esame, la partita di domani? “Si può chiamare così. Abbiamo la possibilità di far accorgere, a chi non se ne è ancora accorto, come hanno lavorato i ragazzi in questa stagione e nelle stagioni passate”. De Rossi perché riposa poco? “De Rossi è un giocatore completo nel suo ruolo. Ha qualità e fisicità che tutti gli riconoscono”. Qual è la differenza tra Roma e Juventus? “Visti gli impegni sul piano psicologico sono più forti i miei; loro possono preparare bene questa partita. Senza altri pensieri, per concentrarsi bene solo per questa sfida. Noi ce la andiamo a giocare”. Come sta la squadra? “La tensione ce l’hanno alta. Questo è un momento particolarmente importante per i risultati che possono venir fuori. Noi dobbiamo affrontare la gara con la consapevolezza della nostra forza che viene dai risultati. Bisogna essere tranquilli, con la sicurezza di avere qualità da esprimere. Certo è che l’attesa crea un po’ di tensione e di aspettativa”. Chi è che non è amico della Roma? “Nella vita ci sono quelli che non ti vogliono bene, in generale. Sono alcuni che vogliono far passare la Roma come una squadra che non ha lavorato bene. C’è sempre quello che non è contento, che è invidioso, che crea turbative fatta ad arte. Noi dobbiamo modificare questo modo di pensare attraverso comportamenti fatti di spirito di lealtà”. Il terzo posto cambierebbe qualcosa nei programmi? “La cosa non è ipotizzabile, noi andiamo a giocarci queste partite. Poi questi sono discorsi che andremo a fare dopo”. Il fatto che i tifosi mancheranno ancora, è penalizzante? “È penalizzante, è una sconfitta per tutto lo sport. Le istituzioni si sonno trovate di fronte a situazioni in cui hanno dovuto impugnare decisioni forti. Da parte loro ci devono aiutare, perché lo sport deve esprimere e trasferire valori”. |
